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mutuo erogato sul conto corrente del mutuario
Ciao a tutti,
vorrei che mi aiutaste a fare chiarezza sulla seguente questione.
Il rogito per l'acquisto della prima casa è previsto per gennaio, ma la consegna casa per giugno. La parte venditrice chiede il saldo alla consegna, ma la banca eroga il mutuo (in questo caso al 50%) contestalmente al rogito, cioè a gennaio.E' possibile che la cifra mutuata al gennaio in seguito al rogito sia erogata sul conto corrente dell'acquirente e poi consgnata alla consegna delle chiavi, cioè a giugno, al venditore?
Il venditore è d'accordo (anzi è lui che chiede il saldo a giugno dato che la consegna delle chiavi è cosi ritardata per sue esigenze).Il mio dubbio è relativo alle modalitèà di erogazione del mutuo. La banca può depositare sul conto corrente del mututario la somma e li lasciarla (ovviamente vincolata) per 6 mesi?
Grazie
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Ciao,
@leopolda said:
La parte venditrice chiede il saldo alla consegna, ma la banca eroga il mutuo (in questo caso al 50%) contestalmente al rogito, cioè a gennaio.
Cosa significa? Hai chiesto tu un mutuo al 50% del prezzo dell'immobile o che altro?
Al rogito l'immobile deve essere saldato e di tua esclusiva proprietà a tutti gli effetti (che tu lo vada ad occupare a giugno non importa) per l'accensione dell'ipoteca, nell'atto quindi, il notaio dovrà dichiarare soddistatta e quietanzata la parte venditrice.
Quindi non è un problema di banca (tu il taglio assegni lo richiedi secondo le tue esigenze e per la somma erogata) quanto di notaio e venditore che dovranno dichiarare l'intero pagamento della cifra concordata ed è con loro che devi trovare l'accordo, puoi lasciare al notaio degli assegni a garanzia, puoi farne un libretto al portatore (che è più pratico), un conto vincolato ecc. ecc.
Al termine del rogito alla banca non importa più nulla aldilà del pagamento regolare delle rate del mutuo.
Se mi chiarisci la storia del 50 % potrò essere più esaustivo.
Ciao.
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Ciao,
innanzi tutto grazie per la risposta.Il mutuo di cui ho bisogno è pari al 50% del prezzo dell'immobile. L'altro 50% fa parte dei miei risparmi.
Quindi, secondo te, ci si può accordare con il notaio per consegnare a giugno al venditore una parte dei soldi? E la somma erogata dalla banca potrebbe anche essere depositata su un conto corrente in modo da rendere un minimo? E questa operazione potrebbe essere fatta con qualsiasi banca? Oppure, essendo un po' anomala, bisogna trovare una banca che sia in qualche modo disponibile e concordarla prima di richiedere il mutuo?Grazie
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Ciao, come già detto , l'operazione si può fare, si tratta solo di trovare un accordo col notaio a cui, prima di affidare l'incarico, andrà esposta la situazione ... diversamente cambia notaio (la scelta del quale compete ESCLUSIVAMENTE alla parte acquirente).
Per il consolidamento dell'ipoteca che andrà a gravare sulla casa, sarà necessaria la quietanza dei pagamenti indicati nell'atto di rogito, inoltre ai sensi del decreto Bersani dovranno essere indicati tutti i pagamenti effettuati spese accessorie incluse e l'eventuale fotocopia degli assegni, questa potrebbe essere l'unica difficoltà, se il notaio non dovesse accomodarsi.
Per il resto l'operazione non è anomala, però la collocazione della somma a differenza dipende dal tipo di accordo (il notaio potrebbe voler trattenere la somma a garanzia), se il tuo intento è quello di farli fruttare in tutta sicurezza ti restano i vecchi e cari BOT a sei mesi, o titoli postali; i conti correnti non rendono nulla ed i libretti ancora meno.
Se hai un buon rapporto con la tua filiale prova a chiedere informazioni sui "pronti contro termine" che in questi casi possono essere una valida alternativa.
Spero di esserti stato utile.
Ciao
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Innanzitutto grazie mille per la risposta.
Non mi è chiaro se l'ipoteca possa essere consolidata in concomitanza con il rogito nonostante una parte della cifra d'acquisto venga trattenuta per sei mesi. Ribadisco che venditore e acquirente sono d'accordo, ma quando la banca concede il mutuo la casa non deve essere totalmente libera da ipoteche di ogni genere e da pendenze? Il fatto stesso di dovere ancora consegnare una parte del denaro all'acquirente non rapprensenta un vincolo?
Mi conviene prima chiarire le modalità con il notaio o prima trovare un accordo con una banca?
Saluti
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Ciao, quanto ti ho detto presuppone ovviamente il fatto che la casa sia libera da vincoli pregiudizievoli: ipoteche, pignoramenti, sequestri e quant'altro (tutto ciò lo accerta il notaio); dopodichè si può procedere all'atto.
L'ipoteca si consolida nel tempo tecnico "strettamente" necessario per effettuare le varie registrazioni 10/12 gg.
Nel momento che si accende un'ipoteca e l'atto è valido alla banca non importa cosa tu faccia con l'eventuale somma residua, ai fini del mutuo ciò che importa è il possesso della casa non la sua effettiva occupazione.
Il fatto di dover consegnare una parte del denaro non è un vincolo purchè l'atto, ribadisco, sancisca il pieno passaggio di proprietà a te.
Poi non capisco perchè dovresti trovare un accordo con una banca, ti ho già detto che prima DEVI trovare la soluzione col notaio, poi e solo se necessario, vai in una qualunque banca (sono lì apposta) ed apri un conto, fai un libretto, compri titoli ecc. ecc.p.s. continui a scrivere di venditore ed acquirente in forma impersonale, non sei tu l'acquirente? In tal caso puoi spiegarti meglio pechè le cose potrebbero cambiare di senso.
Ciao.
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Grazie della spiegazione. E' tutto abbastanza chiaro adesso. Solo che molte banche non hanno per nulla apprezzato il fatto che il saldo nei confronti del venditore non coincida con il rogito. Solo una mi ha detto che non c'è problema.
Si, l'acquirente sono io!