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Asta giudiziaria locale C3 e poi iniziare un' attivita'
Salve a tutti,
ho alcune domande da porvi in questa sezione che riguardano l' acquisto di un locale categoria catastale C3 tramite asta giudiziaria e l' inizio di un' attivita' commerciale/artigiana.-
la tassazione sull' acquisto presso il tribunale di un immobile magazzino (cat. C3); l' agenzia delle entrate specifica che le imposte vengono calcolate sul valore catastale dell'immobile se si acquista da privato, mentre si calcolano sul valore dichiarato se si acquista da impresa. DOMANDA: il tribunale è un' impresa o un privato ?
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Ipotesi che mi aggiudicassi l' immobile: sono impiegato a tempo inderterminato presso un' azienda di telecomunicazioni. Mia moglie è medico con contratto part-time a tempo indeterminato presso un' ospedale privato. Qualora volessimo mettere su, in questo locale C3 qualcosa, tipo rivendita di mobili usati e antichi, dovremmo aprire un partita iva, chi sarebbe piu' idoneo di noi due ? poi dovremmo iscriverci alla camera di commercio, ma serve andare da un notaio ?
Vi ringrazio anticipatamente per un vostro riscontro.
Saluti, CC.
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Buonasera.
In relazione alla prima domanda chi vende non è il Tribunale, bensì il proprietario, nei cui confronti è stata attivata una procedura esecutiva (esecuzione immobiliare, procedura fallimentare, etc) ed a lui occorre riferirsi per la tassazione del trasferimento.
Per quanto riguarda l'intestazione dell'attività in primo luogo occorre osservare che la professione di sua moglie, medico, è incompatibile con qualunque altra attività commerciale, ma per questo occorre fare riferimento alle norme deontologiche della professione medica e quindi all'Ordine.
In riferimento alla sua posizione di dipendente, se l'azienda non è un ente pubblico non vi sono preclusioni specifiche salvo quelle derivanti dalle norme sul lavoro. Occorre valutare attentamente che l'attività non determini una giusta causa di licenziamento per l'azienda. Questo presuppone un'attenta analisi della situazione.
Per l'apertura di una partita IVa ed un inizio attività al registro delle imprese con relative autorizzazioni (comunali e di P.S. per il commercio di beni usati) è sufficiente un commercialista.
Ritengo però che nel vostro caso sia opportuno valutare la costituzione di una società e per questo occorre rivolgersi sia ad un commercialista che ad un notaio, ma anche questo comporta un'analisi approfondita della situazione nel dettaglio.
Enrico Savia
Ragioniere Commercialista, Revisore Legale dei Conti, Consulente Tecnico del Giudice.
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Sul primo punto non c'è nulla da aggiungere all'ottimo intervento di chi mi ha preceduto. Per l'attività si può pensare di operare sia in forma societaria, sia come ditta individuale. Tenete presente che nel secondo caso i costi saranno decisamente ridotti, nessun costo per il notaio e minori costi per il commercialista. Chiaramente questo rappresenta solo uno degli aspetti da prendere in considerazione e va valutato insieme agli altri per giugnere ad una scelta consapevole. Saluti