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Querela per calunnia
Ciao A tutti!
Sono nuovo del forum, volevo un consiglio
Inizio anno ho avuto un diverbio con una persona, pensavo che il tutto si fosse limitato a quello, salvo scoprire qualche mese dopo di essere stato querelato.
Tralasciando le querele fatte da ambo le parti, la mia domanda è questa:tra le altre cose, nella querela, questa persona afferma che io avrei lasciato una lettera ingiuriosa sulla sua auto, lettera che tra l'altro non mi è stata mostrata, quindi non ne conosco il contenuto, mi è stato detto che era un foglio scritto a computer, totalmente anonimo, ma siccome questa persona ha litigato con me a quanto pare anche per la questura sono stato io
Ma funziona realmente così?Questa persona, per sua stessa ammissione, non ha visto chi ha messo la lettera, ha solo presunto fossi stato io, cosa non vera, perchè non so assolutamente di cosa si stia parlando, mi piacerebbe proprio conoscere questo contenuto ingiurioso
Ci sono gli estremi per la calunnia?
La calunnia prevede che "qualcuno incolpa di un reato taluno che egli sa innocente"
Ma io per questa persona sono colui che ha messo questa lettera, quindi?Non posso fare nulla?
Querela di falso in atto pubblico?Grazie a tutti
Luca
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Ciao Lancelot. Benvenuto nel Forum GT.
Non vi sono gli estremi della calunnia perchè la conoscenza dell'innocenza dell'altro dev'essere certa, nel senso che se denunci per calunnia tu dovrai provare che questo signore era a conoscenza della tua innocenza o ti esponi ad una denuncia per controcalunnia.
Il diritto alla querela ossia a notiziare l'Ag di un fatto che si presume reato è particolarmente tutelato e non si richiedono nè particolari formalità nè una conoscenza del diritto. Ciò per evitare che l'uomo medio, privo di conoscenze tecniche, abbia timore a portare a conoscenza l'Ag di fatti che potrebbero essere lesivi di beni degli di tutela dall'ordinamento.
Esattamente cosa scrive questa persona in querela? Tu l'hai letta o è solo per sentito dire?
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Ciao Giurista, grazie per la risposta
La frase scritta in querela è questa:"lasciando sul parabrezza dell'autovettura dell'uomo una lettera ingiuriosa, come avvenuto alla fine del mese di marzo del 2012, al fine di molestarlo ulteriormente"
Di questa lettera non so nulla, non mi è stata mostrata e non so cosa c'è scritto
Non mi pare giusta l'accusa, se mi si vuole imputare un atto che mi sia dimostrata la mia colpevolezza, qui mi pare un qualcosa della serie: "tu ci hai litigato, tu hai messo la lettera"Tra l'altro ci sarebbe tanto da dire anche sugli agenti di polizia della questura, ho idea spesso scrivano solo boiate per avvalorare le accuse, ma voglio evitare
Grazie ancora per l'aiuto
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Quel che volevo capire è se è scritto "si presume che il Sig. Tizio ha agito lasciando etc" oppure se è scritto che è stato certamente Tizio ad agire. Insomma, non le modalità del fatto ma la presunzione o meno sull'agente.
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Ciao Giurista,
"lasciando sul parabrezza dell'autovettura dell'uomo una lettera ingiuriosa, come avvenuto alla fine del mese di marzo del 2012, al fine di molestarlo ulteriormente"questi danno per scontato che sia stato io a compiere l'atto, è proprio questo che io contesto, senza nessuna prova, inoltre quando ho chiesto delucidazioni in questura la risposta che ho avuto è stata questa: "è stato lei, il sig. xxx è con lei che ha avuto il diverbio"
E meno male che era una lettera, se lo accoppavano mi portavano direttamente dentro visto che aveva avuto il diverbio con me?Vedo che la polizia italiana usa sofisticati mezzi scientifici per trovare i colpevoli, giuro che non mi stupirei se un giorno entrando in questura vedessi qualcuno con un pendolino sulle foto oppure fare la conta tra i sospetti
Grazie ancora per la disponibilità
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Lancelot, qui si parlava di querela non di indizi di colpevolezza.
La frase che hai scritto tu non consente, come ti ho già detto, di stabilire nula circa le intenzioni del querelante nei tuoi confronti.
Direi di più... dal periodo che hai scritto dopo, e cioè che l'agente ha asserito che "è stato lei perche veva un diverbio con lei" probabilmente il querelante non ha fatto il tuo nome ma ha esposto solamente sospetti.
Io direi che non è opportuno dire cose denigratorie della Pg in fase di indagini: è ovvio che, nella ricerca di un colpevole, si va a cercare per primo chi è in contrasto con la persona offesa, poi, stabilito chi sono i sospetti, si devono cercare le prove o indizi gravi precisi e concordanti che fondano la prova. E' il PM che decide il corso delle indagini e stabilisce se le prove trovate possono fondare l'accusa in giudizio.In ogni caso sarebbe opportuno ricordare sempre che, senza queste persone, noi tutti saremmo nelle mani di criminalità piccola e grande.. la società sarebbe il far west. Quindi credo che un poco più di rispetto quando si parla delle forze dell'ordine, sia dovuto.
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Giurista, parli con un ex poliziotto, mio padre ora in pensione, era poliziotto, ho vissuto in questura praticamente
Io ho portato rispetto fino ad ora sempre e comunque, ma ultimamente ho assistito, e in questo caso sono stato anche coinvolto, in circostanze in cui hanno dimostrato di non fare a pieno il proprio lavoroLa risposta "è stato lei" non la puoi dare così senza delle prove, e questi le prove non le hanno, perchè non ho mai messo nessuna lettera
Vogliamo incolpare le persone tanto per far vedere che prendiamo qualcuno?
Non è questa la legge, non è questo quello che la polizia deve fare
Chi è colpevole paghi, ma se ci sono le prove, un minimo di fondamento di deve essereRicorda inoltre che tutti hanno diritto a difendersi, che rispetto hanno avuto di me dicendo "è stato lei" punto stop. Almeno avessero detto si presume, invece no, mi colpevolizzano e basta.
Comunque, visto che alla fine credo si arriverà ad un nulla di fatto è inutile continuare una guerra di querele su querele, vedrò gli sviluppi futuriAd ogni modo grazie per le risposte
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La risposta "è stato lei" non la può dare la PG e neppure il PM. E' un Giudice che, valutando le prove prodotte dall'accusa, stabilisce la colpevolezza.
La PG, inoltre, non incolpa, ma questa è un'attività propria del PM.
Questa è la sola e unica legge vigente.
La difesa, diritto costituzionalmente garantito, non può mai essere elusa...ed infatti, a fronte di un avviso di garanzia è d'obbligo nominare un difensore.
Tu, Lancelot, ti sei semplicemente imbattuto in una frase infelice di un operante...cosa che accade a molti cittadini... del resto, anche gli operanti sono esseri umani.
Ma non credo che sia corretto dire che i diritti costituzionali sono compromessi da una frase forse detta o recepita male...