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successione testamentaria e quota di disponibile
Buonasera a tutti.
L'esistenza di uno scritto testamentario che assegna a uno dei due figli un determinato bene senza specificare che dovrà essere compensato è manifestazione di disporre delle quota di disponibile in favore di quel determinato figlio??
Oppure la successione deve essere intesa sempre con divisione al 50% ( nel caso specifico visto che gli eredi figli sono due)??
Grazie dei vostri graditi pareri.
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specifico meglio la domanda: il figlio a cui il genitore ha assegnato quel bene dovrà riconoscere al fratello il 50% o solo la parte eccedente la quota di disponibile??
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Ciao Catilina. Benvenuta nel Forum GT.
Sì. il fratello "privilegiato" dovrà riconoscere all'altro il 50% della parte eccedente la quota disponibile.
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@giurista said:
Ciao Catilina. Benvenuta nel Forum GT.
Sì. il fratello "privilegiato" dovrà riconoscere all'altro il 50% della parte eccedente la quota disponibile.grazie Giurista
La forma con la quale il padre ha deciso di redarre lo scritto che assegna il bene a quel figlio senza indicare eventuali compensazioni è questa : " decido per equa ripartizione tra i miei due figli di lasciare in eredità il tal bene a x".
Questa specifica formula, l'uso della forma "equa ripartizione tra i due figli " senza nulla altro aggiungere anche in senso compensativo come deve essere interpretata??
Nella direzione che il senso di equità da lui inteso si deve realizzare, appunto, con lo scritto che ordina l'assegnazione del bene senza compensazione ( se no per quale motivo avrebbe redatto il testamento...?) oppure questa forma potrebbe inficiare in qualche modo la volontà propria dello scritto escludendo la quota di disponibile??
(Ma ,in questa ultima ipotesi, per quale motivo fare lo scritto senza indicare la logica compensazione.)
Grazie!
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"Lasciare in eredità" il tal bene a x già esclude che il de cuius non volesse usare della quota disponibile. A mio avviso egli intendeva lasciare il bene a x supponendo che questa disposizione già integrasse l'equa ripartizione per motivi estranei al bene stesso.
Per es. gli altri suoi beni ripartiti consentivano di fargli supporre che il bene lasciato solo a X integrasse la sola quota disponibile; oppure che altre vicende già accadute quand'era in vita (per es. aiuti in denaro o altro) ponessero l'altro figlio nella posizione di chi aveva già, di fatto, ricevuto la quota spettante d'eredità.
In sintesi lasciare il bene a x consisteva, agli occhi del defunto, l'equa ripartizione stessa.
Ora, se l'altro figlio ha già ricevuto in vita donazioni queste rientrano nell'asse ereditario e devono essere calcolate sulla sua quota.
Se invece non ha ricevuto nulla il de cuius ha lasciato solo a X il bene illegittimamente. Quindi, laddove non paghi all'altro la parte eccedente la quota disponibile nella misura del 50% spontaneamente il testamento potrà essere impugnato.
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Grazie!
Dopo breve vacanza ritorno a leggere tuoi apprezzatissimi e ben sviluppati pareri.