• User Newbie

    Guadagnare almeno 30000 euro netti con Partita Iva

    Egregi Sig.ri,

    vi chiedo cortesemente un consiglio per mia cugina.

    Questa è la sua situazione:

    per 2 anni ha lavorato in un azienda gestita dalla zia con contratto a progetto come responsabile di un centro benessere.

    Percepiva 18 mila euro l'anno netti e altri 12 mila sotto forma di altri benefit.

    Il contratto a progetto non è più rinnovabile e la zia gli proposto l'apertura di una partita con il regime contribuenti minimi.

    Quest'anno con partita iva vorrebbe continuare a guadagnare almeno 30000 Euro netti tutto in regola.

    Ci siamo informati un pò in giro e ho letto vari discussioni qui sul forum ma abbiamo ancora dei dubbi a proposito.

    Purtroppo in famiglia cercano di risparmiare in tutti i modi e spesso a scapito dei famigliari, a parte i miei dubbi sul fatto che lei possa ricoprire il ruolo di responsabile di un centro benessere inquadrata con una partita iva, quanto dovrebbe chiedere per guadagnare ? 30000 netti?

    Ci sono spese che sono detraibili?

    Vi ringrazio fin d'ora dell'aiuto.
    Daniele


  • Super User

    Con il regime dei minimi ciò non è possibile. Ha un limite di ricavi fissato ad euro 30.000 annui; pur ipotizzando assenza di costi deducibili sul reddito vanno calcolate le imposte ed i contributi previdenziali e quindi il netto andrebbe a scendere.


  • User Attivo

    Il regime dei minimi è per ricavi pari o inferiori ai 30mila euro. Ricavi vuol dire il compenso lordo. Se il netto deve essere almeno 30mila, sicuramente il lordo sarà superiore.

    Indicativamente le tasse sono il 20% calcolate sulla differenza tra ricavi e costi sostenuti. Inoltre c'è l'INPS dovrebbe essere il 4%. Non puoi scaricare l'IVA delle spese sostenute e non addebiti l'IVA ai clienti.

    Sicuramente puoi scaricare delle spese ma è meglio se chiedi a un commercialista quali e quante.

    Trovi una panoramica qui: giorgiotave.it/forum/regime-contribuenti-minimi/71045-il-regime-dei-contribuenti-minimi-considerazioni-generali-e-quadro-normativo.html