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    Dubbio su prestazione occasionale/apertura partita iva

    Gentili tutti,
    dopo aver letto molte discussioni su questo e altri utilissimi siti, ho deciso di raccontare il mio caso specifico, per confrontarmi con voi.
    Io mi occupo di fotografia e arte. Non sono fotografa, ma "seguo" fotografi nelle loro attività: dallo scrivere testi per i loro siti o biografie, al cercare e organizzare esposizioni, all'inventare progetti in cui possano ottenere visibilità e guadagni. Non è un'attività molto diffusa in Italia, quindi non saprei come definirla: forse "agente" o "curatore". Il mio "cliente" è il fotografo, per cui appunto curo queste attività, ma mi piacerebbe anche provare a ottenere fondi da enti, associazioni, sponsor.
    Ora il punto è: finora ho lavorato con le ritenute d'acconto (alcune cose le ho fatte gratis, per fare esperienza) e quello che ho ai fini della dichiarazione sono queste notule di vario genere: alcune di una scuola di fotografia, altre di una rivista, altre di un fotografo privato. Sta di fatto che questa attività sta diventando sempre meno occasionale e io vorrei incrementarla sempre più, quindi sto pensando di aprire un partita iva.
    La mia domanda è: ho letto che per rientrare nei minimi non si deve aver esercitato la stessa professione prima, potrei dunque avere dei problemi nel rientrare nei minimi? Se apro la p.iva come "curatore", posso comunque continuare - se me lo chiedono - a insegnare, per es., storia della fotografia e a collaborare con riviste anche non di fotografia?
    A me sembrerebbe un po' folle, perchè vorrebbe dire che lo Stato non mi dà il tempo di "provare" un'attività prima di pagarci le tasse...
    Scusate il post lungo, volevo essere chiara.
    Grazie per le vostre risposte.

    Anna