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Consulenza Legale. Problematiche di famiglia. [Perfavore cerco aiuto]
Buongiorno, scrivo gentilmente per richiedere una consulenza legale riguardo alcuni problemi familiari occorsomi negli ultimi mesi.
Di seguente le riporto la spiegazione dei fatti riguardo ai quali chiedo gentilmente un parere esperto in materia.
Sono un ragazzo di 21 anni, nel Luglio 2010 in vista di una separazione di mio padre e mia madre, mia madre si allontana da casa(casa sotto la quale viveva tutta la famiglia ma di proprietà di mia madre) senza fornire nessuna spiegazione, nessun avvertimento e nessuna notizia riguardo suo recapito o intenzioni di vita. Mio padre il 1 Agosto va in pensione smettendo quindi di Lavorare, in data 11 agosto subisco un Incidente stradale con ragione dalla miaparte al 100% per il quale mi è stata attestato un Danno Biologioco permanente del 5% e numerosi mesi di invalidità parziale da parte di un Professore Universitario di medicina Legale di conseguenza vado incontro a numerosi mesi di riabilitazione e cure, inoltre nei giorni immediati al'sopracitato sinistro stradale in data 18 Agosto vengo ricoverato d' Urgenza al pronto soccorso per un intervento chirurgico di Appendicite Acuta Flemmonosa, rimanendo ricoverato 3 giorni (in condizioni di assoluto disagio dovute anche al precendente incidente strdale). Rimanendo assistito solamente da parte di mio padre per breve tempo.
Premetto che sono resisdente nei pressi di Torino, mio padre essendo andato in pensione decide a Ottobre di allontanarsi anche lui da casa recandosi presso casa dei propri genitori in Basilicata, tuttavia provvedendo da solo al mio sostentamento economico, quindi da Ottobre seppur appoggiato economicamente dal sostegno di mio padre mi trovo da solo e in condizioni di disagio fisico e morale a vivere nella casa di proprietà di mia madre e nella quale viveva la famiglia, nel frattempo è avvenuta la separazione dei miei genitori. Da Luglio 2010 ad oggi Aprile 2011 non ho ricevuto nessuna notizia da parte di mia madre e nessun tipo di sostegno nè economico nè morale (la comunicazione per la separazione tra mio padre e mia madre avveniva esclusivamente tramite avvocati). Causa tutte le sopracitate vicessitudini sono stato costretto ad abbandonare L' università che frequentavo trovandomi in non buone condizioni di salute, con un padre lontano 1000 km e una madre allontanatasi senza comunicare nulla ( ad oggi dopo mesi io non so dove viva e cosa faccia). Inoltre dalla nascita sono portatore di disfunzioni renali (posseggo praticamente l' utilizzo di uno solo dei 2 reni e ricorrenti infezioni urinarie). Infine l' avvocato di mia madre sebbene la casa dove vivo ora sia l' unica dove io possa abitare attualmente ha comunicato ch non essendo più casa coniugale(vista la separazione) entro 6 mesi devo provvedere ad andarmene lasciando libero l' immobile, in accordo con mio padre che ha accettato di prendersi a carico il fatto di trovarmi una sistemazione. Ora da Luglio 2010 essendo stato sostanzialmente privato di ogni tipo di sostegno materno per quanto riguarda assistenza post sinistro stradale(e riabilitazione durata numerosi mesi) assistenza post intervendo chirurgico avvenuto in agosto 2010, avendo dovuto abbandonare i miei studi universitari ed essendomi trovato ad abitare e gestire da solo un abitazione in condizioni di salute deficitarie(anche perchè come dicevo soffro a un rene) senza aiuto fisco e morale che mi ha messo in difficili condizioni di trovare e gestire un possibile lavoro per guadagnare. Essendo mia madre proprietaria di 2 Immobili per un valore totale di circa 250.000 euro nonchè avente essa un reddito mensile di circa 500 euro mesili di pensione lavorativa. Ho diritto e sarebbe legittimo chiedere un risarcimento economico per tutti i sopracitati danni subiti e fortemente aggravati dal suo comportamento di negligenza nei confronti del figlio non ancora autonomo e dovutosi trovare ad affrontare "da solo" disagi di salute?? (avendo comunque io dovuto affrontare molte spese di vario tipo in questi mesi)P.S. sono nullatenente e come dicevo vivo grazie al sotegno economico che mi offre mio padre ma che ora abita a 1000 km di distanza.
Porgo un gentile ringraziamento in attesa di una consulenza a riguardo. Cordialità.
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Gentile Utente,
Innanzitutto un plauso per il Suo coraggio dimostrato nell'affrontare tutte queste disavventure quasi constestuali.
Ad ogni modo il caso che Lei prospetta da un punto di vista giuridico è davvero affascinante ed allo stesso tempo complesso perchè recante problematiche che si intrecciano tra loro.
Ad ogni modo ad una prima analisi (che Le premetto essere davvero generica perchè è necessario un approfondimento giurisprudenziale) si può individuare una responsabilità di Sua madre per violazione degli adempimenti genitoriali di mantenimento, assistenza morale e materiale verso il figlio.
E' oramai principio acclarato, infatti, che anche quando il figlio è maggiorenne non viene meno l'obbligo al sostentamento materiale e morale nei confronti del figlio soprattutto quando questo non è autosufficiente da un punto di vista economico.
Da qui potrebbe derivare un nesso di causalità per la mancata conclusione dei suoi studi universitari.
Anche la richiesta di Sua madre di liberare l'immobile appare poco fondata da un punto di vista giuridico o comunque contestabile atteso che allo stato la casa è "occupata" da un figlio e non da un soggetto terzo "sine Titulo" e che rientra nell' ampio genere del sostentamento materiale.
Dunque, a mio parere si potrebbe imbastire un procedimento nei confronti si Sua madre attivando un'azione risarcitoria.
Le ribadisco che quanto sopra è frutto di un'analisi che io stesso definisco "generica" occorrendo nel caso un corposo approfondimento.
Se necessita di ulteriori chiarimenti, non esiti.I miei più sinceri Saluti
Avv. Luciano Castaldi
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@Avv. Luciano Cdi said:
Egregio Avv Luciano Castaldi la ringrazio innanzitutto per la gentilezza della sua risposta. Riconosco pienamente che la sua analisi per quanto professionale per conseguenza di coserichiederebbe come sottolineato da lei un corposo approfondimento. Brevemente le spiego meglio la situazione riguardo la richiesta da parte di mia madre a lasciare L' immobile in cui risiedo e che è di sua proprietà.
Al momento della separazione il patrimonio familiare è stato così suddiviso:
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1 Appartamento (attulmente affittato e occupato con contratto di 4+4 anni quindi non fruibile per farci vivere la mia persona) intestato a mio padre.
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1 piccolo Locale commerciale (50 mqi circa) anch' esso affittato intestato a mio padre
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1 appartamento ampio di circa 150 mq, cantina, 2 box auto di proprietà di mia madre
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1 porzione di villetta Trifamiliare intestata a mia madre.
Sostanzialmete 1 appartamento affittato e non friubile e un negozio anch' esso affittato a mio padre e 1 ampio appartamento(che era la casa di famiglia prima della separazione, dove tutti abitavamo) e una porzione di villetta intestate e di proprietà di mia madre. (Attualmente mio padre vive presso i suoi genitori)
Ora mio padre al momento della separazione coniugale e della divisione dei beni ha accettato di provvedere a sue spese a trovare una sistemazione a me (un monolocale in affitto oppure un qualsiasi posto dove andare visto che oltre la casa dove risiedo attualmente non potrei recarmi altrove) per ottenere una parte del sopracitato "patrimonio immobiliare" diviso tra i coniugi.
Detto questo però sia viste le mie condizioni di salute ancora non stabilizzate, affrontare un qualsiasi trasloco oppure spostarmi di locazione trovandomi da SOLO siccome mia madre è "sparita" e mio padre risiede a 1000 km mi riesce sia fisicamente che economicamente difficile e impegnativo, per me sarebbe un ulteriore disagio fra i disagi già arrecati. Senza considerare tutto il tempo che mi viene sottratto da questa situazione, il gestire la mia riabilitazione, le cure per disagi fisici, preoccupazioni mentali e problemi di salute esistenti dalla nascita mi impediscono di cercare in maniera serena e in un ambiente "vivibile" un lavoro, quindi da questo punto di vista anche mi sono sentito invalidato e senza sostegno alcuno da parte di madre.
Ora anche ammesso che io provveda nel giro di 6 mesi a trovare una sistemazione( che sarebbe per me comunque economicamente pesante da sostenere coi soldi che mio padre provvede a fornirmi)
Mi chiedo, ma una madre può andarsene senza avvertire, senza dare nessuna notizia al figlio e lasciandolo in una condizione di disagio psicologico, fisico, economico??? ribadisco anche che in tutti questi mesi fra spese mediche e altro ho dovuto sostenere dei sacrifici sia materiali che psicologici.
Secondo lei la possibilità di ottenere un (a mio modo di vedere meritato) risarcimento per la negligenza come genitore e per i danni subiti è concreta? e nel caso la procedura per avviare il tutto quanto potrebbe durare(le tempistiche sono lunghe) e per quanto riguarda i costi da sostenere?
Ringrazio molto e porgo i più gentili saluti.
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