• User Newbie

    Apertura Partita IVA come tecnico informatico

    Buongiorno a tutti,

    colgo l'occasione per fare un saluto generale, dato che è la prima volta in questo forum.
    Ho 28 anni e sono laureato in Informatica (laurea triennale nuovo ordinamento), e, a partire dal 2013, avrei intenzione di aprire partita Iva per svolgere in autonomia l'attività di tecnico informatico.
    L'idea sarebbe quella di fornire assistenza e consulenza informatica a privati, professionisti ed aziende (assistenza hardware/software, attività di consulenza, gestione e manutenzione reti informatiche ed eventuale formazione qualora ne fosse necessario).
    Il mese scorso mi sono rivolto a due commercialisti diversi, per chiedere informazioni sull'apertura della partita IVA e sui relativi costi di gestione, e la risposta, da entrambi, in sintesi, è stata la seguente: "Se lei ha intenzione di aprire partita IVA come tecnico informatico, dovremmo effettuare l'iscrizione come artigiano. L'inquadramento come libero professionista è da valutare, dato che avrebbe costi maggiori, e poi con tale inquadramento potrebbe effettuare soltanto consulenza, non assistenza e/o riparazione di apparecchiature".
    Questa risposta mi ha lasciato un po' perplesso, dato che, navigando sul web, molti ribadiscono che l'informatico difficilmente è un artigiano, ma un professionista...
    C'è qualcuno che riuscirebbe a darmi maggiori delucidazioni in merito?
    Anticipo che la mia attività non prevederebbe commercio di materiale informatico, al massimo acquisto da terzi di pezzi di ricambio, da installare eventualmente presso il futuro cliente.

    Grazie in anticipo.
    Cordialmente.


  • Super User

    Buongiorno e benvenuto sul forum,
    come correttamente ti hanno consigliato altri colleghi, l'attività di vera e propria consulenza è certamente configurabile come attività professionale, dunque assolutamente non artigiana.
    Il prestare assistenza tecnica, riparazioni, configurazioni, assemblaggi, etc, è però considerata attività artigianale.
    Dovresti dunque a mio avviso in primis valutare quale attività risulti la prevalente.
    Mi permetto, però, di segnalarti che l'inquadramento come libero professionista non è assolutamente detto che porti a costi maggiori.
    Anzi, in caso di basso reddito, è certamente più conveniente per il differente inquadramento previdenziale (gestione separata vs gestione artigiani).