• User Newbie

    Chi mi mantiene?

    Ciao a tutti,
    vorrei un parere legale su questa situazione:

    Sono separata da circa 8 anni, ho una pensione di circa 500 euro, percepisco un assegno alimentare dal mio ex marito di 600 euro,

    vivo sola e sono proprietaria di un appartamento (a breve ci sarà la separazione dei beni che ho in comunione col mio ex marito, 2 case entrambe in comunione).

    Il mio ex marito sta per andare in pensione ma ho quasi la certezza che si sia licenziato per non passarmi più l'assegno degli alimenti, a tal proposito, fosse questa la prossima realtà, è vero che in mancanza di questo assegno (risultando lui senza reddito) sarebbe mia figlia a dover provvedere al mio mantenimento?

    Ho una figlia di 36 anni, vive col compagno, lavora e percepisce uno stipendio medio-basso, in più ha una rata di mutuo consistente, e tutte le spese della sua casa.

    Come funziona in questi casi?
    Quand'è che un figlio è obbligato a corrispondere dei soldi ai/al genitori/e? Si devono avere delle condizioni particolari?

    Grazie


  • User Attivo

    Personalmente sostengo che, per un genitore o coniuge, sia molto umiliante e deplorevole pretendere il mantenimento da parte dei famigliari.
    Ognuno, a mio parere, dovrebbe essere fonte di sostentamento di se stesso.


  • Super User

    Ciao Lorenaso. Benvenuta nel Forum GT
    Per modificare le condizioni di separazione si dovrà esperire un'azione ad hoc.
    Diversamente, questa modifica potrà essere chiesta in sede di divorzio.
    Lei ha diritto al 40% del TfR di suo marito calcolato sugli anni di matrimonio (separazione compresa).
    Inoltre suo marito, pur pensionato, NON è senza reddito. Il mantenimento a lei sarà calcolato su quanto percepisce di pensione.
    tenga presente che lei, in quanto comproprietaria degli immobili, potrà utilmente vendere la sua parte e percepire quindi una somma adeguata.

    Sua figlia sarà tenuta a fornirle gli alimenti considerando la sua propria situazione economica.

    L'importo di Euro 600,00= che ora percepisce non è immutabile nel tempo... non è una rendita. ma sarà modificabile in base alle capacità economiche degli obbligati.


  • Super User

    Pumino, non è davvero opportuno fornire opinioni personali sulle situazioni di vita degli utenti. Tantomeno tacciare qualcosa con il termine di "deprecabile".
    L'utente ha posto una domanda tecnica...e le risposte devono essere mantenute entro questi limiti oltre a quelli della cordialità, senza giudicare nessuno.


  • User Newbie

    @giurista said:

    Pumino, non è davvero opportuno fornire opinioni personali sulle situazioni di vita degli utenti. Tantomeno tacciare qualcosa con il termine di "deprecabile".
    L'utente ha posto una domanda tecnica...e le risposte devono essere mantenute entro questi limiti oltre a quelli della cordialità, senza giudicare nessuno.

    Salve, grazie per le risposte.
    Però la situazione da me descritta era nel caso in cui l'ex marito fosse stato lucenziato e di conseguenza senza reddito. In quel caso, chi ha dei doveri nei miei confronti in campo legale?
    Il fatto che io sia proprietaria di un appartamento considerato signorile e sopra le mie possibilità economiche può far si che alla mal parata debba venderlo per comprarne uno più proporzionato oppure mi spetta un mantenimento da mia figlia, a suo discapito ? Se ha un mutuo il giudice ne tiene conto o stabilisce una somma in base allo stipendio? E i miei genitori non hanno nessun dovere? Io ho anche molte spese per cure e farmaci. Grazie


  • Super User

    Lorena se hai un immobile ovviamente dovrai venderlo se dichiari di non poterti mantenere. Un immobile, peraltro seconda casa, è reddito.
    Gli altri sono obbligati in caso di tua incapacità a mantenerti e secondo le loro possibilità.
    Un giudice stabilisce le quote tenendo conto di tutto, mutui, spese di vita etc... per stabilire quanto può rimanere per chi chiede assistenza.
    In capo ai figli non esiste un obbligo di mantenimento come per il coniuge, ma un obbligo alimentare... è diverso.
    La tua domanda, inizialmente, dichiarava che tuo marito, licenziato, è titolare di una pensione. La pensione è reddito.