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Contatti privati moderati
Salve a tutti oggi ho un quesito da porvi forse un po' particolare, o forse no...
rimane il fatot che cercando sul web non riesco a trovare una risposta che riesca quantomeno a togliermi il dubbio.Spiego brevemente la problematica:
Un cliente ha richiesto di sviluppare un determinato tipo di modulo per permettere di inviare, dal proprio sito web, messaggi email come altre forme di messaggi (sms e fax) agli utenti iscritti nel portale.
Fino a qui nessun problema se non un piccolo particolare:
il cliente vuole evitare che questo canale di comunicazione venga utilizzato per inviare campagne pubblicitarie o per spamming.
Nel regolamento è già indicato che quel determinato canale non può essere usato per inviare questo genere di messaggi o altri simili.
Il problema che nasce è però semplice: un utente accetta i lregolamento, si iscrivi e se comunque è poco ben intenzionato può fregarsene del regolamento e mandare comunque messaggi non consentiti.
Ora per evitare di fare brutte figure con gli utenti iscritti che potrebbero ricevere tali messaggi, il cliente pensava di inserire tutti i messaggi in uscita in una pila (pila = una determinata struttura di dati) e di procedere all'invio dopo che un moderatore ha verificato la non presenza di un messaggio che viola il regolamento.
La domanda è: i moderatori, admin o chi per loro possono "prendere cognizione" dei messaggi in uscita al fine di moderarne l'uso del canale stesso in modo che non si violi il regolamento (senza rendere noto esternamente il contenuto del messaggio ma eventualmente solo avvisando il mittente in caso di violazione) senza correre rischi con la legge?
La domanda è valida se, eventualmente, nel regolamento del portale viene chiaramente specificato che quel canale è sottoposto a moderazione con intervento umano e non solo con moderazione da parte di un software-filtro?Chiedo questo perchè, a dire il vero, su internet ho letto:
[INDENT] Recita l’articolo 616 del Codice Penale, Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza :
“Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prendere cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa da € 30 a € 516.
Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto della corrispondenza, è punito, se dal fatto deriva nocumento ed il fatto medesimo non costituisce un più grave reato, con la reclusione fino a tre anni.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
Agli effetti delle disposizioni di questa sezione, per “corrispondenza” si intende quella epistolare, telegrafica, telefonica, informatica o telematica ovvero effettuata con ogni altra forma di comunicazione a distanza.”
[/INDENT]Fonte: abcdiritto.it/cassazione-470962007-non-viola-la-segretezza-dell’e-mail-chi-e-in-possesso-legittimo-della-password/
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Ciao One_to_one,
una forma di messaggistica interna può essere soggetta a controllo purchè sia chiaramente indicato nelle informazioni che tale moderazione è attuata, le modalità di attuazione della moderazione e gli utenti accettino una specifica informativa sulla privacy.
In sostanza è sufficiente indicare esattamente agli utenti che per impedire la commissione di reati i messaggi sono verificati prima di essere inviati da un operatore umano che prenderà cognizione dei dati inseriti nei messaggi al solo scopo di impedire violazioni di norme imperative. Gli utenti prima di usare il sistema di messaggistica devono approvare tale informativa accettando il trattamento specifico dei dati personali. E' ovvio che solo le persone (il meno possibile) indicate nell'informativa potranno prendere cognizione dei messaggi e i dati dei messaggi non potranno mai essere rivelati a terzi.In sostanza nel caso specifico la corrispondenza è diretta a voi, perchè voi, dopo il controllo, la inoltriate a terzi. Sarebbe il reato indicato se leggeste i messaggi senza avvertire prima.
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Esatto il dubbio era proprio quello, ma credo proprio che tutti potremo tirare un sospiro di sollievo.
Ad ogni mdoo grazie mille per le precise delucidazioni.
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Mi scuso per il post consecutivo ma, per pura curiosità ed anche per completare l'utilità del thread a livello di informazione, mi sorge una domanda:
un utente che accetta quella particolare parte del regolamento e che comunque in un invio preferisce fare il furbo pensando che "can che abbaia non morde", quando un moderatore nota l'illecito compiuto (visto che alla fin dei conti si tratta di illecito in quanto già la normativa italiana vieta l'invio di spam) è obbligato ad avvisare il mittente del messaggio circa l'avvenuto blocco dell'invio del suo messaggio ed il destinatario del messaggio che non riceverà quel determinato messaggio (magari scrivendogli: guarda che tizio ha cercato di inviarti una email di spam)?
Il moderatore o admin è obbligato ad avvisare le autorità competenti visto che si tratta di un illecito punito dalla legge italiana?
Potrebbe il moderatore provvedere al ban dell'utente dalla community o addirittura alla cancellazione del suo account?
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Quindi in sostanza non vi è obbligo di avvisare le autorità competenti?
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Ok... comunque non vorrei essere troppo pignolo però credo che oggi più che mai servirebbe avere più iducia anche nella giustizia...
Personalmente, giusto un mio parere, il detto (più ci si tiene alla larga da certi posti ...) non credo sia molto carino anche perchè: se tu sei nel giusto e non hai nulla da nascondere... perchè temere?
Ad ogni modo grazie per le delucidazioni...
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Beh dai i giornali li leggo anche io...
come ascolto i Tg etc... il problema quale è? Che non è più informazione come una volta... ad ogni modo per non andare troppo in OT... chiudiamo qui