• User Newbie

    Iva omessa "per errore" in fatture del 2010

    Salve a tutti,
    vi volevo porre un quesito riguardo a come gestire un problema piuttosto spinoso che sto affrontando. Sono un libero professionista e nell'arco del 2010, pensando di poter rientrare nel regime dei contribuenti minimi, ho emesso tutte fatture in esenzione iva.

    A settembre 2011 realizzo che in realtà purtroppo non avevo diritto di far parte di questo regime (non sto a dirvi quale fosse l'errore di valutazione e quanto mi sia già preso a schiaffi da solo :x).

    Ad ogni modo a quel punto, oltre ad avere provveduto a correggere la dichiarazione Unico relativa, mi sono trovato a dover versare tutta l'iva a suo tempo omessa in fattura. Per cui ho contattato i clienti (tutti aziende) a cui avevo emesso le suddette fatture, che nella quasi totalità mi hanno inizialmente dato disponibilità a pagare quest'iva previa emissione da parte di mia di una nota di addebito, nonostante fosse in alcuni casi trascorso anche più di un anno.

    Fatto sta che poi hanno fatto in buona parte dietrofront.
    Per cui volevo chiedervi: posso in qualche modo "pretendere" che quest'iva, che io a questo punto sto già versando allo Stato, mi venga pagata da questi clienti?

    ..ed in caso non possa, o non voglia forzare la mano almeno con alcuni di loro, potrei almeno considerare questa iva come un costo da me sostenuto e portarla in deduzione nell'opportuna fase di dichiarazione dei redditi?

    Grazie in anticipo e scusate la lunghezza del post.
    Maurizio


  • Super User

    L'iva è considerabile costo solo se si permane nel regime dei minimi (intendo l'iva pagata sulle fatture d'acquisto).
    Nel tuo caso di specie l'iva che stai ora versando all'erario non è considerabile costo e quindi non la puoi ora dedurre dal tuo reddito.
    Se esisteva un contratto scritto con i clienti e si faceva espressa menzione della non assoggettabilità ad iva dei tuoi compensi direi che c'è poco da fare; oltretutto è passato diverso tempo e sono già state presentate le dovute dichiarazioni dei redditi.
    Ritengo non sia quindi possibile "pretendere" tale iva.


  • User Newbie

    Grazie intanto per la pronta risposta.
    Riguardo alla presenza di contratti che prevedano la non assoggettabilità iva dei compensi, in verità è vero il contrario cioè in tutti i contratti/lettere di incarico relativi ai casi in questione era indicato (per prassi) sempre compenso pattuito + iva.

    Quanto al fattore tempo non so se c'è un termine massimo di legge per presentare una variazione (in questo caso in addebito) in riferimento ad una fattura emessa, certamente mi rendo conto che sia "scomodo" per i vari interessati pensare di dover eseguire rettifiche non causate da loro imprecisione e da cui non trarrebbero alcun vantaggio.

    Ma mi chiedo poichè non ci si pone la questione se dopo due anni siamo tenuti a pagare un debito per un nostro eventuale errore od omissione, possibile che non si possa far nulla quando in una situazione simile per errore avremmo diritto ad un credito?

    In sostanza è possibile che non si possa proprio far nulla?

    Please help me!
    M.


  • User Newbie

    Niente eh!? ..se nessuno di voi mi sa rispondere devo dedurre sia troppo "rognosa" la situazione, per cui a questo punto presumo che come si dice in questi casi me ne debba fare una ragione.

    E vabbè..grazie lo stesso.
    Saluti
    M.