• User Newbie

    Partita IVA a tempo "determinato": come procedere?

    Buongiorno a tutti,

    sto per cambiare azienda dopo aver lavorato per 10 anni come dipendente con mansioni di analista/programmatore. La nuova società, avendo difficoltà politiche "interne" per procedere con l'assunzione diretta, mi ha proposto un primo periodo di collaborazione in Partita IVA per 6 mesi, da convertire successivamente con un contratto dipendente a tempo indeterminato.

    Avendo letto ed avuto pareri diversi da persone diverse, vi chiedo qualche indicazione su come procedere, posto che:

    • la mia attuale RAL di dipendente è ca. 35.000 euro
    • la nuova attività è di "consulenza amministrativa", quindi diversa da quella attuale
    • i compensi del periodo dei 6 mesi saranno inferiori a 30.000 euro, ma è sufficiente o si conteggia l'anno fiscale di 12 mesi dall'inizio attività? Anche se già so che cesserà la Partita IVA dopo i 6 mesi?

    Grazie di cuore e buona giornata!

    Riccardo


  • User Attivo

    Salve, penso che si riferisca al limite dei 30.000 euro del regime dei minimi. Quell'importo è però da ripartire per i mesi di effettiva attività, qundi se apre adesso la partita iva non potrà fatturare 30.000 euro entro la fine dell'anno. In pratica sono in media 2.500 euro/mese. Se il limite è superato ma non oltre il 50% non si creerebbe un problema nel suo caso, semplicemente non potrebbe mantenere il regime l'anno successivo. Se supera il 50%, invece, sono dolori. La scelta del regime giusto, spesso ingiustamente sottovalutata, è un operazione importantissima. Saluti