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Aprire P.IVA con nuovo regime agevolato al 5%
Vorrei aprire una P.IVA aderendo al regime agevolato.
Ho provato a leggere un po' su internet come funziona e quali requisiti sono richiesti al momento dell'apertura, ma sono abbastanza confuso.
Mi piacerebbe avere qualche informazione più precisa e magari specifica in base al lavoro che andrei ad eseguire.
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Benvenuto sul forum aledp,
sul forum puoi trovare in tantissimi post numerosi informazioni utili sul regime dei minimi che è sicuramente il più gettonato tra le nuove attività.
Vi sono, comunque, dei requisiti da dover rispettare, i principali dei quali sono : limite ricavi annuo euro 30.000, non si può aver avuto aperta altra p.iva nel triennio precedente e l'attività da svolgersi con partita iva non deve costituire una prosecuzione della medesima attività svolta come dipendente a meno che non si dimostri di aver interrotto il lavoro dipendente per cause indipendenti dalla propria volontà.
In base all'attività che dovrai intraprendere, poi, ci saranno delle pratiche obbligatorie e adempimenti da dover gestire.
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Nel mio caso sarebbe proprio una prima attività, quindi apparentemente rispetterei già i requisiti compresi quelli dei ricavi non superiori a €30.000 e spese non superiori a €15.000.
L'attività che andrei a intraprendere consisterebbe nello sviluppo e la creazione di siti web per clienti, inclusi primi incontri con i clienti stessi per definire le richieste ed eventuali incontri post produzione per aggiornamenti o modifiche del prodotto finale.Avrei qualche quesito da sottoporvi.
Potrebbe essere un'attività saltuaria durante l'anno in base alle richieste che ricevo: per esempio adesso potrei avere 2 clienti e seguirli per due mesi ciascuno, dopodiché per sei mesi potrei non avere richieste e quindi non avere ricavi; può essere un problema questo?Più o meno è possibile avere uno schema delle pratiche e eventuali costi necessari per attivare la P.IVA?
Dopo l'apertura, posso gestire autonomamente tutte le pratiche, dichiarazione dei redditi compresa o è necessario rivolgersi ad un commercialista?
Se dovessi trovare un lavoro pagato non in P.IVA, è possibile continuare anche l'attività precedente come secondo lavoro?
Le fatture da rilasciare ai clienti devono rispettare un modello base prestabilito o devono solo riportare alcuni riferimenti legislativi?
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le pratiche di avvio attività sono legate all'inquadramento che si sceglie. L'attività di sviluppo siti web sarebbe correttamente da inquadrare come artigiana, l'argomento è stato trattato molte volte da altri utenti qui sul forum. L'inquadramento come artigiano ti obbliga ad iscriverti anche all'albo imprese artigiane e soprattutto a versare contributi inps minimali obbligatori pari ad euro 3200 circa annui che sono indipendenti dal reddito.
Molti contribuenti si inquadrano come consulenti informatici e ciò consente di evitare la contribuzione inps in misura fissa ma di iscriversi alla gestione separata; tale inquadramento, però, va da sè, che è maggiormente idoneo proprio per chi fa attività di consulenza informatica a 360 gradi e non solo "realizzazione" siti web.
I costi di avvio attività dipendono proprio dal numero di pratiche da svolgersi, di per sè la pratica di apertura della partita iva non ha costi. -
non c'è nessun obbligo di rivolgersi ad un fiscalista anche se risulta consigliato
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si, si possono svolgere contemporaneamente entrambe le attività
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vi sono elementi obbligatori da indicare, il formato grafico è libero.
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Bene, quindi se io oltre ai siti web fornisco anche consulenza informatica più in generale, incorrerei in costi (versamenti) inferiori?