• User

    Richiesta di prestazione durante le ferie, come comportarmi e cosa addebitare?

    Buongiorno a tutti.
    Riassumo brevemente la mia situazione. Sono dipendente di un'azienda che produce componente per infissi. Dopo quasi dieci anni mi ritrovo ad aver accumulato più di 600 ore di ferie da svolgere assolutamente. Questa mia azienda fa parte di un gruppo con affiliate altre 2 aziende. Una di queste aziende mi ha affidato un progetto ma che non posso sviluppare in tempi brevi dato le ferie che mi ha obbligato a godere la mia azienda. Il mio titolare, d'accordo con il titolare dell'azienda partner, mi ha proposto di svolgere il lavoro (disegni e progettazione) durante le giornate di ferie e di addebitare il tutto tramite ritenuta d'acconto all'azienda partner.
    Avrei piacere ricevere i Vostri consigli su:

    1. come posso addebitare il lavoro? cos'è questa ritenuta d'acconto?
    2. che cifra posso addebitargli ipotizzando di aver concordato già 3 giorni di lavoro pieni? mi baso sullo stipendio della mia busta paga o prendo altre tariffe?

    Attendo con ansia.

    Grazie mille

    Mattia.


  • User Attivo

    Ciao!

    Credo che si tratti di un Collaborazione Occasionale Autonoma (vedi sul sito INPS di che si tratta, è ben spiegato, così evito una lunga spiegazione).

    Anche se le due aziende sono in buoni rapporti o consociate, da come asserisci, conviene comunque che fai una scrittura...un semplice "accordi tra le parti".
    Nel senso che la tua ditta datrice di lavoro, ti deve dare il permesso a svolgere attività in proprio anche in favore di altre aziende dello stesso settore (come presumo sia la consociata). Altrimenti rischi di lavorare per la concorrenza senza autorizzazione e può essere causa di ammonimenti, sospensioni, licenziamenti a seconda del settore.

    Quanto al prezzo puoi concordare quello che ritieni più opportuno, come se fossi (ed infatti nel caso saresti) un lavoratore autonomo.
    Magari presenta un preventivo prima...

    Poi ti consiglierei, una volta "preso" il lavoro di redigere in contratto con specificato quello che farai, il compenso, la natura meramente occasionale ed autonoma dell'attività.... Su questo forum e su internet trovi comunque delle valide tracce da seguire.

    Ed ora arriviamo alla fatidica ritenuta d'acconto.
    Praticamente dovrai presentare una "ricevuta" all'azienda committente una volta terminata l'attività. Anche per questa trovi delle tracce in rete, non occorre nessuna modulistica particolare...

    Dall'importo che ti dovranno pagare, un 20% viene da loro trattenuto come "ritenuta d'acconto". Praticamente il tuo lavoro va tassato, e il committente si fa da "tramite" cominciando a versare un "acconto" su quello che sarà tassato.

    Esempio: costo del lavoro LORDO : 1000,00
    ritenuta 20% -200,00
    netto a ricevere: 800,00

    Il prossimo anno, dovrai fare la dichiarazione dei redditi (con 730, Unico ... a seconda dei casi) e allegare anche queste ricevute.
    Fatti anche dare, dal committente, la dichiarazione che abbia effettivamente versato le ritenute d'acconto.

    Vi sono comunque dei limiti alla pratica della collaborazione occasionale autonoma, quanto a importi massimi, giorni massimi e iscrizione inail, ma il tuo caso non sembra esserne interessato.

    Per il calcolo del corrispettivo, puoi basarti non sulla busta ma sul COSTO ORARIO che dovresti richiedere alla tua azienda.
    Solitamente, tra contributi, tasse, ecc corrisponde a poco più del doppio di quanto effettivamente percepito in busta.
    Esempio, se netto in busta "prendi" 8,00 euro l'ora, all'azienda ne costi 16,10.
    Io, che spesso ho il tuo problema, faccio così. Calcolo quante ore di lavoro sono state impiegate, le moltiplico per il costo lordo orario dell'azienda in cui sono dipendente, e trovo il totale. Poi da lì, taglio la ritenuta e mi ricavo il netto.


  • User

    Grazie mille per le spiegazioni.
    La ricevuta che devo lasciare all'azienda committende deve avere la marca da bollo?
    La modalità di pagamento è indifferente?

    Grazie ancora


  • User Attivo

    Sì, solitamente la marca da bollo va solo sulla copia committente...

    Per il pagamento (tempi e modalità) è indifferente; ma meglio se lo specifichi nel contratto che (ti consiglio ma non è obbligatorio) devi stipulare prima di iniziare il lavoro.
    Vigono poi le norme generali sulle transazioni...se superiore ai 1000,00 € non puoi accettare contanti...