• User

    P.Iva Libero professionista, Nuovi Minini e P.I. False

    Vista la difficoltà nel trovare lavoro, una persona cerca di frasi la strada da solo, o almeno, ho pensato di far ciò.
    Il problema è che la situazione non è chiarissima. Ma veniamo all'esposizione dei miei dubbi cari amici di gt.

    Ho 23 anni, e vorrei aprire un partita iva con codici che mi permettano di lavorare nel campo dell'informatica, restando però nel campo della gestione separata dell'INPS. Mi pare di aver capito infatti che così si pagano le tasse in base a quanto si fattura (ovviamente rispettando il lavoro fatto col codice dichiarato), e non come nel caso dell'artigianato che ci si ritrova a dover far fronte a quasi 3000 euro di tasse pur fatturando 0.
    Con i nuovi regimi dei minimi, mi pare di aver capito che si paghi solo il 5% sull'imponibile, ma non ho capito benissimo la questione. io su 30000 euro ( che mi pare sia il tetto massimo) pagherò solo il 5% di tasse e il resto mi viene in tasca???non credo proprio...
    Qualcuno me la potrebbe spiegare con esempi pratici supponendo un guadagno ipotetico?

    Nelle ultime ore poi sono venuto a conoscenza della lotta nei confronti delle P.I aperte ma che alla fine sono subordinazioni.
    Ma nel caso, dovrei essere io a segnalare questo "sfruttamento" o anche un semplice controllo può far scattare una sanzione? E io cosa rischierei?? (anche in questo caso non mi è chiara la storia.)

    Se mi verrà qualche altro dubbio, aggiornerò:bigsmile:
    Confido in voi per avere qualche idea più chiara.:gthi:


  • User

    Ciao Stefano.

    Sono nella tua stessa posizione. Ho 23 anni anche io e sto per aprire una P.IVA. Quello che ti posso dire dalle informazioni in mio possesso è che si paga il 5% di tasse sull'imponibile (ricavi-spese) ma c'è anche un 27 % che versi come quota contributiva per le spese INPS. Non hai i famosi 2800? fissi all'anno ma paghi in % in base all'imponibile (o al fatturato? Su questo non sono certo al 100%)

    Spero di esserti stato utile


  • User

    @spinavince said:

    Ciao Stefano.

    Sono nella tua stessa posizione. Ho 23 anni anche io e sto per aprire una P.IVA. Quello che ti posso dire dalle informazioni in mio possesso è che si paga il 5% di tasse sull'imponibile (ricavi-spese) ma c'è anche un 27 % che versi come quota contributiva per le spese INPS. Non hai i famosi 2800? fissi all'anno ma paghi in % in base all'imponibile (o al fatturato? Su questo non sono certo al 100%)

    Spero di esserti stato utile
    Ogni opinione e info è utile,ti ringrazio, e in un certo senso mi fa piacere che un io coetaneo stia intraprendendo la mia stessa strada e che mi aiuti.
    Quindi questo 5% si paga per cosa?
    Dunque, sull'imponibile va detratto il 27% per le spese inps, e il 5% per cosa?
    Fine??
    Resto in attesa di chiunque voglia rispondermi sui miei dubbi, grazie ragazzi!


  • User

    Il 5 % lo paghi per le tasse, il 27 % spese inps, totale 32% sull'imponibile. Se non erro normalmente le tasse si aggirano intorno al 20% (anzichè 5 con p.iva agevolata) più 27 % per contribuiti inps... quindi un bel risparmio! Tra l'altro nel 5% è compresa IRAP, IVA ecc ecc...


  • Super User

    @Ste89 said:

    Vista la difficoltà nel trovare lavoro, una persona cerca di frasi la strada da solo, o almeno, ho pensato di far ciò.
    Il problema è che la situazione non è chiarissima. Ma veniamo all'esposizione dei miei dubbi cari amici di gt.

    Ho 23 anni, e vorrei aprire un partita iva con codici che mi permettano di lavorare nel campo dell'informatica, restando però nel campo della gestione separata dell'INPS. Mi pare di aver capito infatti che così si pagano le tasse in base a quanto si fattura (ovviamente rispettando il lavoro fatto col codice dichiarato), e non come nel caso dell'artigianato che ci si ritrova a dover far fronte a quasi 3000 euro di tasse pur fatturando 0.
    Con i nuovi regimi dei minimi, mi pare di aver capito che si paghi solo il 5% sull'imponibile, ma non ho capito benissimo la questione. io su 30000 euro ( che mi pare sia il tetto massimo) pagherò solo il 5% di tasse e il resto mi viene in tasca???non credo proprio...
    Qualcuno me la potrebbe spiegare con esempi pratici supponendo un guadagno ipotetico?

    Nelle ultime ore poi sono venuto a conoscenza della lotta nei confronti delle P.I aperte ma che alla fine sono subordinazioni.
    Ma nel caso, dovrei essere io a segnalare questo "sfruttamento" o anche un semplice controllo può far scattare una sanzione? E io cosa rischierei?? (anche in questo caso non mi è chiara la storia.)

    Se mi verrà qualche altro dubbio, aggiornerò:bigsmile:
    Confido in voi per avere qualche idea più chiara.:gthi:

    Il 5% di tasse (imposta sostitutiva) si applica non sul proprio "fatturato" ma sul reddito imponibile, ossia ricavi meno costi.
    Con il regime dei minimi, inoltre, è possibile dedurre dal reddito anche i contributi previdenziali pagati.
    Attualmente l'aliquota inps è 27.72% del reddito.

    Con il regime dei minimi si riesce a contenere, e di molto, l'impatto della tassazione anche e soprattutto perchè l'aliquota di imposta (5%) è molto contenuta e non sono dovuti versamenti iva, irap, studi di settore, etc.

    Per poter essere inquadrati come lavoratori autonomi iscrivibili alla gestione separata inps (e dunque non alla gestione commercianti) occorre svolgere attività di "consulenza", quindi in sostanza non si potrebbe effettuare attività di rivendita hardware/software, etc poichè in tal caso il corretto inquadramento è quello di ditta individuale commerciale da iscriversi al registro imprese.


  • User

    @studionicola said:

    Il 5% di tasse (imposta sostitutiva) si applica non sul proprio "fatturato" ma sul reddito imponibile, ossia ricavi meno costi.
    Con il regime dei minimi, inoltre, è possibile dedurre dal reddito anche i contributi previdenziali pagati.
    Attualmente l'aliquota inps è 27.72% del reddito.

    Con il regime dei minimi si riesce a contenere, e di molto, l'impatto della tassazione anche e soprattutto perchè l'aliquota di imposta (5%) è molto contenuta e non sono dovuti versamenti iva, irap, studi di settore, etc.

    Per poter essere inquadrati come lavoratori autonomi iscrivibili alla gestione separata inps (e dunque non alla gestione commercianti) occorre svolgere attività di "consulenza", quindi in sostanza non si potrebbe effettuare attività di rivendita hardware/software, etc poichè in tal caso il corretto inquadramento è quello di ditta individuale commerciale da iscriversi al registro imprese.

    Quindi, su un ipotetico guadagno di 15000? tolgo il 32% e ottengo quanto mi resta in tasca? in questo caso 10.200???


  • User

    Più o meno... credo che sia ancora un pò più sottile la cosa!

    Se guadagni 15.000 ? e non hai nessuna spesa sostenuta il calcolo dovrebbe essere:
    15.000 * 27,72 % = 4158 ? detraibili
    15.000 - 4158 = 10848
    Sul quale paghi il 5% di tasse (542 ?)
    Quindi ti rimangono 10.300 ?..

    Ma aspetto la risposta di Studionicola che penso possa rispondere più precisamente...


  • User

    @spinavince said:

    Più o meno... credo che sia ancora un pò più sottile la cosa!

    Se guadagni 15.000 ? e non hai nessuna spesa sostenuta il calcolo dovrebbe essere:
    15.000 * 27,72 % = 4158 ? detraibili
    15.000 - 4158 = 10848
    Sul quale paghi il 5% di tasse (542 ?)
    Quindi ti rimangono 10.300 ?..

    Ma aspetto la risposta di Studionicola che penso possa rispondere più precisamente...

    Quindi considerando le spese di un commercialista, queste sono le uniche spese certe che avrò?
    Il pagamento delle tasse avviene a fine anno o quando? e come si pagano?
    Infine, posso aggiungere codice di altre attività, se queste mi permettono sempre l'iscrizione alla gestione separata, mi produrranno un cambiamento nelle tasse (ne avrò di più, di meno o resta invariato a prescindere dalle attività che svolgo e che rientrano nella gestione separata dell'inps)?


  • User Attivo

    Spinavince, confermo che il tuo calcolo è corretto.

    Le tasse si versano con il sistema degli acconti e saldo. In pratica le dovrai versere due volte all'anno, a giugno-luglio e a novembre.

    L'aggiunta di altri codici attività non fa variare l' imposta sul reddito dovuta, e neanche i contributi se anche queste ulteriori attività rientrano nella gestione separata.

    Saluti


  • User

    @trust said:

    Spinavince, confermo che il tuo calcolo è corretto.

    Le tasse si versano con il sistema degli acconti e saldo. In pratica le dovrai versere due volte all'anno, a giugno-luglio e a novembre.

    L'aggiunta di altri codici attività non fa variare l' imposta sul reddito dovuta, e neanche i contributi se anche queste ulteriori attività rientrano nella gestione separata.

    Saluti
    Ringrazio entrambi!!!

    Dunque per il primo anno, una persona non paga nulla fino all'anno successivo, dove, generato un reddito, può pagare l'acconto e il saldo. Giusto??
    Ma in che percentuale è l'acconto?

    Grazie ancora ragazzi.