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    Roma, sedicesima vincita al superenalotto: i perchè di una fortuna storica

    Roma. Via delle Mercede, zona del centro racchiusa tra via del Tritone e via del Corso. In questa zona è lo shopping a fare notizia, sono i negozi dell?alta moda o è l?arrivo di qualche star hollywoodiana che prende d?assalto i punti vendita dell? haute couture. Da un paio di giorni però anche qui la musica è cambiata. Ecco allora che una anonima tabaccheria del centro cattura adesso l?attenzione dei passanti, il traffico dei curiosi, lo sguardo della gente più delle vetrine di Vuitton, dei bodyguard alle porte dei negozi, delle carrozze che sfilano nei vicoli. Si perché è proprio su una piccola tabaccheria del centro che la fortuna ha voluto posare la sua mano, andando, ancora una volta, a beneficiare la capitale di una nuova inattesa pioggia dorata. Non parliamo di vincete supermilionarie o di jackpot da capogiro, ma parliamo comunque di superenalotto, di 19 milioni di euro e soprattutto di una città come Roma che si conferma ancora una volta la città più fortunata in assoluto, città che ha distribuito ben 42,5 milioni di euro in montepremi (l?ultima prima di giovedì regalava 25 milioni di euro solo nel mese di maggio).

    E se qualcuno volesse scavare una spiegazione dietro tutta questa sfacciata fortuna capitolina, farebbe bene a ricordare che la dea della fortuna, la dea del caso e del destino, era si una divinità antica, forse precedente alla fondazione di Roma, ma di sicuro una figura ben nota della stessa religione romana. I romani ne attribuivano l'introduzione del culto a re Servio Tullio, il più di tutti favorito dalla dea e alla quale dedicò, nel corso del suo imperare, ben ventisei templi nella capitale.

    Che il popolo romano debba allora ringraziare il sesto re di Roma per tutte queste vincite? In questi casi, invece, la buona norma vuole che si debba ringraziare il titolare della tabaccheria fortunata. Il titolare sorride, infatti, tra la folla mentre attacca alle porte della ricevitoria il tradizionale biglietto con la scritta ?Qui vinto il 6 del Superenalotto? in attesa chissà di qualche regalo o di una qualche cospicua donazione anonima. E sarà un poliziotto o una commessa (perché intanto è partita la caccia al neomilionario) a fare la sua donazione? ?La ricevitoria è alle spalle di Palazzo Chigi? dicono i maligni gettando il dito ai politici e al loro essere già troppo fortunati. Come dire, nessun dubbio, i soldi vanno dove sono i soldi. E d?altronde anche Servio Tullio era un imperatore....