• Moderatore

    @Giancarlo80 said:

    capisco...cmq anche joomla cloud hosting offre un canone fisso e supporta il db sql

    il che è assurdo, perchè col canone fisso alla fin fine vai a comprare un banale vps

    mi sa che ultimamente un pò tutti si sono messi in bocca la parolina cloud, ma in fatto di know-how pochi sanno come implementarlo correttamente

    per questo dicevo di stare attenti, perchè si può finire nelle mani di un hoster che poi al primo intoppo non sa che pesci pigliare e intanto il sito rimane down

    per il db sql, si può ovviamente fare, a patto di metterlo su un altro server

    ma a quel punto si ha di nuovo un single point of failure, annullando i vantaggi del cloud


  • User

    @paolino said:

    il che è assurdo, perchè col canone fisso alla fin fine vai a comprare un banale vps

    mi sa che ultimamente un pò tutti si sono messi in bocca la parolina cloud, ma in fatto di know-how pochi sanno come implementarlo correttamente

    per questo dicevo di stare attenti, perchè si può finire nelle mani di un hoster che poi al primo intoppo non sa che pesci pigliare e intanto il sito rimane down

    per il db sql, si può ovviamente fare, a patto di metterlo su un altro server

    ma a quel punto si ha di nuovo un single point of failure, annullando i vantaggi del cloud

    Sono d'accordissimo con te....e il bello è che sul sito Joomla! c'è bene scritto TECNOLOGIA CLOUD.... peccato che per definizione (NIST) il cloud è un servizio on-demand basato su un modello pay-per-use....quindi sto cavolo di canone fisso annuale che cavolo mi centra??? chiedero maggiori dettagli al loro servizio informazioni...

    Per quanto riguarda le altre questioni:

    1. poichè il cloud è fondamentalmente si basa su un modello multi tenancy, condividendo in pratica i server, che però sono istantaneamente scalabili ed estendibili, perchè si dovrebbero annullare i vantaggi del cloud avendo il db su un altro server? dove sarebbe il SPoF?
    2. Ecco io non ho ancora capito cosa sarebbe il VPS proprio per la confusione che fanno i provider con la tecnologia cloud...correggimi se sbaglio, il VPS non è altro che l'utilizzo di un istanza virtuale del server, invece che del server fisico? cosa cambia , oltre alla virtualizzazione del server, rispetto ad un servizio di hosting professionale?

    Grazie mille


  • Moderatore

    @Giancarlo80 said:

    1. poichè il cloud è fondamentalmente si basa su un modello multi tenancy, condividendo in pratica i server, che però sono istantaneamente scalabili ed estendibili, perchè si dovrebbero annullare i vantaggi del cloud avendo il db su un altro server? dove sarebbe il SPoF?

    è il server che ospita il dbms...se va giù, sei fregato

    il bello del cloud è che se va giù un server, immediatamente il tuo server virtuale viene trasferito su un altro server e continua a funzionare

    ma se crasha il server del dbms, il sito resta senza la possibilità di accedere ai dati

    @Giancarlo80 said:

    1. Ecco io non ho ancora capito cosa sarebbe il VPS proprio per la confusione che fanno i provider con la tecnologia cloud...correggimi se sbaglio, il VPS non è altro che l'utilizzo di un istanza virtuale del server, invece che del server fisico? cosa cambia , oltre alla virtualizzazione del server, rispetto ad un servizio di hosting professionale?

    nel caso dell'hosting ti danno un pezzo di disco su cui mettere i tuoi file e il resto è tutto condiviso

    non hai possibilità di accesso come root, non puoi decidere quali programmi installare, ecc...

    il vps invece ti permette tutto questo, perchè è un server logico che gira all'interno di una virtual machine ( tipo xen, virtualbox, vmware ) e quindi puoi accederci ed amministarlo come fosse un server vero

    inoltre, nel caso di xen ed altri, il vps ha delle garanzie circa la quantità di memoria e i cicli di cpu allocati per le sue operazioni, quindi niente blocchi del tuo sito solo perchè un idiota ha messo uno script pesantissimo su uno dei suoi siti


  • User

    @paolino said:

    è il server che ospita il dbms...se va giù, sei fregato

    il bello del cloud è che se va giù un server, immediatamente il tuo server virtuale viene trasferito su un altro server e continua a funzionare

    ma se crasha il server del dbms, il sito resta senza la possibilità di accedere ai dati

    nel caso dell'hosting ti danno un pezzo di disco su cui mettere i tuoi file e il resto è tutto condiviso

    non hai possibilità di accesso come root, non puoi decidere quali programmi installare, ecc...

    il vps invece ti permette tutto questo, perchè è un server logico che gira all'interno di una virtual machine ( tipo xen, virtualbox, vmware ) e quindi puoi accederci ed amministarlo come fosse un server vero

    inoltre, nel caso di xen ed altri, il vps ha delle garanzie circa la quantità di memoria e i cicli di cpu allocati per le sue operazioni, quindi niente blocchi del tuo sito solo perchè un idiota ha messo uno script pesantissimo su uno dei suoi siti

    Ho capito, però scusami ma:
    *) se sono con un server dedicato, dove ovviamente oltre alle pagine web del mio sito ho allocato anche il database, e tale server va in crash, cosa cambia? Ho lo stesso problema mi pare...o sbaglio?
    **) mi stai dicendo che il vps è praticamente un server "virtuale" dedicato? A questo punto la domanda sorge spontanea (perdonami): che differenza c'è tra un server dedicato e un vps?
    ***) esiste in Italia un servizio di Cloud Hosting che fa pagare in base al consumo effettivo? (per ora sia SeeWeb, che Joomla non lo fanno)....altrimenti potrei rivolgermi all'estero? cosa mi consigli? Amazon?


  • Moderatore

    @Giancarlo80 said:

    *) se sono con un server dedicato, dove ovviamente oltre alle pagine web del mio sito ho allocato anche il database, e tale server va in crash, cosa cambia? Ho lo stesso problema mi pare...o sbaglio?

    ovviamente, ma il punto del cloud è che dovrebbe evitare questo problema

    solo che accoppiandolo ad un dbms tradizionale il problema si ripresenta e allora tanto vale comprare un server normale invece dell'ambaradan cloud, il quale è molto complesso da gestire e, fino ad oggi, ho visto che solo poche compagnie lo implementano a dovere

    una di queste è amazon, che è stata la prima a lanciare su larga scala il cloud hosting

    @Giancarlo80 said:

    **) mi stai dicendo che il vps è praticamente un server "virtuale" dedicato? A questo punto la domanda sorge spontanea (perdonami): che differenza c'è tra un server dedicato e un vps?

    esatto e infatti i vps si chiama pure vds, cioè virtual dedicated server

    la differenza tra i due è che nel caso del server virtuale c'hai tutto il server a disposizione e puoi gestirtelo come vuoi

    col vps, se l'hoster non è competente, potrebbe fare sciocchezze a livello di server fisico che comprometterebbero le funzionalità del vps

    poi c'è il fatto che pacchetti come virtuozzo non hanno la capacità di spezzettare il server fisico in maniera rigida e molti hoster ci marciano e fare overselling ( cioè ti vendono 200 milioni di cicli di cpu, ma poi in pratica non ne vedrai mai più di 100 )

    @Giancarlo80 said:

    ***) esiste in Italia un servizio di Cloud Hosting che fa pagare in base al consumo effettivo? (per ora sia SeeWeb, che Joomla non lo fanno)....altrimenti potrei rivolgermi all'estero? cosa mi consigli? Amazon?

    in Italia non saprei proprio

    all'estero amazon è sicuramente uno dei migliori, ma c'è pure rackspace che è un colosso ( e sta lavorando da mesi ad una soluzione per integrare i dbms )

    ci sono pure gogrid e linode e altri

    non sono tantissimi ma abbastanza

    ti consiglio di guardare un pò sui siti di gogrid e rackspace, perchè offrono alcune caratteristiche interessanti

    ad esempio rackspace ti dà la possibilità di ospitare i file statici su una cdn, che è una rete distribuita su scala globale in vari Paesi

    il vantaggio è che puoi avere i file statici "vicino" all'utente, accelerando il caricamento dei siti web

    è anche per questo che mi lamento dei cloud farlocchi, cioè parlano di cloud ma alla fine ti vendono un vps, senza nessuna delle caratteristiche interessanti del cloud computing ( come l'uso di cdn appunto )


  • User

    Beh, se non sbaglio anche Telecom Italia lo utilizza, e le recenti ricerche di mercato parlano di un'adozione della tecnologia CLoud in nettissima crescita...addirittura un recente articolo apparso sul SOLE 24 ORE , parlava di 2 imprese (piccole e medie) su 3 adottavano il cloud!!!

    A questo punto deduco che si rivolgano tutti a provider esteri...da qui mi sorge un domanda, anzi un consiglio...

    per il mio sito, mi consiglieresti rivolgermi ad un provider estero come RackSpace o GoGrid, oppure aspettare che anche quale prpvider italiano offra del vero CLoud?

    Sono onesto, la soluzione pay-per-use mi alletta moltissimo...non voglio assolutamente pagare più questi canoni fissi che alla lunga mi stanno impoverendo!!! 🙂


  • Moderatore

    @Giancarlo80 said:

    addirittura un recente articolo apparso sul SOLE 24 ORE , parlava di 2 imprese (piccole e medie) su 3 adottavano il cloud!!!

    mi chiedo se sanno di cosa parlano

    è si e no da un anno che si parla di adottare il cloud nelle aziende e vorrebbero farci credere che già il 70% delle aziende lo implementa? a me pare una marchetta per spingere i dirigenti aziendali nelle fauci dei provider cloud

    @Giancarlo80 said:

    per il mio sito, mi consiglieresti rivolgermi ad un provider estero come RackSpace o GoGrid, oppure aspettare che anche quale prpvider italiano offra del vero CLoud?

    potresti provare a chiedere informazioni a seeweb e company, oppure optare per l'estero

    tenendo conto che avere server all'estero significa allungare i tempi di accesso ai siti, per cui è più opportuno scegliere un hoster che offra server in Germania, Olanda o Regno Unito, visto che sono a 2-3 hop da noi

    gli USA sono diventati problematici da quando si sono estese le folli politiche contro la net neutrality e il filtraggio voluto dalle major

    se guardi in questa sezione, troverai un post di un utente che si lamenta del fatto che i suoi utenti americani gli hanno segnalato problemi d'accesso ai suoi siti, problemi che ovviamente gli utenti italiani non hanno

    onestamente non so se il problema si pone solo dagli USA verso l'Italia ( come nel caso citato ) oppure anche quando si accede dall'Italia verso gli USA passando per quelle tratte


  • User

    @paolino said:

    mi chiedo se sanno di cosa parlano

    è si e no da un anno che si parla di adottare il cloud nelle aziende e vorrebbero farci credere che già il 70% delle aziende lo implementa? a me pare una marchetta per spingere i dirigenti aziendali nelle fauci dei provider cloud

    potresti provare a chiedere informazioni a seeweb e company, oppure optare per l'estero

    tenendo conto che avere server all'estero significa allungare i tempi di accesso ai siti, per cui è più opportuno scegliere un hoster che offra server in Germania, Olanda o Regno Unito, visto che sono a 2-3 hop da noi

    gli USA sono diventati problematici da quando si sono estese le folli politiche contro la net neutrality e il filtraggio voluto dalle major

    se guardi in questa sezione, troverai un post di un utente che si lamenta del fatto che i suoi utenti americani gli hanno segnalato problemi d'accesso ai suoi siti, problemi che ovviamente gli utenti italiani non hanno

    onestamente non so se il problema si pone solo dagli USA verso l'Italia ( come nel caso citato ) oppure anche quando si accede dall'Italia verso gli USA passando per quelle tratte

    Grazie, ma pensando alle boiate di prima mi è venuta in mente una domanda da 1 milione di dollari.... mi permetto di farla anche qui....

    SCENARIO 1: pago un servizio di hosting (es. hosting dedicato, per rimanere in tema) che sulla carta mi offre traffico illimitato ...poichè io pago indipendentemente dal traffico effettivo maturato al mese (può essere 1 GB cosi come 100 GB, costante o variabile...), che me frega della scalabilità?
    Esempio: se il provider avesse detto "ti offro 50 GB/mese di traffico a 300 euro/anno, ma se lo dovessi superare, il servizio è scalabile e ti facciamo pagare un surplus..." POTREI CAPIRE....ma diversamente....

    SCENARIO 2: sulla base di quanto detto, che senso ha avere un servizio di cloud hosting per pagare sempre un canone mensile e avere traffico illimitato (vedi joomla cloud hosting o seeweb cloud hosting)???? il vantaggio sta se invece che pagare 300 euro all'anno, pago (ad esempio) in base al traffico maturato (con una tariffa ad esempio di 0,50 euro/GB)....allora qui capisco tutto il discorso della scalabilità, etc etc....

    MI CREDI CHE STO USCENDO PAZZO? Maledetti provider da 4 soldi....


  • Moderatore

    @Giancarlo80 said:

    SCENARIO 1: pago un servizio di hosting (es. hosting dedicato, per rimanere in tema) che sulla carta mi offre traffico illimitato ...poichè io pago indipendentemente dal traffico effettivo maturato al mese (può essere 1 GB cosi come 100 GB, costante o variabile...), che me frega della scalabilità?

    la prima cosa da notare è che non esiste il traffico illimitato su internet

    lo spacciano per illimitato e poi applicano trucchi e trucchetti per farti restare all'interno di un determinato consumo mensile, a volte tarpando pure la banda passante

    inoltre bisogna notare che la quantità di bytes trasferiti al mese non è la stessa cosa della banda passante, cioè i 2, 10, 100 Mbit/s che vediamo pubblicizzati

    la scalabilità si rivolge a questo secondo parametro

    se ad esempio il tuo sito con banda di 2 Mbit/s sta funzionando bene con i suoi X hit/secondo, potrebbe bloccarsi se all'improvviso arrivano 1000*X hit/secondo

    in quel caso tu resti sempre nei 300 gigabytes pattuiti, sia perchè la banda non permette di sforare, sia perchè dopo 2 ore gli hit diminuiscono drasticamente

    intanto però un mucchio di gente non si è potuta al tuo sito


  • User

    @paolino said:

    la prima cosa da notare è che non esiste il traffico illimitato su internet

    lo spacciano per illimitato e poi applicano trucchi e trucchetti per farti restare all'interno di un determinato consumo mensile, a volte tarpando pure la banda passante

    inoltre bisogna notare che la quantità di bytes trasferiti al mese non è la stessa cosa della banda passante, cioè i 2, 10, 100 Mbit/s che vediamo pubblicizzati

    la scalabilità si rivolge a questo secondo parametro

    se ad esempio il tuo sito con banda di 2 Mbit/s sta funzionando bene con i suoi X hit/secondo, potrebbe bloccarsi se all'improvviso arrivano 1000*X hit/secondo

    in quel caso tu resti sempre nei 300 gigabytes pattuiti, sia perchè la banda non permette di sforare, sia perchè dopo 2 ore gli hit diminuiscono drasticamente

    intanto però un mucchio di gente non si è potuta al tuo sito

    Benissimo, tutto chiaro...consideriamo lo scenario da te delineato, relativamente alla banda, nelle 2 soluzioni (hosting dedicato e cloud hosting)...

    A livello di hosting dedicato, il mio provider mi offre traffico illimitato, ma non mi dice nulla sulla banda (che devo verificare tramite google analytics)..non ho neanche una banda garantita....però supponiamo che alle ore 18.00 il mio sito fa moltissimi visitatori che scaricano i contenuti delle mie pagine web e quindi maturano molto traffico...la velocità del trasferimento (banda) dovrà essere adeguata a sopportare tale carico....quello che voglio sapere è: fino a quanto si può spingere a scalare con l'hosting dedicato? e col cloud hosting (a livello teorico eh) cosa cambierebbe?

    C'è una tariffa che mi fa pagare in base alla banda effettivamente consumata? quale provider è in grado di proporre tale cosa?


  • Moderatore

    la scalabilità dipende dall'hoster

    nel caso di server dedicati viene, in genere, definita a priori e spesso non è garantita

    nel caso del cloud è possibile aumentare la banda disponibile fin dove l'hoster permette

    in ogni caso i costi non cambiano, perchè il pagamento è relativo a quanto traffico in bytes passa sulla rete


  • User

    @paolino said:

    la scalabilità dipende dall'hoster

    in ogni caso i costi non cambiano, perchè il pagamento è relativo a quanto traffico in bytes passa sulla rete

    Eh ma perdonami torniamo al punto di prima... se il cloud hoster si facesse pagare per la banda effettivamente utilizzata i costi cambierebbero eccome!! e se io ho solo pochissimi picchi di banda in un anno, non mi conviene prevenire con un dedicato, ma preferirei il clouD!!!

    Vabbè tenendo in mente che in italia almeno il modello payper use è utopia....
    quello che viene spacciato come cloud hosting quantomeno garantisce una scalabilità migliore del server dedicato?

    che poi....joomla scrive sul suo sito: TRAFFICO E BANDA ILLIMITATA sulle proprie offerte di Cloud Hosting....come fanno a dire banda illimitata? per la scalabilità? poi altra cosa....se loro indicano una soglia illimitata, laddove mi servono più risorse, vuol dire che io non devo mai pagare nessun surplus in quanto rientro nell'illimitato sempre e comunque?

    Guarda che è strana sta cosa...


  • Moderatore

    Non confondiamo. Il perchè io ho legato banda, consumo mensile e costo, è perchè se io ho 2 Mbit/s massimi potrò al massimo consumare in un mese 679.477.248.000 bytes, cioè 630 Gigabytes. Se il tuo piano di hosting prevede 600 Giga flat, vuol dire che loro possono garantirti la possibilità di sfruttare tutta la banda disponibile senza incorrere in costi aggiuntivi.

    Se ad esempio quei 2 Mbit/s diventa 10 Mbit/s sempre con i 600 Giga flat, allora potrai incorrere nello sforamento dei 600 Giga. In questo caso l'hoster applicherà una tariffa aggiuntiva a Gigabyte consumato.

    Quando parlano di illimitato si riferiscono proprio a questo. Ad esempio c'hanno linee a 512 Kbit/s e sanno a priori che il tuo account non potrà consumare più di 160 Giga al mese, per cui quei 160 Giga loro te li fanno pagare a monte. Il guaio è che spessissimo ( per evitare di vendere hosting con velocità imbarazzanti ) ti vendono 2 Mbit/s, poi però se consumi troppo all'improvviso ti ritrovi con la banda diminuita.

    A ciò aggiungiamo che quelle linee sono condivise con altri account senza troppe regole nella suddivisione della banda.

    Il cloud introduce il pay per use, semplicemente perchè in ogni momento tu puoi chiedere più risorse hardware, più banda ( reale non fittizia come quelle "illimitate" ) e consumare più gigabytes. Ovviamente non possa loro andare in perdita e quindi ti fanno pagare ogni singolo byte che consumi.

    Chiaramente pure il cloud hosting include un tot di traffico flat, perchè nel 90% dei casi basta e avanza. Le situazioni in cui c'è necessità di flessibilità pure su quel fronte sono davvero poche e riguardano siti mastodontici con volumi di traffico enormemente variabili ( megavideo ad esempio ).


  • User

    @paolino said:

    Non confondiamo. Il perchè io ho legato banda, consumo mensile e costo, è perchè se io ho 2 Mbit/s massimi potrò al massimo consumare in un mese 679.477.248.000 bytes, cioè 630 Gigabytes. Se il tuo piano di hosting prevede 600 Giga flat, vuol dire che loro possono garantirti la possibilità di sfruttare tutta la banda disponibile senza incorrere in costi aggiuntivi.

    Se ad esempio quei 2 Mbit/s diventa 10 Mbit/s sempre con i 600 Giga flat, allora potrai incorrere nello sforamento dei 600 Giga. In questo caso l'hoster applicherà una tariffa aggiuntiva a Gigabyte consumato.

    Quando parlano di illimitato si riferiscono proprio a questo. Ad esempio c'hanno linee a 512 Kbit/s e sanno a priori che il tuo account non potrà consumare più di 160 Giga al mese, per cui quei 160 Giga loro te li fanno pagare a monte. Il guaio è che spessissimo ( per evitare di vendere hosting con velocità imbarazzanti ) ti vendono 2 Mbit/s, poi però se consumi troppo all'improvviso ti ritrovi con la banda diminuita.

    A ciò aggiungiamo che quelle linee sono condivise con altri account senza troppe regole nella suddivisione della banda.

    Il cloud introduce il pay per use, semplicemente perchè in ogni momento tu puoi chiedere più risorse hardware, più banda ( reale non fittizia come quelle "illimitate" ) e consumare più gigabytes. Ovviamente non possa loro andare in perdita e quindi ti fanno pagare ogni singolo byte che consumi.

    Chiaramente pure il cloud hosting include un tot di traffico flat, perchè nel 90% dei casi basta e avanza. Le situazioni in cui c'è necessità di flessibilità pure su quel fronte sono davvero poche e riguardano siti mastodontici con volumi di traffico enormemente variabili ( megavideo ad esempio ).

    Perfetto, finalmente mi sono schiarito le idee 🙂
    grazie mille!!!


  • User Attivo

    Sei solo in ritardo di 10 ANNI nel rispondere al thread...