• User

    Rientro nel regime dei minimi 2012?

    Salve,

    ho lavorato a tempo indeterminato per circa 6 anni per un'azienda di consulenza, in cui facevo il programmatore e consulente informatico.

    A Maggio ho lasciato il lavoro, ho viaggiato e sono tornato a Ottobre.
    Negli ultimi due mesi ho collaborato saltuariamente con un'azienda che sviluppa software, ma le mie mansioni non sono state di sviluppo software o consulenza informatica: mi sono occupato di sistemare alcuni loro archivi cartacei.

    Per questo lavoro saltuario ho ricevuto un bonifico a Novembre da cui è stata detratta la ritenuta d'acconto. Inoltre mi è stato comunicato che è stato fatto l'F24 entro il 16 di Dicembre, ma per impegni vari non ho ancora consegnato la ricevuta per quel bonifico.
    Avendo completato le attività "non informatiche" (ho sistemato alcuni loro archivi cartacei) fatte finora per loro, dal prossimo anno vorrei iniziare a collaborare con loro come consulente informatico.

    Volevo sapere se alla luce delle ultime informazioni dall'Agenzia delle entrate, potrò aprire la partita IVA a Gennaio 2012 col regime dei minimi al 5% come consulente informatico (senza dunque dover aprire la ditta individuale) oppure se dovrò aprirla nel regime ordinario.

    Ho sentito tre commercialisti e ho avuto tre risposte diverse: si, può farla. No, assolutamente, questa attività verrà trattata come mera prosecuzione dell'attività da dipendente. Non lo sappiamo ancora, dobbiamo aspettare delucidazioni.

    Che faccio?:x
    Grazie mille a tutti.


  • Super User

    Anche a me appare una prosecuzione dell'attività da dipendente.
    Come tale, sembrerebbe precluso il "nuovo" regime dei minimi.
    Scrivo sembrerebbe in quanto siamo ancora in attesa di conferme ufficiali e chiarimenti da parte dell'Agenzia Entrate che, ad oggi, non si è pronunciata sull'argomento.


  • User Attivo

    La situazione andrebbe approfondita nel dettaglio ma azzardo una risposta. Dando per assodato che la collaborazione di lavoro autonomo occasionale intrattenuta da ultimo con l'impresa per mansioni non informatiche non risulta una causa ostativa all'accesso al regime dei minimi, il problema potrebbe porsi con riferimento all'ultima attività di lavoro dipendente esercitata fino a maggio. Supponendo che l'attività, pur riguardando sempre lo sviluppo e la consulenza informatica (se ho ben capito) verrà esercitata in luoghi, con modalità e con clienti diversi da quelli con i quali veniva esercitata in passato potrebbe risultare praticabile l'opzione per il regime dei minimi. Tutto ciò al ricorrere, naturalmente, di tutte le altre condizioni indispensabili per l'accesso.
    Ribadisco che si tratta solo di una opinione "a caldo". Sicuramente, almeno uno dei tre commercialisti, saprà darti una risposta esauriente con tutte le informazioni alla mano 😉


  • User

    Bhe, intanto inizio a ringraziarvi entrambi per il tempo che avete speso per darmi una risposta.

    Mi è venuta in mente una questione, che stranamente non m'era venuta in mente prima: mettiamo il caso che dò fiducia ad uno dei tre commercialisti contattati. Lui, carte alla mano (che ha già visionato) e con le informazioni che ci sono al momento, mi dice che posso entrare nel regime dei minimi; io accetto e lui va ad aprire la partita iva col regime dei minimi. Questo è un caso possibile perchè tutti e tre hanno copia del mio contratto di lavoro precedente e sanno tutta la situazione, e quindi le tre risposte fornitemi, sono state fatte con "carte alla mano" (o perlomeno le carte mi hanno richiesto per fare la valutazione che io ho giustamente pagato).
    A questo punto, cosa succede? L'impiegato dell'agenzia delle entrate farà i dovuti controlli e mi assicura che ho i requisiti, oppure prende per buono ciò che il commercialista dichiara per me?
    Perchè nel primo caso, sto tranquillo; ma nel caso in cui il commercialista interpreti male la legge (cosa pur possibile, siamo umani e ci possiamo sbagliare, soprattutto con questa legge che divide un pò tutti e porta facilmente a sbagliate interpretazioni) ...che cosa succede?

    Mi vengono a prendere in un momento qualunque del prossimo futuro e mi fanno pagare la differenza? 😮

    Dato che qualcosa mi dice che non è possibile che l'impiegato della agenzia delle entrate si metterà a fare il controlli all'atto della registrazione, sennò sarebbe un lavoro colossale, vuol dire che nel mio caso, me la rischierei non poco; in primis, non voglio fare le cose male, sono sempre stato corretto e voglio continuare ad esserlo (si lo so... sono strano, ma non voglio usufruire di agevolazioni che non mi appartengono) e poi non voglio dormire con la paura di aver fatto una scelta sbagliata.

    Grazie a tutti.

    P.S. ....poveri noi che non siamo commercialisti e non capiamo di queste cose... :rollo:


  • User Attivo

    Il controllo circa il possesso dei requisiti non viene effettuato nel momento dell'apertura della partita Iva ma eventualmente in una fase successiva, sulla base di fatti e altre circostanze che possano indurre l'Agenzia delle Entrate a ritenere che l'attività svolta è in realtà la mera prosecuzione dell'attività svolta in precedenza. Quello che è importante, in questi casi, è precostituirsi una serie di prove documentali (copie dei contratti di lavoro, elenco dei clienti, o documentazione di altro tipo) atte a dimostrare che si tratta di una attività realmente nuova.


  • User

    Ok, grazie per la risposta. Potrei fare il regime dei minimi vecchio? Quello al 10%, in modo da passare poi al nuovo con calma non appena si saprà qualcosa di più dall'agenzia delle entrate? Che ne dite? Faccio in tempo?:?


  • Super User

    Se parli del regime delle nuove iniziative, il requisito della "nuova iniziativa" (appunto) è il medesimo previsto dal 2012 per i contribuenti minimi. Pertanto il problema di interpretazione è identico.


  • User

    In effetti ora mi fai venire il dubbio di cosa intendevo... io sapevo che c'è sempre stato un regime dei minimi al 10%, quello che dovrebbe sparire nel 2012. Mi chiedevo se io avevo la possibilità di fare quello lì, prima che finisca dicembre, perchè mi pare di capire che teoricamente sparirà nel 2012, ma praticamente non sparirà subito.


  • User Attivo

    Il regime delle nuove iniziative (imposta al 10%) non è stato formalmente abrogato ad oggi. Non è affatto scontato che il passaggio da nuove iniziative a nuovi minimi avvenga in automatico al possesso dei requisiti necessari. Sul punto dovrebbe far luce l'atteso provvedimento dell'agenzia delle entrate.


  • User

    In effetti io ho aspettato finora proprio per questo motivo, cioè che non era chiara la situazione... però non arrivano delucidazioni, e se non ho capito male, dal primo gennaio non potrò comunque più accedere nemmeno a questa "vecchia" del 10% perchè non esisterà più, giusto? Faccio in tempo a farla prima di fine dicembre?


  • User Attivo

    Sembrerebbe di sì però ripeto, il regime delle nuove iniziative non è stato abolito e dubito che lo si possa estinguere in via interpretativa attraverso un provvedimento o un documento di prassi da parte dell'agenzia delle entrate. Occorrerebbe un intervento legislativo ad hoc, e nell'ultima manovra Monti non mi pare di averlo visto. Personalmente sto consigliando a chi vuole aprire la partita Iva ed è in possesso di tutti i requisiti, di attendere i primi mesi del 2012 in modo da andare sul sicuro. Nel tuo caso, come ha giustamente ricordato OEJ, il dubbio in merito alla "novità" si pone comunque perchè si tratta di un requisito specifico del regime delle nuove iniziative e che sarà poi ereditato dal nuovo regime dei minimi.


  • User

    @marco.commercialista said:

    Nel tuo caso, come ha giustamente ricordato OEJ, il dubbio in merito alla "novità" si pone comunque perchè si tratta di un requisito specifico del regime delle nuove iniziative e che sarà poi ereditato dal nuovo regime dei minimi.

    MA il vecchio al 10% sarebbe il forfettino (o de minimis come l'ha chiamato un commercialista)? (ma quanti nomi!!!) quindi non potrei fare nemmeno il forfettino? Nemmeno se fatturo meno di 30mila euro l anno? Cioè il requisito di novità c'era pure nel vecchio?

    Scusate, sono un disastro :arrabbiato:


  • User Attivo

    Semplifico al massimo:

    1. regime fiscale delle nuove iniziative imprenditoriali chiamato in tutti i modi, sia forfettino che forfettone, lasciamo perdere, quello che conta è il riferimento legislativo che è l'articolo 13 legge n. 388 del 2000. Prevede un'imposta sostituiva 10%. Destinato ad essere soppiantato nell'intento della manovra estiva ma tuttora in vigore. E' possibile ancora aderirivi. I limiti di fatturato da rispettare sono variabili a seconda del tipo di attività (Euro 30.987, 41 per prestazioni di servizi - Euro 61.974,83 per attività diverse). Tra i requisiti necessari è previsto che l'attività da intraprendere non costituisca la mera prosecuzione di una precedente attività svolta;
    2. regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta;
    3. regime dei nuovi minimi, in vigore dal 1/1/2012. Imposta al 5%Non è ancora possibile aderirivi. I requisiti coincidono in parte con quelli del regime delle nuove iniziative compreso quello della novità dell'attività. Sugli altri ti rimando ad altre discussioni visto che se ne è parlato a sufficienza.

    N.B. al momento non è chiara la sorte di chi ha aderito al regime delle nuove iniziative prima del 31/12/2011. L'unica cosa che sembra chiara è che chi è già nel regime dei minimi e rispetta i nuovi requisiti entrerà di diritto nel regime dei nuovi minimi. Invece chi è nel regime dei minimi adesso e non rispetterà i nuovi requisiti entrerà in un regime residuale detto degli ex minimi in verità non particolarmente non conveniente.


  • User

    Sei stato di una chiarezza eccezionale. Grazie.

    Ora capisco che avrei dovuto già fare il regime dei minimi, che io avevo capito che sarebbe sparito e sarei diventato "ordinario" in automatico dal primo gennaio, invece non è così. Devo chiamare subito il commercialista e farmela aprire prima della fine di gennaio: spero di fare in tempo!


  • User

    @marco.commercialista said:

    1. regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta;

    Chiamato ora il commercialista, e ha detto che è sconveniente aprirla ora, perchè dovrebbe fare una dichiarazione dei redditi 2011 per pochi giorni. Mi ha consigliato di rimandare al 2012; io ho detto che temevo che dal 2012 il regime dei minimi non lo potessi più fare, lui ha detto che, secondo le ultime circolari, quel regime dei minimi al 10%, non è stato abolito, e che si può fare anche a Gennaio.

    Dove devo sbattere (con molta, molta forza) la mia testa?❌x:x


  • User Attivo

    Confermo ancora una volta che il regime delle nuove iniziative non è stato ad oggi abrogato. Attieniti a quanto ti consiglia il tuo commercialista.


  • User

    Ok, ricapitolo un attimo.

    @marco.commercialista said:

    1. regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e* tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta*;

    Questo mi piace di più perchè non c'è il requisito della mera prosecuzione dell'attività su cui vi è il dubbio nella mia situazione; io infatti ho contattato il commercialista per dirgli di fare questo, e lui ha detto che potrò farlo anche il prossimo anno. Ma mi pare di capire da molte fonti, che ciò non sarà possibile.:()::?

    @marco.commercialista said:

    Invece chi è nel regime dei minimi adesso e non rispetterà i nuovi requisiti entrerà in un regime residuale detto degli ex minimi in verità non particolarmente non conveniente.
    A questo punto la domanda è: mi conviene più aspettare il prossimo anno e rischiare di non poter accedere al 5% (e dover dunque fare quello ordinario) oppure mi conviene aprire subito questo qua e poi finire negli ex-minimi il prossimo anno? Cioè, conviene più l'ex-minimi o l'ordinario?

    Poi, non voglio mettere nessuno in difficoltà (magari ho capito male io) però il commercialista che ho contattato, ha detto che il prossimo anno potrò aprire il regime dei minimi... quello senza il requisito di mera prosecuzione, e invece mi pare di capire che non sarà possibile farlo.

    A me questa cosa attanaglia proprio, perchè se poi non potrò fare il regime nuovo al 5% perchè non ne avrò i requisiti, non potrò fare nemmeno quello vecchio delle nuove iniziative al 10%... e non potrò fare nemmeno quello dei minimi al 10% che non prevede quel requisito, perchè sarà stato abolito.

    :o...ma chi me l'ha fatto fare...restavo dipendente che era meglio...:?😢


  • User Attivo

    Se tutto sarà confermato dall'anno prossimo il requisito della novità sarà condizioni indispensabile per accedere a qualsiasi regime agevolato: sia per i nuovi minimi al 5% che per le nuove iniziative produttive regime (10%) quest'ultimo che, ripeto, non è stato formalmente abrogato.
    Quindi se la questione che ti preoccupa è la "novita" dell'attività che andrai svolgere sappi che dal 2012 non avrai via di "scampo".
    D'altra parte se decidessi di cominciare nel 2011 hai comunque due strade a senso unico:

    1. nuove iniziative, per il quale il requisito della novità è comunque richiesto;
    2. regime attuale dei minimi al 20% con il rischio di doverne comunque uscire dal 1 ° gennaio in quanto tale regime cesserà e non avrai i requisiti per aderire al regime dei nuovi minimi al 5%.

    P.S. un consiglio spassionato: capisco che la situazione è a dir poco ingarbugliata ma quello che mi riporti esser stato detto dai consulenti che hai interpellato mi pare sostanzialmente corretto (a parte forse qualche equivoco sulle definizioni) incluso il consiglio di attendere il 2012 visto che come ti ho detto, non hai molte alternative. Fossi in te cercheri di "sfruttare" la consulenza dei professionisti per cercare di capire esattamente con il oro aiuto se e in che termini l'attività che andrai a svolgere può dirsi una prosecuzione dell'attività precedente. Quersto è il punto cruciale, a mio parere. Con un minimo di documentazione alla mano non sarà difficile ottenere da qualunque professionista preparato un parere chiairifcatore.

    Ciao!


  • User

    Ho aperto p.iva la settimana scorsa. premetto che sono dipendente di una società di servizi e mi occupo di dare assistenza ad aziende in tema di energia. Vengo al dunque: ho aperto p.iva in quanto, grazie alla mia curiosità e alla mia voglia di imparare, sono diventato molto bravo, al punto da non dre solo assistenza ma vera e propria consulenza. Per questo motivo ho aperto p.iva e volevo aderire al regime dei minimi...ero convinto che non ci fosse nessun problema ma ora leggendo questo post mi avete fatto venire dei dubbi.. La mia attività da lavoro dipendente non è scritta da nessuna parte, nel senso che io sono inquadrato come 5 livello metalmeccanico e quindi do semplicemente assistenza...mentre alle aziende mie clienti, da lavoratore professionista, voglio dare consulenza vera e propria sul risparmio energetico e anche analisi fatture elettriche, ecc. Come devo fare ad essere sicuto che il mio regime sarà qullo dei minimi? (cioè 5% ritenuta irpef..ecc).Grazie.


  • User Attivo

    @Mumble said:


    Il settore di pertinenza della società per cui sei dipendente è uguale a quello della tua attività autonoma? se il lavoro che svolgi come autonomo è uguale a quello svolto come dipendente si rientrerebbe nel caso di prosecuzione di attività