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Agenzia di accompagnatrici non per sesso
Chiedo lumi agli esperti del forum e a chi esperto non è ma mi può comunque dare consigli.
Recentemente tra me ed altri è nata l'idea di aprire un'agenzia di accompagnatrici non finalizzata al sesso.
Io ho scritto accompagnatrici per dare una vaga idea; non entro strettamente nei dettagli ma in realtà sarebbe più corretto parlare di un'agenzia di "geishe" stile giapponese. Una o più ragazze che passano il tempo, in un locale o all'aperto, con un uomo, senza che però ci sia alcun atto sessuale, neanche un bacio.
Un'attività del genere dovrebbe essere legale, visto che non ha nulla a che fare col favoreggiamento della prostituzione e non è nemmeno nostra intenzione aver a che fare con cose simili. Tuttavia non vorrei finisse ugualmente nel mirino della legge, venissero mosse accuse prive di fondamento ma che possono lo stesso far male e che l'unica soluzione sia fare quest'agenzia fuori dall'Italia.Grazie a chi mi potrà offrire chiarimenti
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Noi faremo di tutto per fare in modo che non sconfini. Ai clienti verrebbero date delle regole da seguire scrupolosamente, così come alle ragazze, che dovrebbero abbandonare immediatamente i clienti nel caso questi ultimi non seguissero le direttive imposte.
Nell'eventualità che una ragazza accettasse a nostra insaputa e di sua spontanea volontà a fare degli "extra non previsti ai clienti", l'unica cosa che potremmo fare se lo scoprissimo sarebbe mandarla via. Sarebbe una cosa totalmente estranea all'intento dell'attività, come se delle personal trainer di una palestra piuttosto che dare istruzioni ai loro clienti facessero invece "qualcos'altro".
Noi non vogliamo fare nulla che sia assimilabile alla prostituzione, solo che la paura è che per la legge italiana invece ci siano gli estremi di un reato, cosa che mi lascia perplesso considerando che sono legali i night club e gli strip club, dove li sì ci sono donne che poi fuori dai locali (o addirittura dentro) si vendono.
Se venissimo accusati di qualcosa, allora qualsiasi attività dove poi una dipendente fa degli "extra" a pagamento a dei clienti sarebbe a rischio (faccio un esempio ai limiti dell'assurdo: una scuola di musica manda un'insegnante per delle lezioni private a casa di uno e poi ad esso oltre a insegnare la chitarra fa altri servizietti. In caso la cosa venisse fuori pubblicamente, sarebbe assurdo associare la scuola di musica di reato di favoreggiamento della prostituzione).
Dovessero però esserci davvero troppi rischi, l'unica è farla in Svizzera o in Germania.
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L'attività descritta non costituisce reato e non è contraria alla legge. E' una attività grandemente usata da agenzie di accompagnatori che inviano sia uomini che donne.Naturalmente deve essere posta in essere in modo consono vale a dire le ragazze non devono intrattenere nessuno per es. in alberghi. Alle ragazze dovrai far firmare contratto che esplicita in modo dettagliato sia l'oggetto della prestazione sia le regole di comportamento cui attenersi. Anche il contratto con il cliente deve seguire queste prescrizioni.
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Grazie della risposta.
Settimana prossima sentirò di persona un avvocato per ulteriori ragguagli, ma è importante per me sapere che ci siano margini di apertura dal punto di visto giuridico.
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Ciao alla fine sei riuscita a parlare con un legale per questa iniziativa,[...]