• User

    info assunzione dipendente, fuoriuscita regime e ris. 27/2011

    sono nel regime dei minimi, da 3 anni... quest'anno avrei bisogno di assumere una persona per almeno 4 mesi.... ovviamente questo fatto determinerà l'uscita dal regime sostitutivo e pertanto dovrò fatturare col regime ordinario a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo, senza applicazione di sanzioni...quindi unico2012 sarà ancora col quadro CM e soltanto nel 2013 potrò avere l'unico compilata al quadro RG...la prima fattura con addebito iva pertanto la effettuerò dal 01.01.2012....

    la permanenza nel regime ordinario (contabilità semplificata) è vincolante per un triennio? oppure posso, a fine anno ed una volta che avrò terminato l'assunzione, e se non avrò superato il limite dei 30.000? (unitamente avrò rispettato tutte le limitazioni), chiudere questa p.iva e ne aprò un'altra x restare nel regime dei minimi? in effetti il solo "sostenimento di spese per lavoro dipendente o per collaboratori a seguito di assunzione di un lavoratore" determina l'uscita dal regime dei contribuenti minimi con decorrenza "dall'anno successivo a quello in cui si verifica la causa di cessazione"...altre soluzioni?

    inoltre con la ris. 27 del 07.03.2011 l'agenzia delle entrate ha stabilito che l'ipotesi di esclusione dal regime dei minimi (contestuale partecipazione in società di persone o associazioni o a srl) non opera qualora il reddito di partecipazione sia un reddito diverso da quello d'impresa o di lavoro autonomo (si fa riferimento ad attività agricola nella risoluzione dell'ade)....pertanto se l'attività dei minimi che svolgo è "intermediazione assicurativa" posso essere socio di una scarl (soc coop) che si occupa di consulenza fiscale/agricola? oppure la ris. varrebbe ad esempio nel caso solo di un?attività associativa (non a scopo di lucro e non professionale) non produttiva, agli effetti dell?Irpef, di redditi d?impresa o di lavoro autonomo e svolta esclusivamente a favore dei soci (tipo il caf della coldiretti)?


  • User Attivo

    Nei casi in cui si fuoriesce dal regime dei minimi per superamento del limite dei 30.000 euro si può tornare nel regime dei minimi già dal primo anno in cui si rientra sotto tale soglia di ricavi (quindi anche l'anno successivo), in quanto il passaggio al regime ordinario è avvenuto non per scelta ma per naturale superamento della soglia.
    Ritengo (in quanto non mi sovviene una norma esplicita a riguardo) che tale criterio si applichi ANCHE nel caso di assunzione di dipendente, in quanto* il vincolo triennale si manifesta solo quando l'abbandono del regime dei minimi è il frutto di una scelta del contribuente.
    *
    Per quanto riguarda la risoluzione citata ritengo che qualora le associazioni da te nominate producano reddito, questo debba essere qualificato *esclusivamente *come reddito agricolo per poter beneficiare della disposizione normativa.

    Saluti


  • User

    @trust said:

    Nei casi in cui si fuoriesce dal regime dei minimi per superamento del limite dei 30.000 euro si può tornare nel regime dei minimi già dal primo anno in cui si rientra sotto tale soglia di ricavi (quindi anche l'anno successivo), in quanto il passaggio al regime ordinario è avvenuto non per scelta ma per naturale superamento della soglia.
    Ritengo (in quanto non mi sovviene una norma esplicita a riguardo) che tale criterio si applichi ANCHE nel caso di assunzione di dipendente, in quanto* il vincolo triennale si manifesta solo quando l'abbandono del regime dei minimi è il frutto di una scelta del contribuente.

    Per quanto riguarda la risoluzione citata ritengo che qualora le associazioni da te nominate producano reddito, questo debba essere qualificato *esclusivamente *come reddito agricolo per poter beneficiare della disposizione normativa.

    Saluti

    ok per l'associazione

    per quanto riguarda il rientro nei minimi ho letto anche sul web ma non riesco a trovare alcuna norma.... pertanto suppongo che:

    1. 2010 - minimi per scelta
    2. 2011 - minimi, ma assunzione dipendente
    3. 2012 - dovrebbe essere regime ordinario (perchè nel 2010 è stata assunta una persona), però se la persona a fine anno viene licenziata e permangono i requisiti (max 30.000 di fatturato + altri vincoli tutti rispettati) posso rimanere nei minimi

    questa dovrebbe essere la norma... però mi piacerebbe vederla per iscritto questa stessa norma per evitare di incorrere in sanzioni... visto che vorrei fare le cose a seconda della legge, grazie


  • User Attivo

    Come ti ho già scritto non mi risulta un norma esplicita a riguardo, forse perchè non c'è. Come spesso succede bisogna basarsi su norme di carattere generale o sul combinato disposto di più norme per giungere ad una soluzione, qualora non intervengano circolari o risoluzioni a chiarire dubbi interpretativi derivanti da leggi lacunose.

    Detto ciò, sappiamo per certo che la norma dice questo:

    • L'OPZIONE per l'applicazione dell'Iva con i criteri ordinari vincola il contribuente per un triennio. A seguito dell'entrata in vigore del Dpr 442/1997 l'opzione per un regime contabile o Iva diverso da quello "naturale" viene esercitata tramite il comportamento concludente, cioè concretamente assunto e non, come in passato, per effetto di espressa comunicazione all'agenzia delle entrate.

    • Conseguentemente il regime dei minimi (ex articolo 1, commi da 96 a 117, legge 244/2007) potrà essere adottato solamente quando sarà decorso il triennio. In questo caso, ove il contribuente abbia adottato tale regime senza averne titolo e, quindi, non abbia esercitato la rivalsa dell'Iva, l'agenzia delle Entrate accerterà la maggiore Iva, irrogando le relative sanzioni e richiedendo anche gli interessi maturati a causa del mancato versamento del tributo. Ovviamente verranno recupete le eventuali maggiori irpef, addizionali ed irap, + sanzioni e interessi. (quindi i tuoi timori non sono proprio ingiustificati)

    • Il regime dei minimi è un regime naturale. Se un contribuente nel 2012 ha adottato per un anno la contabilità semplificata non per opzione, ma in quanto nell'anno precedente (2011) ha conseguito compensi per un importo complessivo superiore a 30mila euro, e l'anno successivo (2012) torna al di sotto della predetta soglia, con effetto dal 1° gennaio 2013 potrà rientrare nel regime dei minimi in maniera naturale, cioè senza nemmeno che vi sia la necessità di comunicare alcuna opzione, laddove non superi la soglia massima di 30mila euro di ricavi o compensi (vedi la circolare dell'agenzia delle Entrate n. 73/E del 21 dicembre 2007).

    In base a ciò la conclusione che ne traggo (con la possibilità di essere smentito clamorosamente da un norma esplicita a riguardo che io ignoro) è che se il contribuente, PUR TROVANDOSI NELLE CONDIZIONI di applicare il regime dei minimi (non è quindi il caso tuo), ha optato per il regime Iva ordinario non potrà applicare il predetto regime prima del decorso del triennio.

    Purtroppo ti posso dire per esperienza che i dubbi interpretativi in materia fiscale sono quasi la "norma", per usare un gioco di parole. Ho cercato di fornirti dei riferimenti normativi utili su cui basarti, aspettando l'eventuale contributo/parere di qualche autorevole forumista su questo interessante argomento. Saluti


  • User

    pertanto da quello che ho capito... se voglio stare tranquillo o entro fine anno trovo una norma che mi spieghi tutto oppure dovrò optare per il regime ordinario iva (e contabilità semplificata) per un tirennio, a meno che non cambio la mia posizione (chiudo la ditta individuale e ne apro un'altra o da ditta individuale passo ad srl unipersonale in regime di trasparenza - mia vecchia idea)....