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    Regime dei minimi e impresa familiare, calcolo del reddito

    Salve a tutti,
    ho un paio di quesiti da porre a chi mi sa rispondere (per me fondamentali), premetto che finora mi sono consultato già con commercialista e associazioni commercianti che mi hanno detto due cose diverse e opposte.
    Io sono inquadrato nel regime dei minimi da un paio di anni, lavoro come consulente informatico, con un reddito di circa 15-20.000 euro annui quindi nessun problema per quanto riguarda i requisiti di appartenenza al regime. Nel 2010 purtroppo è venuto a mancare uno dei miei due genitori che portavano avanti un bar sotto forma di impresa familiare (senza dipendenti). Per proseguire l'attività è stata costituita la comunione ereditaria (che dovrà cessare entro un paio di mesi), nella quale mi sono trovato a dover far parte, assieme a mia madre (partecipazione metà a testa). Detto questo, pur formalmente facendo parte dell'attività, ci lavoro solo sporadicamente e non percepisco alcuna somma di denaro. Il mio commercialista mi comunica che posso comunque continuare a rimanere nel regime dei minimi per quanto riguarda la mia attività mentre altri mi dicono di no (anche se pare che tra le cause di esclusione dei minimi non siano nominate "imprese familiari").
    Le mie due domande sono: rientro comunque nel regime dei minimi per quanto riguarda la mia attività di consulente o devo tornare nel regime ordinario? (e come comportarmi eventualmente con le fatture già emesse nel 2011 sempre come contribuente minimo) In ogni caso, per il limite dei 30 mila euro ,devo calcolare i proventi della mia attività (20 mila esempio) più metà dei ricavi del locale? oppure i redditi delle due attività non si sommano ma rimangono indipendenti?
    grazie di cuore a chi mi sa rispondere...non so più dove sbattere la testa...