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Trascrizione divorzio svedese in Italia (sembra facile!!!)
Ciao a tutti. Mi sono separato da mia moglie nell'ottobre 2009 e lei essendo andata a vivere in Svezia si e' approfittato nel ricorrere alle norme dettate dalla comunita' europea, ovvero ricorrere al divorzio non essendo comunque trascorsi i 3 anni secondo la legge italiana. A questo punto illustro l'anomalia in cui mi trovo arrivandoci con i vari passaggi che ho compiuto, sperando cosi di essere piu trasparente possibile:
Il 22/12/2011 e' stato registrato il divorzio in Svezia; invio in visione l'atto di divorzio all'ambasciata italiana in Svezia e mi dicono che non e' il
documento giusto ma serve bensi il Il certificato conforme al regolamento CE nr. 2201/2003 del 27/11/2003 art. 39, compilato in tutti i suoi punti; La mia ex moglie torna al tribunale chiedendo questo e le dicono che quello e' l'unico documento che possono rilasciare; ricontatto io il tribunale, con una fatica abnorme riesco in inglese a fargli capire di cosa ho bisogno e dopo un giorno mi inviano per email questo certificato. Reinvio questo in visione all'ambasciata e stavolta si tratta del certificato giusto ma, aime' al punto 7: "Contro la decisione puo' ancora essere proposta opposizione secondo la legge dello Stato membro di origine?", la risposta inserita dal Giudice e' "SI". L'ambasciata dice che non puo' accettarlo se c'e' quella risposta; ricontatto il tribunale chiedendogli come mai avessero messo "SI". Con risposte un po vaghe mi dicono che la sentenza puo avere ancora appello e quindi non possono inserire "NO". Al che mi chiedo: A cosa serve un certificato del genere se il suo scopo e' proprio quello di permettere la trascrizione di divorzio in italia se poi lo rilasciano compilato in modo non idoneo? L'ambasciata mi suggerisce che forse e' dovuto al fatto che non sono ancora trascorsi i 6 mesi dalla sentenza in svezia e quindi c'e' ancora la possibilita' di ricorrere in appello. L'assurdo e' qui: Il tribunale svedese mi risponde dicendo che quel certificato non si puo cambiare perche' passato in giudicato.....ma allo stesso tempo dice che e' stato inserito "SI" alla domanta al P.7 perche si puo ancora ricorrere in appello . Altra assurdita': Chiedendogli se il problema dipendesse dai 6 mesi non trascorsi ancora dalla data di divorzio, dal tribunale mi rispondono che non hanno capito bene che intendo dire e che forse mi riferisco alla legge italiana. Conclusione: L'ambasciata non accetta quel certificato ed il tribunale non ne rilascia un altro,cosicche' io rimango per l'italia ancora sposato. mentre la mia simpaticissima ex moglie e' gia tranquillamente divorziata e sta gia programmando il suo nuovo matrimonio in Svezia facendomi intendere che questo resta solo un problema mio! ! !
Aiuto! ! !:x
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Ha provato all'Ufficio di stato civile del paese in cui vi siete sposati?
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Si, il mio primo passo era stato quello di chiedere nel municipio della mia citta' di residenza dove ci siamo sposati (in Italia comunque) e mi dissero solo che a loro serviva la trascrizione del divorzio dall'ambasciata, quella che appunto, l'ambasciata allo stato attuale, non gli puo' mandare.
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Prima di buttare tutto alle ortiche, magari si potrebbe tentare , com'è anche in Italia, la dichiarazione di rinuncia all'appello da parte di tutti e due gli ex coniugi. Il Sì a quel punto diventerebbe No.
Prova a chiedere al Tribunale..
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Se in Svezia dicono che è passato in giudicato non può essere ancora appellabile. Dev'esserci un errore materiale. Un avvocato svedese potrebbe far rettificare l'errore conoscendo le loro procedure.