• User

    Contratto di locazione "di un'altro immobile"

    Salve a tutti,
    il caso che vi vengo a descrivere è molto particolare e ha dell'assurdo. Mia madre trasferitasi nella città di Napoli per ordine della sua azienda ha preso in affitto un bilocale e data l'urgenza con cui si è trasferita è scesa a un temporaneo compromesso:

    attualmente vive al quarto piano di un condominio, probabilmente frutto di una sopraelevazione, a cui manca il certificato di agibilità. Per poter trasferire la residenza a Napoli, utile per la sua attività lavorativa, il padrone di casa ha concluso un contratto di locazione con lei dove però ad oggetto non vi è l'immbile posto al quarto piano ma bensì quello posto al secondo, perfettamente agibile ma in cui vive la figlia con la sua famiglia. Come già detto questo era un accordo temporaneo, dato che per il piano sopraelevato al momento dell'arrivo di mia madre era stata fatta domanda per la sua agibilità e all'emissione di questo, come da accordo, sarebbe stato chiuso anticipatamente il contratto "temporaneo" e aperto uno nuovo con ad oggetto il quarto piano.

    Vien da se che l'agibilità non è mai arrivata, il contratto non è mai stato modificato e lei risulta tutt'ora residente nella casa della figlia. Ma l'assurdo sta per arrivare: arrivata la famigerata TARDSU comunale, il padrone di casa gli imposto di pagarla sulla base della metroquadratura dell'immobile del secondo piano (98mq) mentre lei gode di un bilocale da 40mq.

    E' chiaro che è il momento di farla finita ed il padrone di casa esige oltretutto che siano rispettati i termini di preavviso e sopratutto il pagamento degli oneri previsti da contratto come la TARDSU. Esiste una via d'uscita a questa gabbia contrattuale? Paradossalmente avendo un contratto in quell'immobile lei potrebbe anche goderne a pieno titolo, ma non è questo il punto: non abbiamo nessuna intenzione ne di pagare una TARDSU per qualcosa di cui non abbiamo goduto ne di rispettare un contratto inesistente.

    Consigli? Soluzioni?

    Grazie mille per l'attenzione.


  • Super User

    Ciao CrashOverRight. In questo caso si tratta di un contratto simulato. Non vi è la nullità assoluta perchè nasconde altro contratto che si vuole porre in essere quindi si parla di simulazione relativa e annullabilità. Per poterla far dichiarare dovete rivolgervi ad un Giudice. Per il momento inviate diffida al proprietario intimandogli di concludere il vero contratto e desistere da ulteriori illegittime richieste. Da sottolineare però che, attesa l'inagibilità dell'appartamento occupato il proprietario non può locarlo e quindi, dopo la diffida e conseguente rifiuto a contrarre, tua madre dovrebbe cercare altra sistemazione non avendo titolo per occupare i locali che occupa.