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contratto a progetto: help!!!
Ciao a tutti, sono nuovo del forum e ho un quesito da sottoporvi.
Sono stato assunto il 01/04/2011 con contratto a progetto e dopo solo una settimana il datore di lavoro mi ha comunicato che provvederà via raccomandata a interrompere il mio rapporto lavorativo dandomi un preavviso di 15 giorni. Mi ha già chiuso la mail e ho dovuto restituire la sim.
La motivazione non è nel mio modo di lavorare, come lui stesso mi ha detto bensì nel mio carattere, a suo avviso incompatibile con il suo...
Durante questa settimana ho dovuto lavorare peggio che come un dipendente, prendendo ordini e dovendo rispettare una programmazione settimanale da lui inviatami. (circa 1600 km in una sola settimana!)
Aggiungo che prima di cominciare ho dovuto lavorare per un settimana come periodo di prova.
Vorrei sapere come comportarmi: in attesa della raccomandata ad esempio devo continuare a lavorare?
se si come faccio visto che non ho più la mail e la sim? quando termina il mio periodo lavorativo: quando ricevo la raccomandata o dopo 15 giorni dal ritiro? 15 giorni intesi lavorativi? sarò ugualmente pagato durante questi 15 giorni?
scusate le tante domande ma sono incappato in questa azienda che prima di assumermi mi prometteva mari e monti e poi, una volta partito, mi ha letteralmente detto: se ti va devi fare come ti dico altrimenti ciao...
grazie a chi vorrà e potrà rispondermi
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Gentile Utente,
innanzitutto un chiarimento è d'obbligo:
contrariamente a quanto purtroppo accade nel nostro "bel paese" il contratto a progetto deve avere caratteristiche ben precise ed infatti l'art. 62 del D.Lgs. 276/03, che appronta la relativa disciplina, tra gli elementi indicati prevede che nel contratto di lavoro debba essere specificamente individuato il progetto assegnato ed inoltre riconosce piena autonomia al lavoratore che non può essere vincolato, ad esempio, da orari di lavoro imposti dal committente.
Nel caso in cui difettino i requisiti di legge, l'art. 69 del medesimo decreto legislativo satbilisce che il rapporto di lavoro a progetto si converte automaticamente in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione.Dunque, se Lei è stata sottoposta ad un vincolo di subordinazione (orari di lavoro da rispettare ecc) il suo rapporto di lavoro va inquadrato come dipendente subordinato e non come lavoratore a progetto.
Purtroppo in Italia si utilizza questa forma di contratto in modi quanto meno criticabili.
Detto questo e quindi evidenziatoLe che potrebbe chiedere giudizialmente la inversione del rapp.to di lavoro derivante dal suo contratto di lavoro,
Le evidenzio che sempre la citata normativa stabilisce che: "Le parti possono recedere prima della scadenza del termine per giusta causa ovvero secondo le diverse causali o modalità, incluso il preavviso, stabilite dalle parti nel contratto di lavoro individuale".Orbene, mi sembra evidente che "le incomprensioni caratteriali" non possano rientrare nel concetto di giusta causa (inadempienza contrattuale tale da non rendere possibile la prosecuzione del rapporto).
Dunque, Lei avrebbe tutte le carte in regola per rivolgersi ad un Suo legle di fiducia e chiedere che Le venga resa giustizia nei confronti di un datore di lavoro che si è comportato in modo quanto meno scorretto.
Ovviamente la scelta di che cosa fare nel frattempo dipende da quello che Lei vuole fare...se intende ottenere tutela legale Le consiglio di proseguire il rapporto di lavoro fino a comunicazione scritta da impugnare secondo i termini di legge.
Saluti.
Avv. Luciano Castaldi
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Egr.Avv.Castaldi,
innanzitutto la ringrazio per la sua rapida risposta nonostante oggi sia anche domenica.
Il fatto è che io per continuare a lavorare dovrei comunicare con il mio datore di lavoro ma non ho più la sim e la mail è stata chiusa e lui intende già terminato il mio rapporto lavorativo e aspetta solo ad ufficializzarne la fine tramite raccomandata. Come mi conviene quindi muovermi per non passare io dalla parte del torto?
Mi è dovuto qualcosa per il periodo lavorato considerato che avrei dovuto percepire un fisso mensile? se si per la sola settimana o anche per il periodo dei 15 giorni di preavviso?
grazie ancora e cordiali saluti.
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Gentile utente,
non soltanto le è dovuta la retribuzione per il lavoro effettivamente prestato ma come le spiegavo avrebbe diritto, se non vi sono i presupposti per il contratto a progetto, ad essere inquadrata come un "normale lavoratore subordinato" con la relativa retribuzione.
Le consiglio di comportarsi come se nulla fosse accaduta ....se il Suo datore di lavoro (che nel contratto a progetto si definisce committente proprio a specificare che non è un vero e proprio soggetto da cui si dipende) non Le consente di adempiere alla Sua prestazione Le consiglio di inviargli una nota scritta in cui gli comunica che il suo comportamento non le consente di adempiere correttamente la prestazione lavorativa e che quindi la responsabilità di eventuali inadempienze è sua.
Quando e se le arriverà la lettera di recesso (licenziamento) le consiglio di rivolgersi al suo legale di fiducia onde ottenere quanto le è dovuto come sacro santo diritto di lavoratore e che non deve essere mai calpesatato!!
per ogni chiarimento sono a Sua disposizione.
Avv. Luciano Castaldi
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Gent.Avv.Castaldi,
è stato chiarissimo.
Ma ho un'ulteriore domanda:
potrebbe dirmi che non ho superato il periodo di prova? aggiungo che nel contratto non è specificato alcun periodo di prova che tra l'altro io ho svolto la settimana prima di essere assunto e senza essere retribuito...
Suppongo che anche il co.co.pro preveda il periodo di prova.
Grazie ancora,
saluti