• User

    Regime dei minimi VS Bar

    Buongiorno a tutti, :gthi:
    Cerco di essere piu' breve possibile! :giggle:
    Siamo 4 ragazzi intenzionati a rilevare un bar, tralasciando licenze permessi locali ecc.. Ho un serio dubbio.
    La formula sarebbe S.R.L. entreremo con le stesse quote.
    Il locale sarebbe portato avanti direttamente da noi.
    Tutti siamo abbondantemente sotto i 35anni e loro tre sono disoccupati, io ho un lavoretto precario.
    Spulciando in rete ho trovato i nuovi criteri per rientrare nei regimi dei minimi per il 2012, non sto a sottolineare quanto sarebbe determinante per noi rientrare in questo trattamento:

    I requisiti da rispettare sono:
    a) il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l?inizio dell?attivita? di cui al comma 1, attivita? artistica, professionale ovvero d?impresa, anche in forma associata o familiare;
    b) l?attivita? da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attivita? precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l?attivita? precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell?esercizio di arti o professioni;
    c) qualora venga proseguita un?attivita? d?impresa svolta in precedenza da altro soggetto, l?ammontare dei relativi ricavi, realizzati nel periodo d?imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore a 30.000 euro.

    Domanda secca sul punto C.
    Se noi rilevassimo un locale, ad esempio che ha ricavato 60000 euro nell'anno solare 2011, come società effettivamente sforeremmo ma come singoli individui (divisione x 4) avremo un reddito di 15000 euro annui..
    Cosa va preso in considerazione?

    Punto 2.
    Ho letto e scusate se non riesco a citarvi il pezzo in questione che ci sarebbero dei limiti di investimenti pari a 15000 euro per beni strumentali..
    Posto che una valida alternativa a cui avremmo pensato fosse quella di aprire ex-novo il nostro locale. Questo limite ci ammazzerebbe ma se facessimo le cose per bene potremmo stare sui 50000 euro che sarebbero 12500 euro a testa. Vista in questa ottica funziona?

    Insomma il succo è che avviare o rilevare un bar è costoso, ma se l'obiettivo fosse quello di incentivare l'imprenditoria giovanile, spero che abbiano pensato anche a queste situazioni un po' limite ma credo frequenti.

    Poi non è che vogliamo fare i parassiti, se le cose andassero bene pagheremo quello che c'è da pagare.
    Ma se all'inizio ci fosse l'esenzione IVA e IRAP e l'IRPEF al 5% sarebbe molto piu' semplice rientrare dell'investimento iniziale e aver avviato comunque una professione. :tongueout:

    Grazie anticipatamente! :wink3:


  • User Attivo

    Prima dei requisiti c'è la premessa: "il regime dei minimi è rivolto alle persone fisiche, residenti nel territorio dello Stato, che esercitano attività di impresa, artistica o professionale", quindi non alle persone giuridiche, ed inoltre la tassazione delle società di capitali avviene come se fosse un soggetto distinto (la persona giuridica), a meno che non si opti per la trasparenza (ma qui andiamo in un campo diverso, anche se il sistema da te prospettato è coincidente). Riguardo allo spendere il meno possibile, se la vostra volontà è quella di costituire una srl e siete tutti al di sotto dei 35, vi consiglio di attendere qualche settimana (si spera) per avere maggiori info sulle società semplici a responsabilità limitata, che hanno costi notevolmente inferiori rispetto alle srl normali ( per conferimenti e notaio) e prevedono il conferimento di un capitale simbolico di un euro. Oppure potreste optare per qualche altra forma giuridica, come le società di persone per avere costi inferiori.
    Saluti
    Studio Emmi


  • User

    Gentilissimo Studio_Emmi! :smile5:

    Effettivamente la premessa me l'ero un po' persa.
    Quindi Se optiamo per l'S.R.L al 99.999% ci scordiamo il regime dei minimi. Ma magari salta fuori qualche agevolazione come capitale minimo 1 euro e non aver bisogno del notaio.

    Mentre con una S.N.C. il discorso fatto precedentemente potrebbe trovare riscontro.
    La società di persone l'avevamo scartata per evitare di dover rispondere in prima persona nel caso di un fallimento.
    Ma se riuscissimo ad entrare nel regime dei minimi, questo rischio sarebbe sicuramente ammortizzato.

    Ora dobbiamo verificare per bene cosa ci conviene fare. Se ingegnarci per avere una attività poco tassata inizialmente (s.n.c) o partire subito forti sapendo che piu' di quello che ci abbiamo messo non possiamo perdere (s.r.l)

    Qualche consiglio?
    Il primo febbraio comunque ho fissato un appuntamento con lo sportello per l'assistenza alle nuove imprese della camera di commercio di Genova.
    Volevo un secondo chiarirmi le idee per non correre il rischio di andarci senza sapere manco cosa chiedere.. :giggle:


  • User Attivo

    Aggiungi pure lo 0,001 🙂
    Per quanto riguarda la questione responsabilità per le società di persone, vi è una soluzione intermedia che è la s.a.s., che prevede la figura dell'accomandatario (che risponde illimitatamente per le obbligazioni ed ha in concreto l'amministrazione della società ) e degli accomandanti che rispondono solo per la quota di capitale conferita. In ogni caso oltre che una differenza in termini di tassazione, quella tra società di persone e di capitali è una differenza in costi di gestione (notaio, commercialista ecc.). Se la rilevazione del locale non deve essere imminente, comunque, suggerirei di attendere maggiori lumi in merito alla ssrl (non dovrebbero tardare).
    Saluti