• User Newbie

    studio di settore

    buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto e scusatemi se ho sbagliato.
    Sono socio in una S.n.c. e quest'anno le cose ci sono andate decisamente male:x. Chiuderemo il bilancio con la metà del fatturato e di conseguenza degli utili. Se non ho capito male, ci troveremo non congrui per lo studio di settore. Cosa ci aspetta? qualcuno può darci consigli in merito? sono pieno di domande che per il momento non posto, ma se c'è qualcuno disposto a sentirmi ...
    grazie anticipatamente a tutti
    Bruno

    P.S.
    dimenticavo, mentre attendo risposte, continuo a girare per il forum che trovo stupendo.


  • Super User

    Ciao Bruno e benvenuto,
    Non necessariamente il calo del fatturato comporta una non congruità rispetto agli studi di settore.
    Se, contestualmente, sono calati anche i costi potreste tranquillamente risultare ancora congrui.
    Ogni anno gli studi di settore vengono anche rivisti per tenere conto dell'attuale crisi; sicuramente chi vi segue contabilmente e fiscalmente saprà indirizzarvi nel modo migliore.
    Quando, comunque, non si risulta congrui è sempre possibile l'adeguamento anche se, a dire il vero, vi sono casi in cui può risultare davvero costoso. Altrimenti si può tentare, in sede di successivo accertamento, di motivare le cause della non congruità all'agenzia entrate.


  • User Newbie

    Buongiorno Nicola e grazie, ho visto che sei di Roma. Pensa io ci sono nato, ma i miei si sono trasferiti subito dopo la mia nascita a Milano. Comunque.
    Ti ringrazio per la risposta, come ho detto nel mio post, ho delle domande da fare, che giustamente tu dirai, "ma perchè non le fai al tuo commercialista?". per il momento non le faccio perchè sono un pò ai ferri corti. ma questo è un mio problema.
    Quindi mi dici che se oltre al fatturato, si sono dimezzati anche i costi e di conseguenza anche gli utili, non necessariamente risultiamo non congrui. spero proprio che sia così. Ho letto nel web, che in teoria potri scaricare anche io Gerico. è vero?
    ad ogni modo, se come ho detto l'utile si è dimezzato, e risulto non congruo, a cosa vado incontro? cosa mi chiederanno? come calcolano quello che secondo loro devo?

    poi ti faccio un domanda su un altro argomento sempre che possa farla ovviamente.

    sono socio in una S.n.c. composta da 2 soci.

    il mio socio, dice che vorrebbe abbassare i costi derivanti dalle tasse ecc. gli ho spiegato che gli unici costi che potrebbe abbassare sono quelli derivanti dai telefono fisso in ufficio, enel, ecc.

    lui insiste e mi dice che si è informato (dal nostro commercialista tra l'altro) e gli ha suggerito che uno dei 2 passa a partita IVA e resta nella società S.n.c. al 10%. Ma che senso ha?????

    scusa, questo è un altro argomento.
    Grazie ancora se puoi rispondermi al primo.
    Bruno


  • Super User

    Puoi certamente scaricare il sofware Gerico, che è gratuito, e tentare delle simulazioni.
    Ti anticipo, però, che non è semplicissimo poichè molte variabili influenzano il risultato degli studi di settore; molto dipende dall'attività che esercitate. Puoi comunque effettuare delle simulazioni.
    In caso di non congruità (se vuoi adeguarti) ti viene chiesto di pagare le imposte su un presunto maggior ricavo, e quindi reddito.
    Ossia pagherai maggiore iva, irap e voi come soci maggiore irpef.
    Spesso le differenze sono contenute, ma tutto dipende dal vostro caso di specie.
    Ti confermo che i soci possono anche avere partita iva, ma bisogna valutare che attività andrebbe a fatturare alla società e soprattutto se lo farà anche per soggetti terzi.
    Considera, comunque, che poi le tasse andrebbero pagate anche sulla partita iva individuale quindi il tutto potrebbe non essere conveniente e a volte non consentito dalle norme.


  • User Newbie

    proverò a scaricare Gerico e sentire il nostro commercialista in merito. grazie ancora.

    Per quanto riguarda l'altro argomento, le tue risposte sono più o meno, ma per colpa mia ovviamente, quelle che ho dato al mio socio.

    Secondo me sta cercando di dirmi qualcos'altro.

    Lavoriamo nell'ambito della sicurezza attiva, per intenderci impianti di allarme, rivelazione incendio, videoregistrazione ecc..
    Secondo te, potrei aprire una P. IVA a regime minimale? e quando mi viene richiesto, per esempio fare dichiarazione di conformità?
    naturalmente la S.n.c. verrà chiusa rispettando i tempi tecnici per saldo fornitori e clienti.
    cosa ne pensi?
    ti ringrazio per il tempo che mi dedichi.
    Bruno


  • User Newbie

    Perdonami Nicola, ho visto forse male? ma se utilizzo Gerico, lo faccio on line con l'agenzia delle entrate?


  • Occhio che il fatto di essere socio fosse anche solo per l'uno per cento in una snc non solleva da NESSUNA responsabilità patrimoniale,
    inoltre non serve a nulla neppure ai fini degli studi di settore, anche al 10% un socio conta come un addetto ed in più ci sarebbe lo studio ANCHE per il titolare della PIVA.
    Se invece lo scopo è mettere in liquidazione la società e continuare ad operare come persona fisica il discorso è differente.
    La snc in liquidazione non è soggetta agli studi e può permanere in tale stato anche alcuni anni (fino alla chiusura delle sitazioni creditorie/debitorie, etc ...)
    Se l'intenzione è quella sarebbe opportuno metterla in liquidazione PRIMA della fine dell'anno e prendere la partita IVA individuale al due o al tre gennaio (così il primo anno saresti escluso dagli studi).


  • User Newbie

    Perfetto, mi hai chiarito le idee.
    si si sapevo che non si veniva sollevati da alcuna responsabilità anche all'1%, se non sbaglio si risponderà per quella percentuale.
    Ottimo il suggerimento della messa in liquidazione entro fine anno. in termini di tempo, quanti giorni ci vogliono?
    Dici che persona fisica con P. IVA a regime minimale è soggetta allo studio di settore. ma mi sembra di aver letto invece il contrario, sbaglio?


  • "Perfetto, mi hai chiarito le idee."

    Vedo che non è così...

    1. la responsabilità di un socio snc è TOTALE per QUALSIASI DEBITO DELLA STESSA indipendentemente dalla percentuale di associazione e dal capitale versato.
    2. un socio di snc NON PUO' aderire al regime dei minimi.

    per quanto riguarda la messa in liquidazione mi risulta ci voglia un notaio, quanto ai tempi dipende dal notaio, in teoria il tempo di stendere l'atto e la dichiarazione davanti al notaio da parte di TUTTI i soci.... anche poche ore ... dipende dal notaio. non cercate di farlo sotto Natale ... per esperienza so che i notai in periodo di feste sono latitanti.


  • User Newbie

    ma scusa, mettiamo caso che io abbia il 70% e l'altro socio il 30. per i debiti risponderò io al 70 e lui al 30, così come per gli utili. mi sembra ovvio.

    Quando ho detto apro P.IVA a regimi minimi, non snc, solo P.IVA dici che non è possibile? e questo, come hai suggerito tu, dopo aver messo in liquidazione la snc


  • Non è ovvio,
    ed è per quello che dico che non hai le idee chiare, i soci di snc rispondono per ogni debito societario INDIPENDENTEMENTE dalla quota.
    Per essere chiari i creditori della snc insolvente possono beccare tutti i soci e soddisfare i loro crediti con quello che meglio può soddisfarli senza alcun riferimento alla quota societaria e a quanto versato come capitale (essere socio di snc può essere estremamente pericoloso se non si è consci della cosa, di fatto si è firmato una fidejussione omnibus nei confronti dei creditori della società anche se non ci si rende conto della cosa).
    Il tuo ragionamento vale solo pergli utili ma non per i debiti ... il socio che dovrà sborsare potrà eventualmente rivalersi sugli altri se costoro saranno solvibili.

    Quanto alla partita iva individuale mi risulta (potrei sbagliarmi naturalmente, non sono un commercialista) che chi è stato socio di una snc non possa più usufruire del regime dei nuovi minimi ma debbe passare al regime ordinario. Meglio se chiedi al Vostro commercialista.