• User Newbie

    raccomandate ad indirizzi errati e loro effetti

    Buongiorno, scrivo per un chiarimento per un problema che riguarda mia mogle e non sappiamo come muoverci.
    Sinteticamente il fatto. Mia moglie è operatore sanitario. Era (è) iscritta all'albo degli infermieri. Poiché risultava in arretrato rispetto alle corresponsione quote di iscrizione annuali, l'albo ha ripetutamente inviato raccomandate al vecchio indirizzo di residenza (Roma), regolarmente tornate indietro con descrizione "destinatario sconosciuto/indirizzo errato". Mai, malgrado il mancato recapito della corrispondenza, l'ente ha provveduto ad accertare la correttezza dell'indirizzo presso l'amministrazione sanitaria presso cui mia moglie presta servizio, ossia L'asl di Bologna. Mia moglie non ha mai direttamente comunicato il cambio di residenza. Nel 2009 l'albo ha provveduto alla cancellazione d'ufficio dell'iscrizione, sempre comunicandola all'indirizzo errato. Mai l'ente ha proceduto alla messa in mora per morosità e notifica di atto ingiuntivo.
    Ultimamente l'amministrazione Asl di Bologna, ha accertato la cancellazione dall'albo infermieri e l'ha convocata per chiarimenti presso il consiglio di disciplina. Nella comunicazione contestano anche la mendace dichiarazione rispetto alla regolare iscrizione all'albo, dichiarazione fatta in un atto del 2010.
    I quesiti.

    1. Le comunicazioni a mezzo raccomandata effettuate dall'albo si possono ritenere regolarmente consegnate? Da notare che il dato corretto della residenza è perfettamente noto all'amministrazione sanitaria. Anche attraverso una verifica per codice fiscale è perfettamente e facilmente ricavabile il corretto indirizzo di residenza.
    2. La mancanza di un atto ingiuntivo che portasse a conoscenza l'iscritto dello stato di morosità e delle conseguenze, leggittimava al passo successivo della cancellazione dagli elenchi?
    3. Il fatto che a mia moglie di fatto non è mai stata comunicata la cancellazione perché la raccomandata è di fatto tornata indietro come tutte le altre, può avere rilevanza in merito alla dichiarazione in buona fede del documento famoso del 2010, rendendo inesistente la mendace dichiarazione?
    4. l'Ente (albo) ha operato con correttezza e nel rispetto di tutte le leggi o esistono profili di rilevanza legale nel comportamento tenuto ai quali fare appello?

    Grazie in anticipo a tutti quello che vorranno risponderci.


  • Super User

    Ciao lutento, benvenuto nel forum GT. Rispondo ai tuoi quesiti seguendo l'ordine da te osservato:

    1. Le comunicazioni a mezzo raccomandata effettuate sono nulle.Nel momento in cui all'ordine tornavano con la dicitura indirizzo errato/sconosciuto l'ordine era tenuto ad inviare altrove.
    2. non è possibile, per nessun ordine, procedere alla cancellazione senza avere prima comunicato l'avvio del procedimento disciplinare in itinere;
    3. Ha rilevanza sulla dichiarazione di buona fede;
    4. i mezzi d'impugnazione dei provvedimenti sono indicati dalla legge istitutiva dell'albo stesso; in alternativa si ricorre al tar,
      Aggiungo di mio che dovresti verificare sulla legge istitutiva dell'albo stesso quale sanzione disciplinare è prevista per chi ha omesso di comunicare il cambio di residenza.

  • User Newbie

    Grazie Giurista per la risposta.
    I tuoi chiarimenti ci sono veramente utili e di fatto confortano e danno concretezza a quella che era la mia sensazione, ossia che in realtà non proprio tutto fosse stato fatto rispettando le norme da parte dell'ordine. ferme restando le oggettive corresponsabilità di mia moglie.
    A presto.


  • User Newbie

    Ciao giurista.
    un solo chiarimento ulteriore. Nella risposta fai riferimento all'ordine. Nella realtà gli infermieri non hanno un ordine, ma un collegio. Cambia qualcosa?


  • Super User

    Ai tuoi fini non molto. Vi è comunque un regolamento da osservare.