• User Newbie

    Proposta di prestazione occasionale dall'estero per telelavoro

    Buongiorno,
    avrei un quesito che non sono ancora riuscito a chiarire.
    Tramite sue conoscenze, la mia ragazza è entrata in contatto con una società irlandese che recluta personale in tutto il mondo per conto di un noto motore di ricerca. I lavori consistono nel connettersi ad internet nel proprio paese e verificare la pertinenza dei risultati che il motore di ricerca fornisce agli utenti sulla base delle chiavi di ricerca.
    Tutta la procedura di reclutamento è svolta in inglese via mail: dalle informazioni che si ricavano si capisce che il lavoratore dovrà operare in autonomia dalle 10 alle 20 ore settimanali, a seconda delle proprie possibilità e sulla base della quantità di lavoro che la società ho necessità di terminare.
    Ora, non vi è un contratto, ma l'azienda, sulla base del tempo di lavoro, fa compilare una ricevuta di pagamento (9? l'ora), senza però applicare la ritenuta d'acconto, ma richiede dimostrazioni dall'utente della regolarizzazione della propria situazione contributiva.

    Questo rapporto di lavoro come si profila? E' assimilabile al lavoro occasionale anche se non ci sono vincoli temporali di durata della prestazione?
    Come si assolve ai propri obblighi con il fisco e quanto si paga?

    Grazie
    Federico


  • User Newbie

    Ciao Federico, la mia condizione è molto simile alla tua.
    Prestazioni occasionali per una società estera (UE).
    Nel mio caso si tratta di provvigioni calcolate come percentuale sui risultati ottenuti, quindi non è possibile a priori stabilire quanto guadagnerò.
    L'azienda mi paga le provvigioni senza ritenuta d'acconto (in quanto non è obbligata a fare dichiarazione dei redditi in Italia) e pretende che poi io mi autogestisca per essere in regola con tasse e contribuiti col fisco italiano.
    Tu hai risolto i tuoi dubbi?
    Qualcuno può aiutarci?

    Grazie