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Licenziato da lavoro in grigio e possibile denuncia - consigli
Salve gente,
Cercherò di essere il più sintetico possibile. Lavoro come Art director da quasi un anno per un'agenzia di pubblicità della mia città. Sono stato assunto dopo il superamento di due diverse selezioni, una consistente di una commissione da realizzare a casa e una formata da un periodo di prova "gratis" in azienda. Superata questa, ho "vinto" il posto di lavoro superando 30 persone circa. A febbraio mi propongono un contratto part time falso per mascherare un full time, con un compenso iniziale di euro 700 per i primi mesi per poi passare a 1000. Lavoro in assoluto nero fino a maggio, quando finalmente, dopo 3 mesi regalati, mi fanno firmare il contratto fasullo. Fino ad allora avevo sempre ricevuto gli elogi sia dei titolari sia dai clienti. A metà giugno chiedo gentilmente di rispettare gli accordi e portare il mio compenso alla cifra stabilita. Iniziano le scuse, ricevo diverse motivazioni da diversi titolari. Mancanza di fondi. Nel mentre loro continuano ad investire in apparecchiature nuove, spazi pubblicitari, etc. Io non dico niente e continuo a lavorare sodo. Ho lavorato come un pazzo per 10 mesi, in quanto unico grafico dell'azienda, 9 ore davanti al pc, tutto il lavoro creativo sopra le spalle senza l'aiuto di nessuno. Per 10 mesi tornavo a casa distrutto. Ad agosto decidono inoltre di cambiare sede, e mi costringono a fare anche il traslocatore, muratore, etc,. Ristrutturano un magazzinio. Il giorno della paga, ci dicono che non avendo incassato sono in assenza di liquidità. Abbiamo un discussione accesa, loro sapevano dei miei impegni economici. Io soffro di tachicardia, di ansia, ma continuo a lavorare, rispetto sempre le consegne. Nel mentre loro continuano ad acquistare macchinari, mobili nuovi. Iniziano a fare colloqui con altri grafici, davanti ai miei occhi. Inizio a temere, inizio a capire. L'altro giorni vengo licenziato verbalmente perché loro affermano di aver perso clienti per colpa mia, cosa assolutamente falsa, che non rientro più nei loro piani aziendali. Mi comunicano che da un paio di mesi sono in prova, senza avermi avvertito. Iniziano a rinfacciarmi i pochi errori commessi, io dico che vista la mole di lavoro di cui ero responsabile, alcuni errori possono verificarsi, ma niente, continuano ad arrampicarsi sugli specchi, scuse sopra scuse. Ed io continuo a stare male, perché i debiti mi sommergono, debiti che loro conoscevano in quanto avevo loro comunicato prima di essere assunto. Adesso io voglio fargliela pagare perché ho lasciato un lavoro regolare part time per poter percepire qualcosa di più ed ora mi ritrovo senza lavoro, posseggo prove, registrazioni dei soprusi, mail, etc. Posso rivolgermi ad un avvocato ed in cosa posso fargli causa? Ed in caso di successo, a quanto potrebbe ammontare il risarcimento dei danni che mi hanno causato?
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Ciao Beniamino. bagheria. Se possiedi le prove che dici puoi fare causa ed ottenere sia il dovuto ed i relativi contributi sia il risarcimento del danno. Mi sembra, poi, che non sussistano motivi per un licenziamento.
Peraltro, circa il lavoro nero, hanno commesso pure un reato ( evasione contributiva).
Rivolgiti al più presto ad un avvocato che tratti il diritto del lavoro.
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Allora dovei chiedere il risarcimento degli stipendi da quando sono stato assunto (13 febbraio effettivo) più tutto il resto? Devo fare la differenza con le buste paga fasulle che mi davano (250 mensili)? Naturalmente il denaro in più che mi davano in nero non conta, visto che si darebbero la mazza sui piedi e sarebbe peggio per loro...
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Sì. Devi fare la differenza.
Viceversa, il denaro che ti davano in nero, una volta denunciato il lavoro nero, conta. Andrà calcolato anche questo per differenza.