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Imperizia avvocato esoso
Salve. Vi espongo sinteticamente una disavventura che mi sta angustiando, sperando che qualcuno mi possa aiutare. Sono precaria e, per impugnare contratti reiterati, mi sono rivolta a un legale, con la fama di paladino dei deboli, consigliatomi da amici che si trovano nelle mie stesse condizioni. Per l?assistenza l?avvocato mi ha chiesto 300 euro, cifra che perà non è mai stata formalizzata per iscritto. Dopo molti mesi di silenzio, finalmente l?udienza, che però scopro fissata presso il tribunale di una città diversa da quella in cui il contratto è stato posto in essere, ma che ha il merito di essere capoluogo di provincia. Dopo aver meditato, cerco di contattare l?avvocato per telefono e via mail per segnalare che il tribunale è, a quanto ne so, incompetente, ma non ricevo nessuna risposta. Invio quindi una raccomandata, anch?essa trascurata. Solo il giorno precedente l?udienza, il legale mi contatta per rassicurarmi. Puntualmente il tribunale si dichiara incompetente e emette un?ordinanza per la presentazione della querela presso il tribunale di un?altra città. L?avvocato promette di contattarmi, ma non lo fa; quando lo chiamo io, mi risponde che non ha tempo e mi ricontatterà, ma non lo sento più. Anche una mia mail non riceve risposta. Decido di rinunciare e invio, con raccomandata A/R, la revoca della delega, che egli non ritira, tanto che mi viene restituita. Ora mi ha inoltrato via mail una nota di 1260 euro, che io non posso pagare. Ho provato ad informarmi, ma tutti mi suggeriscono di cedere, perché qualsiasi iniziativa mi vedrebbe soccombente. Il senso di ingiustizia è forte, ma inferiore alla preoccupazione di trovare la cifra. Grazie
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Oltre a contestare i fatti chiedi che ti siano restituiti tutti i documenti oltre a copia degli atti specificando che sarà tua premura ritirarli presso il suo studio entro e non oltre 5 giorni dal ricevimento della raccomandata.
Sarebbe opportuno spedire la stessa quale piego raccomandato e non in busta, così che sulla tua copia le Poste appongano la data certa.
Trascorso il tempo recati al suo studio con due persone per il ritiro dopodiche scrivi l'esposto all'Ordine chiedendo che diriga la controversia e, comunque, parere su quanto devi al legale tenuto conto del grave ritardo cui ti ha esposta proponendo ricorso al tribunale incompetente.
Se ti è possibile chiedi anche un incontro con un consigliere dell'Ordine in modo da esporre de visu il problema.
Tieni conto che comunque l'attività svolta andrà pagata ovviamente decurtato il ritardo.
in ogni caso è molto curioso che un avvocato si impegni a seguire una causa intera per soli 300 Euro.
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La nostra era una specie di "class-action" che avrebbe dovuto coinvolgere più persone, ma che non ha poi avuto le adesioni che forse il legale si aspettava: così inizialmente almeno è stato giustificato il ritardo. Questo forse spiega anche il disinteresse che l'avvocato ha in seguito dimostrato per la causa. La stessa cifra del resto è stata chiesta ad altri colleghi (che hanno deciso di proseguire, per cui non si sono visti recapitare alcuna parcella). Io sono veramente avvilita: forse non avrei dovuto reagire con la revoca, ma è normale che un avvocato non risponda alle mail e alle telefonate? Non è curioso che non sappia individuare il foro competente? Molti altri dubbi mi sorgono... Grazie di tutto.
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Noi legali siamo soggetti ai doveri stabiliti, tra l'altro, dal codice deontologico e siamo obbligati ad osservarli sino a che si mantiene il mandato.
Se questo professionista aveva perso l'interesse, per qualsivoglia motivo, avrebbe dovuto, egli stesso,rinunciare al mandato. Quindi non sarà certamente questo il motivo.
L'avvocato deve essere disponibile a chiarire i dubbi espressi dal cliente nonchè ad informarlo di ogni fatto attinente alla causa. Ciò, ovviamente, entro limiti ragionevoli (non è tenuto, per es. a rispondere a 100 telefonate).
Circa il Foro io non posso certamente criticare il lavoro altrui..faccio solo presente che, a volte, le questioni sono talmente ingarbugliate da non essere così chiaro ogni lato della questione. Questo accade anche nei conflitti di competenza delle Procure circa la legittimazione all'indagine.
In ogni caso il tuo problema si risolve chiedendo l'intervento chiarificatore e conciliativo dell'Ordine come ho anzidetto.
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Per correttezza ho inoltrato al legale una proposta conciliativa prima di rivolgermi all'Ordine, ma nessuna risposta mi è giunta. Qualora mi inviasse un'ingiunzione, avrei comunque la possibilità di richiedere la mediazione dell'Ordine o sarei costretta a pagare? Entro quanti giorni? Grazie...
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I tempi dell'opposizione a decreto ingiuntivo sono di 40gg. Ma se il legale non si è fatto liquidare la parcella dall'Ordine ti farà una citazione a giudizio. In quella sede potrai svolgere le tue difese. Tieni presente che sia decreto ingiuntivo che atto di citazione comportano ulteriori spese legali.
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Approfitto bassamente della tua gentilezza, Giurista: dunque l'avvocato mi potrebbe fare direttamente una citazione a giudizio? Io ho esitato a rivolgermi all'Ordine perché la parcella mi è stata inoltrata via mail (non via raccomandata) senza una nota dettagliata. Non so come ringraziarti.
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Si può farlo.
Ma figurati...il senso del forum è rispondere alle domande.. non ignorarle
Ciao.