• Super User

    Dovresti indicare se sei residente in Italia e per quanto tempo soggiorni in Finlandia (più di 6 mesi o meno di 6 mesi).
    Saluti.


  • User Newbie

    allepoca non ero residente . viaggiavo allincirca ogni 3 mesi. ma questi mi chiedono le tasse 2006-2007-2008 che doveva pagare per giusto il nostro datore di lavoro ma lui e scomparso!! ed sono troppi soldi!! 30.000?


  • User

    E' importante sapere secondo quale diritto è stato redatto il contratto di lavoro.
    Dal contesto sembra che sia diritto finlandese.
    A questo punto bisogna vedere se in Finlandia il dipendente è soggetto a ritenute fiscali come in Italia.
    Solitamente infatti chi è costretto a subire una ritenuta poi non è responsabile se queste non vengono versate.


  • Super User

    @comm-internazionale said:

    Solitamente infatti chi è costretto a subire una ritenuta poi non è responsabile se queste non vengono versate.

    Non è proprio così perché esiste la solidarietà nell'assolvimento dell'obbligo tributario per cui accade (spesso, direi) che l'ufficio si rivolge al sostituito nel chiedere il pagamento delle ritenute già subìte da quest'ultimo e poi questi dovrà rivalersi sul sostituto per farsele restituire.
    Saluti.


  • User

    Ciao,
    la norma la conosco, nella vita pratica però è anche vero che se la si ritiene iniqua bisogna opporsi.
    Non è giusto che una persona sia costretta a subire una ritenuta da un "controllore" considerato più affidabile e poi, se questo non la versa, vanno a prendersela con il "controllato".

    Per quanto mi riguarda se si trattasse di una questione che si è svolta solo in Italia, prima ci proverei con le buone (a volte basta ed avanza, soprattutto per le ritenute degli autonomi...) e se non si risolve così, considerata la somma non indifferente, valuterei se sia il caso di instaurare un bel contenzioso come hanno fatto i colleghi:

    "La Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia con sentenza Sent. n. 9 del 13 dicembre 2008 (dep. il 14 gennaio 2009) della Comm. trib. prov. di Reggio Emilia, Sez. IV ha stabilito:
    Nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato il dipendente/contribuente è tenuto a rimettersi all'opera del datore di lavoro in ordine alla percezione del reddito depurato delle somme trattenute per effetto del meccanismo della ritenuta d'acconto. Conseguentemente, non può egli essere chiamato a rispondere delle omissioni del sostituto laddove
    abbia dimostrato e documentato di avere percepito il reddito dichiarato con le apposite certificazioni di legge".

    Oltretutto, a livello europeo ci sono paesi (vedi ad es: Germania) in cui il datore di lavoro è considerato unico responsabile, qualora ad insaputa del dipendente trattenga e non versi le ritenute d'acconto oppure addirittura nel caso in cui questa informazione sia nota al dipendente che però ne dà immediata comunicazione all'Agenzia delle Entrate tedesca competente.


  • Super User

    La giurisprudenza sul caso è varia: ti cito ad es. *Cass. Sez. Trib. Sent. 9867 del 05/05/2011, Cass. Sez. Trib. Sent. 1161 del 27/01/2003, Cass. Sez. Trib. Sent. 10057 del 01/08/2000, *ecc.
    In pratica le obbligazioni del sostituto e del sostituito sono autonome. Se il sostituto non opera o, se opera, non versa le ritenute di acconto per conto del sostituito questi non è liberato dall'obbligazione tributaria poiché egli è tenuto a dichiarare il reddito di lavoro dipendente e a versare le ritenute, salvo poi eventualmente rivalersi sul sostituto per la restituzione delle ritenute subìte. L'ufficio pertanto è legittimato ad accertare il sostituito sulla base della normale attività di controllo e accertamento che coinvolge le dichiarazioni dei redditi (del sostituito, nel caso specifico).
    Con questo non voglio dire che non condivida il tuo pensiero, però l'indirizzo che si sta consolidando pare che sia quello di dar ragione all'ufficio nel caso specifico; non a caso ti ho citato giurisprudenza di legittimità e non di merito.
    Saluti.


  • User Newbie

    Questo signore non ci a mai registrato in Finlandia. Perché se cosi fosse allora automaticamente ci doveva arrivare , come dite voi il cosi detto modello per pagare le tasse. Ma lui a sempre detto che noi eravamo assunti in Italia . Quindi non avevamo niente a che fare con la Finlandia. Ma la legge dice che se superi i 6 mesi di lavoro devi pagare le tasse qui. Lui deve dare +di200.000,00 . Ma a salutato tutti ed e andato via. da quello che ho capito forse devo fare uguale??? Anche se non vorrei perché dopo questo periodo io ho cercato con fatica di inserirmi aprendo una mia attività mettendomi in regola con lo stato e sto pagando tutti i diritti e doveri. Ma se loro mi mettono cosi non mi lasciano altra via di uscita!! come posso fare??!!


  • Super User

    Purtroppo non conosco la legislazione fiscale finlandese.....
    Saluti.


  • User Newbie

    si vorrei ma e un bel casino adesso!! ho un azienda regolare attiva in Finlandia. in società con mio fratello. pensa che casino , dovrei lasciare la mia quota a mio fratello. in modo che poi non intaccherebbe sul bene dell'azienda. poi non poter acquistare niente per 5 anni . oppure uscire di qui per 5 anni. e poi tutto ritorna come prima, perché qui la legge dice dopo 5 anni tutto e ok. tutto perché all'inizio per inserirmi in questo paese o cercato di accaparrare quello che mi veniva. un po come gli emigrati che vengono in Italia. il fatto e che lui si e preso i soldi ed a detto arrivederci. io che ho cercato di inserirmi riuscendoci , adesso li vogliono da me!!! ladri!!!!!