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lettera
buongiorno ho ricevuto una lettera di addebito disciplinare dal mio datore di lavoro dove mi vengono contestate delle assenze ingiustificate che in realtà sono dei giorni che io ero presente a lavoro come testimoniano le buste paga e in oltre dei sabati che per contratto non ho. in oltre sono stato minacciato verbalmente di essere licenziato come devo rispondere.
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In questi casi è meglio ricorrere ad un avvocato fidato.
Se l'intento è licenziare, sarà inevitabile.
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Solo un pazzo può contestare assenze che invece sono documentate come presenze.
Se non è pazzo, allora può esserci dell 'altro ?
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il fatto e che mi sono rifiutato di lavorare il 1 novembre in nero e mi ha contestato giorni lavorati
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Molte imprese non devono giustificare i licenziamenti, serve solo la scusa, quindi meglio prepararsi come sostiene anche criceto.
Magari si potrà ottenere l'indennizzo, assai inferiore allo stipendio di 1 anno.
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Un imprenditore serio non licenzia per un giorno non lavorato, ma se un lavoratore si rifiuta di lavorare ad esplicita richiesta, allora potrebbe essere che il rapporto e' deteriorato da tempo causa altre motivazioni.
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Concordo con criceto, contesta formalmente tramite avvocato l'addebito disciplinare e preparati alla battaglia, potrebbe essere il preludio all'interruzione del rapporto di lavoro..
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Ti sconsiglio caldamente la guerra giudiziaria, ovviamente nei tuoi interessi, non negli interessi del legale.
Se inizi la guerra hai quasi tutti i regolamenti contro, l'imprenditore avrà la scusa per licenziarti subito ed i costi che dovrai anticipare, non pochi e sopratutto è estremamente probabile, che non li rivedrai più.
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lo so, non parlavo di te criceto
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....resto dell'idea che bisognerebbe sentire anche l'altra versione per capire esattamente la situazione, qui abbiamo avuto solo una informazione di parte