• User Newbie

    Ritardo retribuzione. Come agire?

    Salve,
    sono un responsabile tecnico di una ditta individuale.
    Dal 17 aprile sono in malattia e seguo delle cure psichiatriche con tanto di certificato e assunzione di psicofarmaci.
    Fino ad oggi ho percepito soltanto lo stipendio di aprile, quindi ancora aspetto la retribuzione dei mesi di maggio-giugno-luglio-agosto.
    Mi sono rivolto presso il sindacato della mia città a maggio, mi hanno assegnato un avvocato il quale tramite raccomandata ha comunicato al mio datore di lavoro di effettuare i bonifici delle mie retribuzioni entro 3 giorni sennò avrebbe procedute per vie legali.
    Sono passati 4 mesi da quando questo avvocato ha mandato questa raccomandata, ogni giorno mi tocca chiamarlo per chiedere informazione sul proseguire della situazione e non ottengo altre risposte che "oggi chiamo l'avvocato del tuo titolare vediamo che dice".
    Io ho dei seri problemi economici visto che sono in malattia e da mesi non percepisco stipendio, ho delle rate di un prestito da pagare e mi tocca andare in giro da amici e parenti a cercare soldi in prestito.
    Come mi devo comportare? E' assurdo che io non debba percepire lo stipendio e questo avvocato assegnatomi dal sindacato non faccia nulla per tutelare i miei diritti!
    Grazie di cuore


  • Super User

    Ciao reoder. Benvenuto nel forum GT.
    Fissa un appuntamento con l'avvocato e chiedigli spiegazioni in merito sul ritardo.
    Se la ditta non paga devi fare un decreto ingiuntivo (se sei in possesso della busta paga); se non hai il cedolino invia una raccomandata al datore di lavoro dove richiedi i conteggi; in alternativa proponi ricorso al giudice del lavoro.


  • User Newbie

    @giurista said:

    Ciao reoder. Benvenuto nel forum GT.
    Fissa un appuntamento con l'avvocato e chiedigli spiegazioni in merito sul ritardo.
    Se la ditta non paga devi fare un decreto ingiuntivo (se sei in possesso della busta paga); se non hai il cedolino invia una raccomandata al datore di lavoro dove richiedi i conteggi; in alternativa proponi ricorso al giudice del lavoro.

    Il mio avvocato mi dice che tutto dipende dall'avvocato del mio datore di lavoro. E che per ora non riesce a rintracciarlo e quindi non è possibile andare avanti con la situazione. A tutti i miei colleghi sono state consegnate le varie buste paghe mentre a me non hanno dato nulla. Il mio datore ha provveduto soltanto a farmi avere il mio modello cud tramite raccomandata.
    So che per fare un decreto ingiuntivo bisogna prima pagare una somma e non so se è una cosa veritiera.
    Anche stesso non dispongo praticamente neanche di 1? quindi è per me impossibile procedere


  • Super User

    No. Non dipende nulla dall'avvocato di controparte. I legali si mettono d'accordo per una eventuale trattativa fissando un termine. se la trattativa non va a buon fine il lavoratore può agire come gli pare...
    Se non sei in possesso della busta paga non puoi fare il decreto ingiuntivo ma dei fare una causa.
    Se hai un reddito annuo inferiore ai 30.000 Euro non devi neppure pagare il contributo unificato. Dipenderà dal tuo avvocato se ti fa una causa senza percepire nulla di onorari neppure in acconto.


  • User Attivo

    Come scrive giustamente Giurista la via più pratica (se sei titolare di busta paga) è il decreto ingiuntivo. Hai la "garanzia" che, nel termine di 40 giorni dalla notifica, a meno che il datore di lavoro non abbia nulla per cui opporsi, o lui ti paga volontariamente oppure puoi chiedere il pignoramento di beni aziendali su cui soddisfarti.
    Il giudice non ci mette molto ad emanarlo!
    Lascia perdere l'avvocato che vuole intraprendere una trattativa. Dal mio punto di vista di tempo ne è passato fin troppo dalla spedizione della raccomandata che avrei evitato a priori! Per somme infreriori a 30.000 euro il tribunale non pretende niente e, direi, avere a che fare con un nuovo legale, in questo caso, non dovrebbe costare molto!


  • Super User

    @raffaelegreco said:

    Per somme infreriori a 30.000 euro il tribunale non pretende niente

    Mi permetto di correggere. Non è la domanda inferiore ai 30.000 Euro che rileva ai fini del pagamento del contributo unificato, ma il reddito annuo del ricorrente che, a tale scopo, non deve essere superiore a 31.000 Euro.


  • User Attivo

    Si, esatto. Mi scuso. Inesattezza per distrazione: non me ne sarei accorto se non me l'avessi fatto notare. 🙂


  • User

    Ma l'indennità di malattia? Attento a non superare il periodo di comporto


  • User Newbie

    Lo so che posso fare solo 180 giorni di malattia, ma non ho intenzione purtroppo di ritornare al mio posto di lavoro perchè già venivo trattato male prima...figuriamoci ora.
    Comunque non sono in possesso delle buste paga. Quindi dovrei dire al mio avvocato (assegnatomi dal sindacato) di fare causa? Oppure devo rivolgermi ad un altro legale?


  • User Newbie

    ennesima chiamata medesima risposta: non trovo l'avvocato del tuo titolare.
    sapete com'è finita? gliel'ho trovato io l'avvocato!
    domani a mezzogiorno lo troverà allo studio!
    è possibile ciò che sta accadendo o sono gli psicofarmaci che mi fanno questo effetto?
    una persona laureata e non sa neanche svolgere il suo lavoro! sono 5 mesi che mi sono affidato a lei per difendere i miei diritti!