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Apertura partita Iva,per studente universitario
Ciao, mi sono appena iscritto al forum, in liena di massima vorrei sapere se ci sono delle agevolazioni per gli studenti che per "arrotondare" hanno la necesstità di aprire una partita Iva.
Vi spiego meglio la mia situazione.
Sono al primo anno di Magistrale, mi è stato proposto di lavorare come promotore finanziario per una Sim (società di intermediazione mobiliare); per intraprendere questa professione oltre all' iscrizione all'albo dei promotori finanziari, occorre aprire una partita Iva.
La Sim non mi garantisce uno stipendio fisso, ma la retribuzione sarebbe interamente costituita dalle provvigioni: quindi teoricamente potrei guadagnere un bel gruzzolo di euro come anche 0?. Nel primo caso, non mi porrei nessun problema, nel secondo le cose si complicherebbero abbastanza.
Il problema sostanziale ruota, dunque, intorno al contributo fisso di circa 3000? all'anno da versare all'Inps. Nel caso l'attività di promotore, non darebbe i frutti sperati, rischierei dunque di andare in perdita? Cioè dovrei pagare i contributi all'Inps nel caso guadagnassi niente, o comunque pochi spiccioli?
Leggendo qua e là nel forum mi sono imbattutto in casi in cui alcuni lavoratori dipendenti che hanno aperto una partita Iva sono esenti dai contributi fissi all' Inps, per caso ci sono delle agevolazioni per gli studenti universitari ?
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Le agevolazioni riguardano la possibilità di aderire ad un regime fiscale per l'appunto agevolativo (semplificazioni contabili e pressione fiscale contenuta), ma non è riservato ai soli studenti, è una agevolazione prevista per chi rispetta alcuni requisiti che presumo lei possa avere.
Posso confermarle che, per la sua attività, dovrebbe pagare contributi inps (gestione "commercianti") anche in caso di reddito pari a zero.
Il minimale va comunque versato ed ammonta a 2900 euro circa annui.
Ovviamente se l'attività non dovesse andare bene può sempre richiedere la chiusura della p.iva e la cancellazione dal registro imprese ed inps.
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Ok,
Ma il contributo minimale va pagato al momento dell'apertura della partita iva o dopo un anno dall'apertura?
Nel caso intraprenda l'attività e dopo 2-3 mesi mi accorgo che non rende secondo i piani,chiedo la chiusura della p.iva. A questo punto dovrei versare l'intero contributo minimale o solo una percentuale?
Grazie ancora!
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I contributi minimali inps si pagano trimestralmente, si riceve il prospetto con le varie scadenze successivamente all'iscrizione.
Per chiusura della p.iva in corso d'anno vado a mente, si pagano solamente gli effettivi trimestri d'attività.
Ma il consiglio è quello comunque di valutare almeno 1 intero anno d'attività (anche per accumulare 1 intero anno contributivo ai fini della futura pensione), a mio avviso non è possibile valutare la proficuità o meno di una professione dopo soli 3 mesi dall'avvio.
Nel suo lavoro un lasso di tempo sarà necessario per farsi conoscere dai clienti, è un ambito in cui l'aspetto fidelizzazione è fondamentale.
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Buongiorno,
anzitutto chiedo scusa se mi intrometto nelle discussione, ma trovo questo post quello più simile a ciò che sto cercando.
A settembre devo iniziare anch'io un percorso da promotore finanziario e di conseguenza aprire la partita IVA.
Sicuramente aderirò, avendo io 28 anni, al regime agevolato per le attività giovanili.
La mia domanda è un'altra:- Come si apre la partita IVA per promotore finanziario? Io sono stato all'agenzia delle entrate ma mi hanno detto che questo genere di attività loro non lo gestiscono.
Mi parlavano di recarmi in Camera di Commercio di competenza. Li mi devono aprire una "PEC" ed una "Firma Digitale". - Mi confermate codice ATECO 66.19.21?
Grazie mille per la Vostra disponibilità
Andrea
- Come si apre la partita IVA per promotore finanziario? Io sono stato all'agenzia delle entrate ma mi hanno detto che questo genere di attività loro non lo gestiscono.
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Ciao, l'apertura della partita iva e l'iscrizione alla CCIAA ed all'INPS dovranno essere effettuati da un operatore del settore tramite COMUNICA (strumento software fornito on line dalla CCIAA) perchè i modelli cartacei non sono più accettati da nessun ufficio (semplificazioni burocratiche...). Per quanto riguarda la PEC e la firma digitale, non sono necessari se ti rivolgi ad un professionista in quanto sarà lui a firmare con la sua firma digitale la documentazione da inviare agli uffici (che avrai controfirmato manualmente tu assieme ad una delega ed alla procura al professionista per l'invio della documentazione), quindi magari dovrai spendere per la pratica, che comunque da solo, se fosse stata cartacea, sarebbe comunque stata difficile da compilare, ma potrai risparmiare circa 50 euro tra pec e firma. Buona fortuna, Ciao.