• Super User

    Pumino, la legge è una norma che si applica a tutti i consociati.
    Non è dato di discuterla o "non essere d'accordo".
    E' possibile criticarla, non essere d'accordo nell'intimo, ma la si deve osservare.

    Non è possibile "abusare" della legge. E' possibile far punire chi, viceversa, non la rispetta.

    "Certi legali" Pumino, tra cui mi annovero anch'io, semplicemente fanno applicare la legge in modo corretto e punire gli abusi di chi, credendosi nel giusto, commette reati e viola i principi fondamentali della Costituzione (oltre che del codice penale).

    Comunque questo non è un canale per "mettere in discussione" le leggi o normative, ma solo per dare opinioni sulla normativa vigente.

    Direi che la questione è stata sviscerata sufficientemente e non è opportuno incentivare comportamenti illeciti.


  • User Newbie

    Allora devo fare un ulteriore precisazione. Io ero andato via da casa senza offendere in alcun modo mia moglie ma poi ho scoperto che mia moglie mi diffamava in giro definendomi psicotico, pazzo e ossessionato dalla gelosia. La diffamazione è un reato anche se lo commette una donna? Dicevo io ero andato via di casa perchè mia moglie non si sentiva tranquilla e io ho assecondato i suoi desideri ma poi ha dichiarato che ho abbandonato il tetto coniugale e vero non è più un reato ma ha il suo peso. Comunque io vado via da casa e lei invita il suo amante sotto il tetto coniugale? Un'amica di mio figlio che abita nello stesso condominio aveva chiesto a mio figlio "ma tua madre ha un altro uomo?". Una donna può dichiarare il falso in una querela? La calunnia non è un reato?
    Lei non crede che forse un minimo di onestà nell'ammettere che si era innamorata di un altro uomo avrebbe evitato di scoprirla?
    Forse avrei anche provveduto a togliere il mio stipendio dal conto corrente in comune e pagare i loro fine settimana passati in montagna.
    Quando la vecchia storia non soddisfa più bisogna avere il coraggio di dirlo e non tradire la fiducia di chi si ha al fianco.


  • User Newbie

    Di "certi legali" ne parla l'avv. Gassani e l' avv. Bernardini De Pace, in un'intervista rilasciata a matrix e al tg 3 linea notte.


  • Super User

    @ bic51

    la circostanza che lei era andato via di casa prima che sua moglie invitasse altro uomo elimina completamente l'addebito on capo alla stessa.
    In altri termini, lei andando via di casa ha attestato che la crisi coniugale era già in atto.
    La circostanza che sua moglie abbia invitato altra persona può essere censurabile moralmente ma non certo da un punto di vista giuridico: lei se n'era andato. Inoltre, prima lei ha precisato che per "scoprire" che sua moglie aveva un'altra relazione ha dovuto seguirla e violare la privacy della donna guardando nel suo cellulare senza consenso...ciò dimostra che sua moglie non conviveva con altri e si comportava in modo discreto...altrimenti lei non avrebbe avutp bisogno di commettere reati per scoprire l'"amante".
    Indubbiamente la diffamazione è un reato chiunque la commetta...dipende in che contesti, toni e persone sua moglie l'ha così definita. Lei come ha saputo di tali diffamazioni?
    In cosa consisterebbe il falso in querela? Se allude al fatto di essere stata vessata, seguita etc. non costituisce calunnia. La calunnia è accusare qualcuno di un reato quando si sa che lui non l'ha commesso...mi pare che lei anche qui ha ammesso di avere tenuto comportamenti illeciti.

    Circa ammettere un altro innamoramento è una questione morale dove ognuno risponde a se stesso...non sarà mai una questione giuridica. Di fatto se l'altro vede che la storia non funziona già questo dovrebbe bastare per chiudere...non legittima a ritorsioni, ingiurie, pedinamenti, violazione di privacy etc.

    Come le ho già detto lei, da una posizione di vantaggio è passato al torto.

    Circa i legali non ho idea a quali fattispecie alludeva la De Pace; è una matrimonialista che non fa sconti a nessuno e le assicuro che in una situazione come quella da lei descritta, se la De Pace fosse stata il legale di sua moglie, lei non avrebbe avuto da rallegrarsene...


  • User Newbie

    Non è proprio così. La relazione di mia moglie era iniziata 5 mesi prima che io andassi via da casa e questo ha determinato la crisi matrimoniale. Fino a quel momento il rapporto era ottimale, certo mia moglie fingeva ma è documentato che la crisi sia nata molto prima che io andassi via.
    In ogni caso la cassazione con la sentenza 14903 del 2008 non condivide il suo pensiero circa l'invito rivolto all'amante sotto il tetto coniugale, perchè anche se ero andato via era sempre il tetto coniugale.
    Per quanto riguarda gli altri reati le ingiurie sono state reciproche e lei sa benissimo cosa prevede il codice.
    La diffamazione mi è stata confermata da amici comuni che mi hanno avvertito del comportamento di mia moglie.
    La privacy non è stata violata, non ho controllato il telefono di mia moglie. Ho semplicemente trovato un telefono sconosciuto a casa e ho visto di chi fosse. Certo non potevo sapere e nemmeno immaginare che era del suo amante. Ho solo visto il contenuto e rimesso il telefono dove lo avevo trovato. I tabulati telefonici sono stati richiesti tramite il mio legale. Inoltre l'amante di mia moglie ha violato l'art. 614 del c.p. la cassazione con una sentenza del 3.4.87 ha stabilito che il domicilio appartenga indivisibilmente ad entrambi e di conseguenza, per essere legittimamente esercitato occorre il consenso di entrambi i coniugi.


  • Super User

    Vedo purtroppo che, nonostante l'arresto da lei subito, nonostante le sia evidente come non possa essere limitata la libertà di espressione, pensiero ed azione altrui, continua a non comprendere l'errore delle posizioni da lei in precedenza assunte.

    Rispondo nel merito circa quanto da lei eccepito:

    1. le offese reciproche, affichè sia applicabile l'art. 599 c.p. devono essere CONTESTUALi. Se non lo sono detta norma non si applica più;

    2. Premesso che una sentenza datata come il 1987 non è più da considerarsi (in ossequio al diritto vivente) c'è da dire che i coniugi hanno pari diritti circa l'abitazione...questo significa che NON vi è necessità del consenso dell'altro per visite temporanee e sporadiche (diverso il caso in cui un coniuge voglia che un terzo si stabilisca nell'abitazione che compromette il diritto nel possesso. In questo caso, infatti, per stabilirsi in casa il terzo dovrebbe chiedere ed ottenere il consenso degli aventi diritto). Ciò salvo espresso divieto (da provare).
      In altri termini non si configura la violazione di domicilio quando UNO degli aventi diritto in assenza dell'espresso divieto degli altri- COMUNICATO al terzo - faccia accedere alla proprietà un terzo (giurisprudenza costante).
      Diversamente opinando si verserebbe nell'assurda ipotesi di chi, invitando l'amico a casa, se non vi è consenso degli altri aventi diritto, porrebbe il medesimo in una situazione illecita senza che nell'agente (l'amico) vi sia il dolo voluto dalla norma.
      La violazione di domiciolio è punita a titolo di DOLO... nel senso che è necessaria la volontà e rappresentazione del terzo di violare un divieto di accesso alla proprietà.

    3. " certo mia moglie fingeva". Ciò significa che il rapporto che lei CREDEVA ottimale non lo era più; inoltre, se il "tradimento" è stato causato da uno stato di insoddisfazione di sua moglie, questa è la causa della cessazione del rapporto di coniugio e l'altra relazione solo una conseguenza;

    4. " Dal telefonino ho scoperto che la relazione era iniziata sei mesi prima". Mi scusi, ma il semplice fatto di trovare un telefono in casa non significa che "la relazione è iniziata sei mesi prima" se non lo si controlla..."Ho visto solo il contenuto" guardare il contenuto di un telefono costituisce violazione di privacy.

    Vede, se lei avesse rispettato i diritti costituzionali di sua moglie, oggi, troverebbe avallo della sua posizione nella legge e non avrebbe conosciuto il carcere. Non ne vale la pena per nessuno, mi creda.


  • User Newbie

    Nel caso di un tradimento (Ci son state diverse condanne di amanti, in passato), il dissenso del coniuge è dato per implicito, anche se non espresso: la Legge presume che l'amante debba aprioristicamente sapere che il coniuge tradito non accetti che l'amante s'intrattenga nella sua abitazione. Il dissenso del coniuge tradito annulla così il consenso del coniuge traditore. Si viene condannati
    Infatti che la relazione fosse iniziate sette mesi prima l'ho scoperto dai tabulati.
    Quando ho rinvenuto il telefonino sotto il letto matrimoniale mi era bastavo vedere delle foto diciamo particolari di mia moglie. E in ogni caso l'ho guardato per scoprire di chi fosse.
    Il fatto che io credessi che il rapporto fosse ottimale lo desumo dal fatto che mia moglie veniva in vacanza con me, accettava regali costosi, diceva di amarmi e soprattutto lo scriveva negli sms che m'inviava.
    Il matrimonio è finito perchè ho scoperto la relazione. E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi. Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale e non si creano false accuse allo scopo di ottenere un mantenimento di 1500 euro più altre cose. Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino


  • Super User

    L'art. 614cp attiene all'inviolabilità del domicilio. Non vi è domicilio laddove un coniuge se n'è andato lasciando il tetto coniugale...Lei, in quel frangente, non poteva pi esercitare lo ius escludendi.
    Per rispondere nel merito all'osservazione circa il dissenso implicito esso si configura quando l'altro coniuge SA chi è l'amante...Le faccio un esempio: immagini una coppia dove uno dei coniugi tradisce l'altro con un amico comune: vi è ius escludendi in quel caso? no...perchè il coniuge tradito non SA che l'amico comune è amante dell'altro e quindi non si è raffigurato uno ius escludendi.
    Lo ius escludendi non può essere verso la categoria degli "amanti" ma verso persone determinate.
    Inoltre deve essere provato il dolo dell'amante... cosa che non è atteso che egli ha fatto accesso invito domino.
    Tant'è che sua moglie può legittimamente portare l'amante in giudizio quale teste senza timore alcuno.
    "Per il dolo richiesto non è sufficiente che il soggetto attivo abbia la consapevolezza del supposto dissenso, ma occorre che abbia la consapevolezza di un dissenso reale anche se tacitamente DIMOSTRATO" Cass. 14.11.80

    "Quando ho rinvenuto il telefonino sotto il letto matrimoniale mi era bastavo vedere delle foto diciamo particolari di mia moglie. E in ogni caso l'ho guardato per scoprire di chi fosse."
    Questa è violazione di una proprietà e sfera personale altrui... se ne rende conto? Non esiste causa di giustificazione o scusante in merito.

    Il matrimonio è finito perchè ha scoperto la relazione...PER LEI...per sua moglie è finito molto prima anche se non se l'è sentita di dirlo subito.

    "E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi."
    Guardi che difficilmente un matrimonio finisce per un'altra persona: ciò equivale a dire che una cosa va benissimo poi, d'improvviso, incontrando un'altra persona si è fulminati sulla via di Damasco....succede nei film...
    Di regola una persona si guarda intorno perchè insoddisfatta, delusa, stanca o tutt'e tre...non si incontra facilmente il colpo di fulmine che annulla una vita passata.

    "Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale"
    Questa è una questione morale... lei ha detto che avete figli. E' comprensibile che taluno possa voler essere sicuro prima di disfare un matrimonio...In ogni caso io non voglio sindacare su questioni morali, ma solo giuridiche.

    "non si creano false accuse"
    Non ho ancora compreso quali sarebbero le false accuse. Peraltro, se arresto vi è stato, è perchè l'incolpazione si basava su comportamenti gravi e provati.. non si mette in carcere nessuno per ingiuria.

    "Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino".
    Certamente. A patto che il rispetto sia anche dato.


  • User

    @bic51 said:

    Il matrimonio è finito perchè ho scoperto la relazione. E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi. Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale e non si creano false accuse allo scopo di ottenere un mantenimento di 1500 euro più altre cose. Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino
    Mah, ricordo che io avevo aspettato circa 6 mesi prima di dire a mio marito che mi piaceva un altro (il mio amante), che mi ero disinnamorata di lui e che quindi il nostro matrimonio era finito. Sette mesi non sono neanche tantissimi... Prima di porre fine ad un matrimonio ci si pensa bene. Bisogna essere sicuri che il rapporto non sia più recuperabile. Ed è una cosa che provoca sofferenza anche a chi tradisce (almeno per me è stato così), se si è amato veramente il proprio coniuge, se si sognava di passare tutta la vita con lui e se gli si vuole comunque molto bene (e nel mio caso era anche il mio primo amore). Qualcuno all' epoca aveva fatto un commento intelligente: "vuol dire che le mancava qualcosa". Vero. Può non bastare andare d' accordo e volersi molto bene per essere soddisfatti di una relazione matrimoniale (e non), quindi non è detto che il tuo matrimonio non fosse in crisi, almeno da parte di tua moglie e non si può neanche essere sicuri che lei prima o poi non ti avrebbe confessato tutto chiedendoti la separazione, anche se a giudicare da come si è comportata male dopo ne dubito fortemente. Per il resto sono d' accordo con te. Avrebbe dovuto dirti tutto e avreste dovuto cercare di separarvi amichevolmente, invece di creare false accuse (credo a quello che affermi) per avere quel mantenimento. Io non ho avuto nessun mantenimento, le prove che io avevo un amante c' erano (e gliel' avevo pure confessato) e all' epoca non sapevo neanche che almeno gli alimenti mi sarebbero spettati anche se per la legge la colpa della fine del matrimonio era mia (avendo io un amante). Sono stata fregata e quando ci ripenso ancora oggi mi fa un po' rabbia. Comunque io non avevo e non ho niente contro di lui, è una persona alla quale volevo e voglio molto bene e non volevo assolutamente fargli del male e m' interessava mantenere un buon rapporto con lui e infatti, dopo il primo periodo difficile, siamo rimasti amicissimi:) Hai ragione a dire che "bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino". Io non capisco come si possa arrivare a certa cattiveria gratuita dopo tutto quello che c' è stato fra due persone che si sono amate. E non credo alla storia del pazzo, psicopatico, geloso... Geloso negli ultimi mesi è naturale che tu lo fossi, visto che tua moglie ti dava motivo di esserlo e penso anche che con forti sospetti si abbia tutto il diritto di cercare le prove dell' infedeltà del partner (soprattutto di un coniuge che ti ha giurato fedeltà). Due persone che si amano veramente dovrebbero dirsi tutto, altro che privacy!
    Non credo neanche alle tue presunte violenze psicologiche nei suoi confronti perché non si possono passare 32 anni sopportando questo da un uomo. E lo dico per esperienza personale. Un uomo che non rispetta la sua partner né come donna, né come persona non si sopporta a lungo. Arriva il momento in cui si dice basta e si decide di riprendersi la propria libertà.
    Ma per cosa sei stato arrestato? E per quanto tempo? Che crimine hai commesso? Non l' ho capito. In questa storia sei tu la vittima, mica lei. Oltre il danno la beffa?!? A me sembra assurdo che si possa arrestare così una persona. Il mio ex marito commenterebbe: "allucinante! ma i delinquenti veri allora?!?". Quando si scopre un tradimento certe reazioni sono normali e anche due persone che andavano d' accordissimo possono arrivare all' aggressione verbale e/o fisica. E' la rabbia del momento. Se per ogni lite si dovessero fare denunce...
    Io mi sono beccata due denunce (per ora e che io sappia) e una minaccia di querela che definire assurde non rende l' idea. Per me sarebbe giusto che tanti presunti reati fossero depenalizzati o che non esistessero neanche perché con la cattiveria che c' è in giro basta poco per rimanere fregati...


  • Super User

    "Per me sarebbe giusto che tanti presunti reati fossero depenalizzati o che non esistessero neanche perché con la cattiveria che c' è in giro basta poco per rimanere fregati"
    Glorinha, per non "rimanere fregati"sarebbe sufficiente rispettare i diritti costituzionali altrui, chiunque essi siano e qualunque sia la situazione, senza erroneamente credere che, per il proprio caso, esistano cause di giustificazione che l'ordinamento non prevede.

    Un attimo di riflessione e di calma possono evitare situazioni spiacevoli che attengono a querele o peggio.


  • User Newbie

    Sono d'accordo con te, sette mesi non sono molti ma se in quei sette vuoi fare i fine settimana con il tuo amante, passarci la notte insieme, uscire con lui in una città di 40.000 abitanti. Mio figlio con gli amici li ha trovati insieme che passeggiavano. Mia moglie ha chiesto la protezione dell'Autorità Giudiziaria perchè io le avrei detto:" se scopro che hai un amante faccio fuori te e lui". Perchè ha dichiarato che non viveva più era angosciata e il suo amico non era l'amante ma un amico che la stava aiutando vista la mia gelosia, inoltre io l'avrei sottomessa psicologicamente impedendole di frequentare amici.
    Come si possa arrivare a tanto non lo concepisco, soprattutto perchè sono sempre stato un buon marito. Mia moglie si è sempre comportata da persona innamorata come lo ero io.
    Purtroppo in questo momento storico per una moglie che vuole liberarsi dal marito questo è il sistema più comodo ed economico.
    Si sta creando una guerra di genere.


  • Super User

    I lettori prendano atto di una cosa. Fatte salve le opinioni di ognuno c'è da dire che nè la Procura nè alcun giudice in qualunque procedimento procedono (tantomeno ad arresti) se non vi sono delle prove o comunque indizi gravi precisi e concordanti che fondano aliunde le contestazioni mosse in querela.
    In particolare per le misure cautelari come l'arresto la sussistenza di indizi gravi precisi e concordanti che presuppongano la pericolosità sociale (per es. pericolo di recidiva) sono espressamente richiesti dal nostro codice ai fini di poter procedere con detto arresto.
    In altri termini, in particolare per il nostro sistema giudiziario estremamente garantista, non è sufficiente MAI la sola parola di una delle parti ai fini di una decisione o provvedimento giudiziario.

    Spesso chi è coinvolto in una vicenda giudiziaria porta a sostegno delle proprie azioni motivazioni della controparte che non sono quelle reali.
    Ciò che non si deve mai perdere di vista è la certezza che nessun magistrato emette provvedimenti senza ulteriori prove oltre la "parola" di uno dei coinvolti.

    Allo stesso modo, la magistratura non avalla "guerre" strumentali. I giudici non sono degli sprovveduti...hanno a che fare con contenziosi tutti i giorni.Ne segue che avrà poso successo una messinscena volta a carpire un provvedimento favorevole su basi false fosse anche per l'assenza di prove. In particolare in caso di reati.


  • User

    Giurista, rimango della mia opinione e aggiungo che in certe situazioni bisogna trovarsi per poterle capire.


  • User Newbie

    Un saluto a tutti sono nuovo. Ma volevo tornare alla questione del pericolo calunnia e raccontare un episodio a me successo qualche giorno fa che mi ha fortemente sconcertato. Mi trovavo a girare con la macchina per la città quando da lontano vidi una ragazza molto carina, che fra l'altro somigliava alla mia ex ma molto più giovane . A un certo punto mi sonoSono fermato vicino a lei chiedendogli una strada da me inventata per capire se mi dava ascolto e se era un tipo socievole e se avesse un attimo di tempo per parlare. Così lei mi rispose con molta gentilezza dicendomi di non conoscere la strada ecc.. ma li a poco instaurammo un dialogo che non durò molto , chiesi la sua età e mi rispose dicendomi che aveva 17 anni spiazzandomi un po' visto che sembrava più grande . Comunque la salutai e ci siamo dati un bacio da buoni amici in guancia. Dopo alcuni giorni la rividi sempre nella zona e mi fermai a salutarla lei è stata gentile, si è fermata e come si fa quando si incontra un amico mi ha detto come stavo ecc.. ecc.. Una sera la rividi mentre usciva da un bar e mi sono fermato e gli ho chiesto se voleva parlare un po' con me e se magari voleva che l'accompagnassi , lei rispose che era quasi arrivata e che sarebbe stato per un altra volta, ok risposi io. Il problema inizia quando una sera la rividi e mi rifermai a salutarla , sembrava tutto normale quando a un certo punto mi vedo puntare la cameretta del telefonino per fotografarmi, io con uno scatto veloce ho chiesto perché voleva fotografarmi e l'ho invitata di levare il telefono dalla faccia, ma lei mi rassicurava che era solo per vedermi in viso con la luce del telefonino. Be a questo punto lo salutai e sono andato via un po' disgustato e dicendo a me stesso di lasciarla perdere e di non fermarmici più. Dopo una decina di giorni stavolta in tarda mattinata mentre mi recavo a comprare delle cose , vedo una ragazza in bici che mi fissava ma non avevo riconosciuto lei e ho però fatto un cenno di saluto con la mano ma lei si è rigirata ed è andata per un altra strada, così io sono andato avanti,ma me la sono vista davanti che a questo punto ho riconosciuta e per non essere propriamente sgarbato ho messo la macchina più avanti e mi sono fermato aspettando che arrivasse, ma lei si era fermata a due metri dalla mia macchina e dopo due minuti è andata via con la bici . Io non so cosa ha fatto in quei due minuti, ma credo abbia preso il numero di targa, oppure ha fatto la foto o video non saprei, so soltando che questo mi ha messo molta ansia e il dubbio che possa querelarmi visto la sua età . Vorrei sapere se è possibile che questa ragazza si possa inventare qualcosa su di me e farmi del male.


  • User Newbie

    Salve a tutti
    Io sto vivendo sulla mia pelle una falsa accusa di abuso su minore, per farla breve io nel 2002 ho comprato con mia moglie una casa in periferia in uno stabile e in tutto siamo 3 famiglie io al piano terra la zia di mia moglie sopra di noi al primo piano e affianco con ingresso e giardino privato un'altra famiglia.Noi per comodità con la parente di mia moglie non abbiamo diviso il giardino quindi avevamo un'ingresso unico con giardino in comune,io ho 2 figli che adesso hanno 13 e 14 anni e loro anche la femmina ne ha adesso 18 e il maschio e 20, dal 2002 fino al 2013 abbiamo condiviso compleanni feste comandate noi mangiamo da loro e loro da noi eravamo una famiglia allargata,ma nel 2013 dopo che la figlia della zia di mia moglie aveva da poco festeggiato i 16 anni mi accusa di averla abusata dal 2002 fino almeno al 2011.E senza avere in mano nessuna prova dei presunti abusi subiti per 9 anni non una visita ne una diagnosi io mi ritrovo rinviato a giudizio,ovviamente non sono stato messo agli arresti perché non c'è nessuna prova però è bastata la sua parola per rovinarmi la vita sono 2 anni che non vivo la famiglia di mia moglie si è spaccata in 2 una parte che mi crede che sono innocente e una parte invece che dice se lo ha detto e perché è vero.Io posso solo dire che quello che emerso fino ad ora dalle dichiarazioni della ragazza non trovano lo stesso riscontro a chi lei dice di aversi confidato,ma ognuno condisce a modo suo,io ho venduto la casa perché avendoli sopra ci facevano ogni sorta di dispetto in più mi insultavano anche i presenza dei miei figli quindi me ne sono andato


  • User Newbie

    Scusate ma le denunce di maltrattamenti fatte in sede di separazione, create a puntino da avvocati e consulenti quanti possono essere pericolose per L accusato? Ho sempre confidato nella giustizia regna ma oggi iniziò a pensare che più sei abile meglio è e la giustizia passa in secondo e terzo piano