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    Chiarimenti su pubblicità online

    Salve! Sto leggendo il forum da qualche tempo alla ricerca di informazioni per inquadrare la mia "attività" e capire come mi devo comportare; premetto che sono assolutamente ignorante in materia fiscale :bho:.
    Ho letto alcuni dei numerosi post riguardo Adsense e penso che si possano applicare anche al mio caso. Cercando di chiarire in poche parole, sono proprietario di alcuni nomi di dominio che puntano ai server di una società di parking: aprendo www.nome-del-mio-dominio.com compaiono un certo numero di collegamenti ipertestuali a siti terzi, accompagnati da descrizioni (ma non da banner); questi ultimi pagano la società di parking per il servizio pubblicitario e la società di parking poi paga a me un tot per ogni click su questi link. Il pagamento avviene tramite Paypal in dollari.
    Come dicevo, ho letto un po' di discussioni riguardo Adsense (che mi sembra funzioni allo stesso modo), e ho capito che finché il guadagno rimane sui 200?/mese conviene lasciar perdere 😢. Mi restano solo alcuni dubbi :?, li schematizzo in 3 punti:

    1. Leggendo la discussione in rilievo su adsense mi sembra di capire che i "problemi" iniziano quando la pubblicità viene visualizzata a un utente italiano. Se io trovassi il modo di bloccare la visualizzazione della pubblcità a utenti italiani, potrei incassare tranquillamente qualsiasi cifra (diciamo entro i 500?/mese) senza nessun obbligo verso lo stato? Preciso che la società di parking che mi paga non ha sede in Italia, suppongo sia rilevante...
    2. Indicativamente, quanto bisognerebbe incassare mensilmente per poter regolarizzare la propria posizione senza finire in perdita a causa delle spese cui si va incontro? (ovvero or della fine, quanto costa annualmente avviare un'attività individuale di dimensioni microscopiche come la mia?)
    3. Poniamo il caso che io decida comunque di andare da un commercialista per mettere tutto in regola e questi, sbagliando, mi faccia fare delle cose che non sono quelle giuste per regolarizzare l'attività. Se la finanza se ne accorge, chi va incontro a grane? Io o il commercialista?

    Attendo con ansia le vostre risposte 😉
    Grazie mille