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Medico ed apertura P.IVA in che regime?
Salve sono un medico che svolge guardie mediche (per le quali è richiesta la p.iva) e lavorerò a breve presso una clinica privata come libero professionista (anche qui con P.IVA). Entrambi i rapporti di lavoro hanno durata semestrale, ma ciò non vuol necessariamente dire che non lavorerei tutto l' anno, ma semplicemente che il periodo per cui lavorero potrà andare dai 6 mesi in su.
Ora devo aprire la P.Iva ma non so che regime scegliere. In qualità di medico senza studio personale, penso che potrei scaricare soltanto benzina, bollo assicurazione, ed un eventuale acquisto auto, nonchè più in la (molto più in là) l' acquisto di un ecografo. Ma non penso che avrò grosse cifre da dover sottrarre. Il guadagno lordo potrebbe rimanere entro i 30000 mila ma potrebbe anche superarlo di oltre il 50%.Ora alcune domande:
- Mi chiedo che regime mi conviene adottare (considerato che non dovrei avere grosse spese da detrarre/dedurre (devo capire ancora la differenza)?
- Converrebbe partire con il regime dei minimi e nel momento in cui vedo che sto sforando chiedere il passaggio al regime ordinario, sempre che si possa fare, e quanto sia vantaggiosa/svantaggiosa economicamente questa operazione: considerate che non so attualmente se supererò i 30000 mila euro o se li supero di quasi il doppio
- Io come iscritto ad un albo professionale (Ordine dei Medici e degli Odontoiatri) sono automaticamente chiamare a pagare l' ENPAM nella quota A che comprendo e nella Quota B (non capisco in che misura), perchè esercitando la libera professione mi sembra di capire che io debba aderire alla gestione separata dell' INPS (il 17% giusto).
- E la cifra dovuta all' INPS e all' ENPAM la devo sotrarre dal compenso lordo per calcolare l' imponibile soggetto al pagamento dell' IRPEF (a scaglioni di fasce nel caso di regime ordinario)?
- Ultima domanda, ho sentito dire che con il regime dei minimi l' IVA non si versa ma non si sottrae, mentre con il regime ordinario si può scaricare l' IVA. Ora come avrete ben capito sono molto a secco di competenze in questo settore, ma non capisco il senso di queste affermazioni: per me è come se qualcuno mi dicesse con il regime dei minimi non bevi, ma non hai sete. Che vuol dire?