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Domanda pagamento IMU
Buonasera,
sono proprietario di un appartamento (prima casa) in Italia, dove ho la mia residenza anagrafica.
Dal gennaio 2013 mi trasferirò a vivere in Francia per trovare un lavoro, motivo per cui prenderò in affitto un appartamento lì e mi iscriverò all'AIRE (anagrafe italiani residenti all'estero).
Vorrei chiedere se ai fini del pagamento IMU il mio appartamento in Italia sarà sempre considerato prima casa o passerà come seconda abitazione.
grazie
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Diventerà seconda casa in quanto lì non vi risiederai più e non avrai più la dimora abituale in quell'immobile.
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Prendo spunto da questo post per porre un'altra domanda a cui ancora non ho trovato risposte certe ne tantomeno documentazione ufficiale.
Gli immobili in vendita di una impresa edile sono sottoposti al pagamento imu o no?
Se si, quale aliquota?
Ringrazio e saluto,
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Sì, è dovuta.
Mi risulta che l'unica possibilità è data dall'art. 56, D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, con cui è stata prevista la facoltà per i Comuni di ridurre l?aliquota di base (0,76%, ma modificabile dai comuni) fino allo 0,38% per i fabbricati costruiti e destinati dall?impresa costruttrice alla vendita (immobili merce), fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall?ultimazione dei lavori.
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Approfitto del post per porre un QUESITO sul tema del saldo IMU, per soggetti iscritti A.I.R.E, una sola abitazione di proprieta, non locata, sita nel comune di Roma.
A giugno, al momento di pagare la prima (di 2) rate dell'IMU, il comune di Roma non aveva ancora deliberato sul tema. Esistendo la (seppur remota) possibilità che la prima abitazione, non locata, di proprieta di un soggetto residente all'estero fosse equiparata ad abitazione principale, mi fu consigliato di pagare l'imposta in base a questa ipotesi.
Oggi alla luce della decisione del comune di Roma l'appartamento risulta ai fini IMU come seconda casa. Oltre a calcolare gli importi in base relativi tassi, devo fare qualche comunicazione particolare? o specificare qualcosa in sede di compilazione del F24?
In effetti risulterebbe un primo F24 dove l'appartamento figura come "abitazione principale" e un secondo dove invece figura come "seconda casa".
Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi a dirimere la questione.
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Bisogna correggere l'F24 di giugno quando era già chiaro che quella era seconda casa ai fini IMU, non dipendeva dal Comune.
Quindi correggerei andando in Agenzia Entrate e farei ravvedimento per la quota che manca. Da notare che andava divisa l'importo fra quota Comune e quota Stato.
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@michelini said:
Bisogna correggere l'F24 di giugno quando era già chiaro che quella era seconda casa ai fini IMU, non dipendeva dal Comune.
Quindi correggerei andando in Agenzia Entrate e farei ravvedimento per la quota che manca. Da notare che andava divisa l'importo fra quota Comune e quota Stato.
La ringrazio intanto per la sua risposta. Ovviamente la quota di giugno e' stata suddivisa. Andare all'agenzia delle entrate e' per me improponibile, data la distanza. Verifichero' se e' possibile farlo on line.
Non capisco però la sua frase "bisogna corregere l'F24 di giugno quando era già chiaro che quella era seconda casa ai fini IMU".
Grazie ancora e buona giornata
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La quota dello Stato non è prevista nel caso in cui si versi l'IMU per la prima casa.
Se hai versato a giugno l'aliquota della prima casa ma con la suddivisione prevista per la prima casa, allora devi solo fare ravvedimento presentanto un F24 per la differenza non pagata a giugno.
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Grazie! in effetti mi sono sbagliata nel dire "a giugno", sorry ! Comunque ho verificato che il Centro operativo di Venezia della Ag. delle Entrate esegue assistenza diretta ai contribuenti per la correzione dei modelli di pagamento F24 attraverso il canale di posta elettronica certificata e, fortunatamente, ne ho una. Gli ho già scritto, vedremo se rispondono e cosa mi dicono.
P.S. purtroppo molte PA - tutte quelle a cui ho scritto su posta certificata - hanno totalmente ignorato la mia "mail" certificata!!! Ma questa e' l'Italia... e dire che il sistema deve essere costato al Governo e quindi a noi cittadini un bel po' di soldini! Altro che "La **PostaCertificat@ è un servizio di comunicazione elettronica tra Cittadino e Pubblica Amministrazione!" **
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Sopra intendevo "con la suddivisione prevista per la seconda casa".
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Mi collego a questa discussione in quando ho il problema opposto. Mia zia residente in Canada e proprietaria di un immobile in Italia, a giugno in prossimità della scadenza dell'Imu ha chiamato l'agenzia delle entrate per chiedere se doveva pagare l'imu come abitazione principale o come seconda casa, gli è stato risposto che è il comune a deliberare in merito. Visto che ancora a giugno non c'era una delibera comunale, nel dubbio si è scelto di pagare l'imu come seconda casa (distinguendo la parte di competenza del comune e la parte dello Stato). In ottobre è stata pubblicata la delibera la quale recita:
ARTICOLO 10 - UNITA’ IMMOBILIARE ADIBITA AD ABITAZIONE PRINCIPALE
L’aliquota ridotta per l’abitazione principale e per le relative pertinenze e la detrazioni si applicano anche ai soggetti di cui all’articolo 3, comma 56, della legge 23 dicembre1996 n.662, e precisamente :
*- l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto, direttamente adibita ad abitazione principale, da cittadini italiani non residenti nel territorio, a condizione che la stessa non risulti locata;*La mia domanda a questo punto è: per la parte pagata al comune si può chiedere il rimborso al comune (lo prevede la stessa delibera), ma per la parte riguardante lo stato a chi si deve chiedere il rimborso? Grazie a chi vorrà rispondermi
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Successivamente all'introduzione dell'IMI, è stato emanato il Decreto Semplificazioni che ha introdotto, tra le tante cose, la possibilità per i comuni di adottare ai fini Imu dei trattamenti di maggior tutela, tra cui quello per l'assimilazione all'abitazione principale se non locata per i residenti all'estero.
L'istanza di rimborso per la quota statale va presentata in carta libera all'ufficio territoriale competente dell'Agenzia delle Entrate.
Vedi anche il seguente link:
http://www.comune.lecce.it/settori/tributi-e-fiscalita-locale/imu---imposta-municipale-unica/rimborso-imu
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Grazie infinite per la gentile risposta, presenterò l'istanza di rimborso seguendo lo schema del Comune di Lecce, speriamo che non avanzino scuse per non rimborsare il dovuto (sà le tasse le vogliono pagate ma poi se spetta a noi qualcosa non si sà come và).
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Il rimborso va chiesto sempre e solo al comune, anche per la quota dello Stato.
E' quanto ha stabilito ieri la risoluzione 2/DF della direzione legislativa tributaria e federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze del Me.
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mi accodo a questa discussione per chiedere se c'e' qualche controindicazione, se un genitore dal proprio conto corrente prepara e mette in pagamento il modello F24 dell'imu intestata al figlio per la casa di sua proprieta' che diversi anni fa i genitori gli avevano acquistato.
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Deve risultare che paga l'F24 l'effettivo debitore dell'imposta. L'F24 deve essere intestato al debitore.
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in questo caso l'F24 sarebbe intestato al debitore (figlio)con tutti i suoi dati ma pagato dal conto online dei genitori che permette di caricare F24 intestati a soggetti diversi dal titolare del conto.
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Ok.
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ti ringrazio per la conferma.
Christian
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Grazie tante Trust, per il gentile aggiornamento, anch'io ieri ho letto della risoluzione 2/F.