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Avrei una domanda da porre.
Sono libero professionista informatico, nel regime dei minimi;
Essendomi documentato mi risulta possibile detrarre le spese per il carburante di un' auto ad uso promisquo anche se l'auto non è intestata a me,
essendo che la norma parla di utilizzo e non proprietà, ho letto anche in rete di commercialisti che lo fanno
infatti nella scheda carburante si può indicare il proprietario del veicolo.Il mio dubbio era sulle altre spese (gomme, meccanico, assicurazione) che penso non potrò detrarre visto che l'auto non è di mia proprietà
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Tutte le suddette spese sono deducibili, ma non essendo proprietario del mezzo è necessario almeno un contratto di comodato registrato.
Altrimenti chiunque potrebbe scaricarsi felicemente le spese dell'auto di parenti/amici.
Il costo è di 168 euro + marche da bollo.Aggiungo a quanto detto sopra che ora si può scegliere di non tenere la scheda carburante se i pagamenti al distributore sono tracciati (carta di credito, bancomat), come stabilito dal Decreto Sviluppo n. 70/2011 e dalla Circolare esplicativa n.42/E/2012.
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@trust said:
Tutte le suddette spese sono deducibili, ma non essendo proprietario del mezzo è necessario almeno un contratto di comodato registrato.
Altrimenti chiunque potrebbe scaricarsi felicemente le spese dell'auto di parenti/amici.
Il costo è di 168 euro + marche da bollo.Aggiungo a quanto detto sopra che ora si può scegliere di non tenere la scheda carburante se i pagamenti al distributore sono tracciati (carta di credito, bancomat), come stabilito dal Decreto Sviluppo n. 70/2011 e dalla Circolare esplicativa n.42/E/2012.
Non è necessario registrare il contratto di comodato per l'auto, è cosa nota da tempo. Esistono varie circolari sul punto, delle quali la più importante è quella dell'Ade - **Risoluzione del 6 febbraio 2001, n. 14//E **che a tal riguardo recita:
"Per il contratto di comodato di beni mobili, in forma scritta, è opportuno
richiamare l'articolo 3 della parte seconda della Tariffa allegata al citato testo unico dell'imposta di registro che
prevede, per quello redatto nella forma di scrittura privata non autenticata, la registrazione solo in caso d'uso, con
l'applicazione dell'imposta di registro nella misura fissa di L. 250.000"La frase "solo in caso d'uso" significa che il contratto è da registrare SOLAMENTE se si prevede che esso andrà citato in altri atti (per es. atti notarili o di altra natura).
Ed è difficile che un contratto di comodato d'uso gratuito per auto, stipulato solitamente tra parenti, abbia di questi "sviluppi".
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Secondo me è consigliabile registrarlo, anche per le responsabilità che possono nascere dalla circolazione del mezzo guidato da persona diversa dal proprietario.
Il costo di registrazione non mi pare così elevato.
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@angelinge said:
Non è necessario registrare il contratto di comodato per l'auto, è cosa nota da tempo.
Certamente non è obbligatorio registrare i comodati di beni mobili, tranne il caso d'uso.
Ma come già detto altre volte su questo forum, è opportuno e consigliabile se si vogliono dedurre le spese dell'auto di proprietà altrui.
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@michelini said:
Secondo me è consigliabile registrarlo, anche per le responsabilità che possono nascere dalla circolazione del mezzo guidato da persona diversa dal proprietario.
Il costo di registrazione non mi pare così elevato.Se non erro la domanda diprogrammer&webmaster era relativa alla possibilità di dedurre spese per attività al fine di risparmiare qualcosina sulle tasse da andare poi a pagare, quindi il tema delle eventuali responsabilità direi che attiene ad un'altra "sfera".
Ad ogni buon conto, quello delle eventuali responsabilità derivanti dalla circolazione con un mezzo altrui è una questione che dipende dal tipo di rapporto esistente tra il comodante (datore di lavoro, parente, coniuge, collega ecc.) e il comodatario (dipendente, figlio, nipote, coniuge, collega ecc.).
Quindi solo il professionista può dirimere tale questione, magari anche facendo presente al comodante che esiste questo aspetto della eventuale responsabilità.Sulla esosità o meno del costo di registrazione, tutto dipende dalla specifica situazione come professionista.
Se il professionista è in regime dei minimi, allora quello della registrazione del contratto diventa un costo elevato, considerato che l'imposta sostitutiva al 5% e la tipologia di spese per attività che possono dedursi tramite l'uso in comodato gratuito non permettono grandi risparmi in termini di minori tasse versate
(puoi dedurre le spese per carburante, per la manutenzione auto, per l'assicurazione e credo per null'altro).
Basta farsi due conti per capire che quello della registrazione del contratto è un costo vivo che riduce di molto il vantaggio della successiva deducibilità delle spese; anche ammesso che sia deducibile pure il costo della registrazione del contratto, si tratta di uscire di tasca 168 euro + marche da bollo
da andare poi a "recuperare" con la deducibilità, per esempio, delle spese per il carburante (ad es. su 500 euro all'anno di carburante, in regime dei minimi abbatti l'imponibile di soli 25 euro...).
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@trust said:
Certamente non è obbligatorio registrare i comodati di beni mobili, tranne il caso d'uso.
Ma come già detto altre volte su questo forum, è opportuno e consigliabile se si vogliono dedurre le spese dell'auto di proprietà altrui.
Ed è proprio la mancanza di caso d'uso, nella fattispecie, che consente di evitare il versamento di tasse non dovute.
Su questo forum, che reputo molto utile, spesso si è detto tutto e il contrario di tutto.
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@angelinge said:
Ed è proprio la mancanza di caso d'uso, nella fattispecie, che consente di evitare il versamento di tasse non dovute.
In questo caso la registrazione non viene fatta per un obbligo di legge, ma per dare data certa all'atto in caso di controllo fiscale.
@angelinge said:
Su questo forum, che reputo molto utile, spesso si è detto tutto e il contrario di tutto.
Posso essere d'accordo con te, ma personalmente partecipo alle discussioni solo se sono certo delle risposte che do.
Detto ciò, posso anche essere d'accordo sul fatto che sia odioso pagare 168 euro, soprattutto se i benefici sono minimi.
Ma in questo caso sarebbero minime anche le sanzioni in una eventuale contestazione.
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@trust said:
In questo caso la registrazione non viene fatta per un obbligo di legge, ma per dare data certa all'atto in caso di controllo fiscale.
Posso essere d'accordo con te, ma personalmente partecipo alle discussioni solo se sono certo delle risposte che do.
Detto ciò, posso anche essere d'accordo sul fatto che sia odioso pagare 168 euro, soprattutto se i benefici sono minimi.
Ma in questo caso sarebbero minime anche le sanzioni in una eventuale contestazione.Dalle mie parti, gli uffici dell'AdE accettano la PEC come strumento valido per dare data certa all'atto.
L'affermazione "(...) è opportuno e consigliabile [registrare i comodati di beni mobili] se si vogliono dedurre le spese dell'auto di proprietà altrui"
rientra, a mio avviso, nel novero delle risposte "pilatesche". E non di quelle certe.
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Io sono certo che non si è al sicuro da sanzioni se si deducono le spese auto senza comodato registrato.
Ben venga un cambio di orientamento da parte dell'ade sulla PEC come data certa.
Ma per esperienza personale, e chi è del mestiere lo sa (vedi sopra risposta di michelini), fino ad oggi queste situazioni sono state facilmente oggetto di contestazione.
E quindi me ne guardo bene dal consigliare di omettere la registrazione.E poi scusa ma non accetto critiche di questo tipo proprio da te.
Il Decreto Sviluppo n.70-2011 aveva già permesso di avvalersi di strumenti tracciabili al posto della scheda carburante.
Invece tu proprio in questa discussione il 31/05/2012 (vedi sopra) hai risposto con sicurezza in questo modo:@angelinge said:
In realtà, come chiarito dal Sole24Ore nella rubrica "L'esperto risponde"
(non ricordo gli estremi della pubblicazione ma posso recuperarli, il quesito comunque risale ad alcune settimane fa),
la scheda carburante resta l'unico documento valido per attestare l'avvenuto rifornimento, funziona insomma come una fattura.Ti sono sembrato meno pilatesco adesso? Con ciò abbandono (spero) questa polemica stucchevole.
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@trust said:
Io sono certo che non si è al sicuro da sanzioni se si deducono le spese auto senza comodato registrato.
Ben venga un cambio di orientamento da parte dell'ade sulla PEC come data certa.
Ma per esperienza personale, e chi è del mestiere lo sa (vedi sopra risposta di michelini), fino ad oggi queste situazioni sono state facilmente oggetto di contestazione.
E quindi me ne guardo bene dal consigliare di omettere la registrazione.E poi scusa ma non accetto critiche di questo tipo proprio da te.
Il Decreto Sviluppo n.70-2011 aveva già permesso di avvalersi di strumenti tracciabili al posto della scheda carburante.
Invece tu proprio in questa discussione il 31/05/2012 (vedi sopra) hai risposto con sicurezza in questo modo:Ti sono sembrato meno pilatesco adesso? Con ciò abbandono (spero) questa polemica stucchevole.
Se è vero le eventuali sanzioni sono minime, allora la PEC rimane comunque preferibile a euro 168 + marche da bollo.
Ripeto e confermo quanto scritto in quella vecchia discussione.
Nella risposta al quesito su IlSole24Ore era riportato il chiarimento di uno dei sottosegretari del MI.S.E. il quale, durante un question time alla Camera, affermava che ai fini della deducibilità fiscale la scheda carburante non poteva essere sostituita tout court da strumenti tracciabili.
Questa era l'interpretazione del ministero a quella data; in seguito, la Circ. AdE n. 42 del 9 novembre 2012 ha fornito chiarimenti circa una nuova interpretazione ministeriale, secondo cui sono esonerati dalla tenuta della scheda carburante solo coloro i quali acquistano carburante esclusivamente con strumenti tracciabili.
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Segnalo questa novità a proposito di auto:
http://www.fiscal-focus.info/fisco/circolazione-auto-tracciabile-il-conducente,3,11842
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Grazie per la segnalazione.
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@angelinge said:
Se è vero le eventuali sanzioni sono minime, allora la PEC rimane comunque preferibile a euro 168 + marche da bollo.
Ripeto e confermo quanto scritto in quella vecchia discussione.
Nella risposta al quesito su IlSole24Ore era riportato il chiarimento di uno dei sottosegretari del MI.S.E. il quale, durante un question time alla Camera, affermava che ai fini della deducibilità fiscale la scheda carburante non poteva essere sostituita tout court da strumenti tracciabili.
Questa era l'interpretazione del ministero a quella data; in seguito, la Circ. AdE n. 42 del 9 novembre 2012 ha fornito chiarimenti circa una nuova interpretazione ministeriale, secondo cui sono esonerati dalla tenuta della scheda carburante solo coloro i quali acquistano carburante esclusivamente con strumenti tracciabili.Confermo, fino a un mese fa era necessario fare la scheda carburante, ora è consentito non farla quando si paga sempre con bancomat o carta di credito, angelinge ha ragione su tutta la linea.
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salve a tutti,
mi pare di aver capito che quindi potrei tranquillamente utilizzare la Postepay per i rifornimenti e poi dichiarare le spese tra i costi sostenuti (deducibili al 50% per i minimi)Ho una domanda al proposito: visto che la macchina che utilizzo non è intestata a me (ma a mia madre), ci sarebbe qualche problema ?
Inoltre, mi pare di aver capito che, utilizzando una scheda carburante, il numero di targa della macchina con la quale si effettua il rifornimento debba corrispondere al numero presente nella carta. Ma se non si utilizza la scheda carburante ma una carta di credito, quali strumenti utilizza lo stato per tutelarsi dal fatto che io non faccia rifornimenti a tutte le auto dei miei amici? (non è per trovare un escamotage, è proprio per capire come funziona...)
Grazie.
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io ho fatto un comodato all'auto di mio padre a cui ho fatto apporre la data certa all'ufficio postale...costo pochi centesimi...
e poi faccio la scheda carburante...L'unico dubbio che ho è se dobbiamo segnare i km...io ho sempre saputo che non dovevamo farlo ora credo stia cambiando la cosa ma non so se riguarda anche noi...voi che ne dite?
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Quindi serve un comodato, ma non sapevo si potesse fare gratuitamente (o quasi)
per quanto ho letto la scheda carburante non dovrebbe più essere necessaria, a patto di utilizzare un metodo di pagamento tracciabile (tipo carta di credito)
Per i KM non so, sarebbe utile la testimonianza di qualcuno che è nei minimi già da un po' per sapere come fa...
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cmq tra il metodo tracciabile e la scheda carburante ti consiglio la scheda...si io ho fatto un contratto di comodato d'uso gratuito, online trovi parecchi esempi..
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ho capito. Ti ringrazio per l'informazione. Quindi posso compilare con mia madre questo modulo e andare all'ufficio postale (che svolgerebbe quindi un ruolo di "garante") a far convalidare questo certificato?
Per la scheda carburante, io spesso faccio rifornimento a distributore chiuso (anche per risparmiare un po' sul prezzo!) quindi sarebbe un problema compilare la scheda credo...
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io uso il fai da te e mi faccio timbrare la scheda...
prepari il contratto poi vai alle poste e chiedi l'apposizione della data certa...
loro attaccano un francobollo e ci piazzano un timbro con la data...
cosi facendo dimostri che il contratto tra di voi parte da quella data e tu usi la sua auto per lavoro