• User Newbie

    poca chiarezza sulla ritenuta a titolo di acconto

    Salve a tutti,
    spero di aver beccato la sezione giusta. In caso contrario..mi scuso.

    Ho un dubbio che non mi permette di proseguire il mio studio di diritto tributario. Spero possiate darmi delucidazioni in merito.

    Mi sono stati fatti due esempi di ritenuta a titolo di acconto e ritenuta a titolo di imposta.
    ora, con riguardo alla seconda dovrei aver capito --> se ricevo un credito da lavoro di ?1000, la ritenuta, con aliquota pari al 20% sarà di 200?. Pagata l'imposta, saldato il debito, io lavoratore sono a posto. A fine anno, supponendo di avere un reddito complessivo R di ?10,000 ne dichiarerò solo 9,000? avendo già saldato il mio debito con lo stato.

    Nel secondo caso mi è stato fatto un esempio di questo tipo.
    Se subisco le solite 200? di ritenuta su un credito da lavoro di ?1000, a fine anno, supponendo che il mio reddito complessivo R sarà di 10.000? , essendo il 30% di 10.000 pari a 3.000?, 3.000-200 (di ritenuta)= 2,800? che il lavoratore deve ancora pagare...essendo la ritenuta a titolo di acconto.

    Ora come vedrete...c'è un pò di confusione.
    Innanzi tutto non capisco come, nel secondo esempio di parla prima di aliquota al 20% poi di 30% con riferimento a fine anno. Non dovrebbe essere la stessa?
    Invece nei due esempi viene sempre computata su un reddito di 10,000?.
    Secondo dubbio. Sta benedetta aliquota al 20%, è sempre di questo valore con riferimento ai crediti da lavoro?

    Scusate l'ignoranza ma sono ai primi approcci con questa materia.

    Grazie


  • Super User

    L'ammontare delle ritenute dipende dalla tipologia di reddito... il 20% ad esempio, si applica agli autonomi e non ai dipendenti (per i quali il calcolo è infinitamente complicato).
    Comunque, in sede di dichiarazione si dichiarano tutti i redditi (su cui, come giustamente hai scritto, non sono state eseguite ritenute a titolo d'imposta, perchè quelle sono già tassate una volta per tutte), si determina l'IRPEF complessiva, si scomputano le ritenute e l'eventuale differenza viene versata (se è un debito) o rimborsata (se è un credito).
    Però non esiste un'aliquota fissa per il calcolo dell'IRPEF complessiva, ne esistono cinque per scaglioni crescenti ed entrano in gioco anche altre diecimila variabili. Probabilmente chi ti ha fatto l'esempio ti ha detto 30% per renderti il discorso facile e comprensibile.


  • User Newbie

    ..perfetto, ma quello che continuo a non capire è:
    se prima per calcolare l'imposta sul reddito applico un'aliquota del 20%, perchè a fine anno sul reddito complessivo ne applico una al 30%? E soprattutto, come faccio a capire quale ritenuta sarà effettuata se in entrambi gli esempi parto sempre, per esempio, da aliquota al 20%? Alla fine dell'anno sempre 10.000€ di reddito avrò...come si passa da una all'altra?

    magari la risposta è banale, ma non riesco ad entrare nel meccanismo.


  • Super User

    L'imposta sul reddito (te la faccio breve) dipende, come ho detto, da infiniti fattori, e l'aliquota è solo la più appariscente. Non è che quando qualcuno deve farti un pagamento deve passare tre giorni a calcolare quanto è la tua IRPEF per applicare la tassazione esatta al centesimo! La legge dice: intanto ti facciamo fare la ritenuta al 20%, giusto per introitare qualcosa, poi i calcoli veri li vediamo a suo tempo.
    Se poi vuoi capire quale ritenuta devi sapere qual è il tipo di reddito. Sugli interessi da c/c è il 27% (ma dall'anno prossimo sarà il 20%), agli agenti di commercio si applica (in alcuni casi) il 23% del 50% eccetera, ce n'è per tutti i gusti.


  • User Newbie

    va già meglio....inizio a capire...Grazie! 😉