• User

    Minimi e deduzione spese vitto e alloggio (extra residenza)

    Salve, probabilmente tra non molto aprirò partita IVA con il regime dei minimi come libero professionista, gestione separata dell'inps. Ho 2 questioni da sottoporvi sull'argomento della deduzione delle spese per vitto e alloggio.

    [INDENT]Primo scenario: Ho la residenza a casa dei miei genitori ma ci vivo solo durante qualche fine settimana, per il resto abito per conto mio in un albergo, dove pago una quota fissa mensile. Tutto ciò perché ho bisogno di un luogo tranquillo dove lavorare e strategicamente vicino a collaboratori e clienti.
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    Potrò dedurre le spese di vitto e alloggio nella misura del 100%? Effettivamente vivo qui solo per motivi di lavoro, altrimenti abiterei con i miei, che sarebbe più economico.

    Ad ogni modo ho un dubbio pratico: cosa mi devo far rilasciare dall'albergatore/ristoratore? Mi spiego meglio: è sufficiente una ricevuta o serve la fattura? La fattura deve essere fatta in un modo particolare?

    [INDENT]Secondo scenario: A parte questo albergo, se mi dovessi spostare per andare a cercare clienti in una zona distante dalla mia abituale sostenendo varie spese (pedaggio autostradale, albergo, pasti...) e volessi dedurle dal reddito, come farò a dimostrare che tutte queste spese sono inerenti il mio lavoro e che non sono andato in vacanza? Vorrei sottolineare che il viaggio ha lo scopo di "cercare nuovi clienti", ma non è detto che ne troverò o che mi daranno un incarico immediatamente.
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    Mi rendo conto che sono domande riferite a sfumature, magari poco importanti, ma sto cercando di capire a piccoli passi e quando mi vengono questi dubbi provo a chiarirli.


  • User Attivo

    Salve Dexter800, per il primo quesito a mio avviso potrebbe dedursi il 100% del costo della fattura dell'alloggio intestata alla sua ditta, e di tutte le spese relative, in quanto utilizzato effettivamente per la propria attività, avendo la propria residenza presso altra abitazione.

    Per quanto riguarda il secondo quesito, i contribuenti minimi possono dedursi al 100% i costi per vitto e alloggio se trattasi di oneri effettivamente inerenti all'attività e ciò è dimostrabile sulla base di criteri oggetti. Quindi è importante poter dimostrare in modo idoneo il collegamento del costo all'attività e non alla propria vita privata.

    Saluti


  • User

    Questa mattina ne ho parlato con il commercialista. Mi ha detto che nel primo caso non posso dedurre nulla, sarebbe una forzatura perché lì vivo regolarmente, è di fatto un domicilio (anche se non fiscale). Discorso diverso per la trasferta occasionale di uno o più giorni, a scopo di lavoro, ma anche per seguire un seminario o un corso di aggiornamento, in quei casi posso dedurre il 75% delle spese di vitto e alloggio.

    La documentazione obiettiva della spesa non è obbligatoria ma è buona norma allegare ricevute, moduli di iscrizione, dichiarazioni, eccetera, per evitare sospetti e situazioni ambigue.

    Credo che la differenza sostanziale stia nella documentabilità del singolo caso. Se sto in albergo per una settimana e partecipo a un corso di una settimana, che posso documentare, allora ok quella settimana la deduco. Se invece abito per un anno in un albergo, anno durante il quale svolgo varie attività in zona, non vale perché non si tratta di una necessità particolare e facimente documentabile, ma di episodi sparsi in un arco di tempo.

    Non dico che sia così, ma che così mi è stato spiegato, magari sbaglio, non saprei...