• Consiglio Direttivo

    Credo che non siano elenchi di dominio pubblico, ma dati che si interscambiano due enti pubblici.

    Comunque qualsiasi permesso, superdia, dia, accatastamento docfa, consulenza tecnica d'ufficio e di parte, ed in genere qualsiasi prestazione che prevede un protocollo presso un ente pubblico è ben tracciato e conosciuto (o al limite facilmente verificabile) dall'Agenzia delle Entrate.

    Io credo che siano dati interni; non essendo la mia materia però attenderei conferma da un commercialista. 🙂


  • User

    Ciao.
    trovo che ci siano due ordini di aspetti da analizzare: uno di natura penale (per il quale non sono in grado di aiutarti, [...]) uno di natura civile (e più propriamente contrattualistica). Su questo secondo aspetto posso darti qualche indicazione precisa solo dopo aver visto il contratto di associazione.
    Naturalmente se (come mi sembra innegabile) c'è stato inadempimento da parte del "socio", è possibile ottenere il ristoro dei danni (patrimoniali e non patrimoniali) subiti.
    I tempi di un giudizio civile di questo tipo non sono brevissimi (dipende dal foro, ma vanno messi in conto realisticamente 3 anni); dai pochi dati, l'esito positivo sembra probabile.
    Naturalmente, come in tutti i casi, prima di avviare un giudizio, si deve verificare se la controparte ha disponibilità economiche per pagare quando sarà condannata.
    Spero di esserti stato utile.
    [...]
    Cari saluti
    Francesco


  • User Newbie

    Gente, che sollievo!
    Procedendo con le verifiche sembra ci sia stato un colpo di scena.
    Infatti s'e' scoperto che i progetti venivano regolarmente fatturati a parte, ma non direttamente alle imprese artigiane, bensi' al megastudio che faceva la direzione lavori. Evidentemente c'erano accordi in questo senso per fornire un servizio completo al cliente...
    Questo spiega perche' in presenza di progetti figurava solo la dia e, in nei casi gia' dotati di altre licenze, non figurava nulla: i progetti erano fatturati successivamente... e spesso "in lotti" (cosa che ha reso difficile appurare la verita' a distanza di tempo)
    Per cui il problema si ridimensiona parecchio, stabilito che non c'e' truffa ne' aspetti di rilievo per il fisco...
    Tirero' le orecchie al mio collega, per procurato falso-allarme... :arrabbiato:

    In ogni caso spero avra' imparato la lezione che sul lavoro non si puo' demandare tutto in fiducia ad altri...


  • User Attivo

    @Numonic said:

    Infatti s'e' scoperto che i progetti venivano regolarmente fatturati a parte, ma non direttamente alle imprese artigiane, bensi' al megastudio che faceva la direzione lavori.

    Non mi è chiaro come si possa fatturare il progetto alla direzione lavori :?, che per definizione dovrebbe essere terza (anzi, quarta) tra committente, esecutore e progettista.

    Ma in Italia è un vizio diffuso: la direzione lavori, anzichè esser vista come una preziosa figura di garanzia nei confronti del committente, è solo una fastidiosa procedura che si sono inventati per aumentare fittiziamente i costi: è quindi è (purtroppo) normale che il progettista faccia anche la direzione lavori...


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Archimede,
    non sono d'accordo. Non vedo perchè il Progettista ed il Direttore dei Lavori... ed aggiungo Il responsabile dei lavori, Il Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, non possano far capo al medesimo professionista. Non c'è alcuna legge che lo vieta. Anzi, è auspicabile che queste funzioni coincidano.
    Sono tra l'altro tutte figure professionali che rispondono del loro operato e fanno gli interessi del Committente e non delle imprese esecutrici. 🙂

    Ad esempio ci sono alcune figure per le quali Legge richiede esplicitamente che non coincidano con il progettista e direttore dei lavori, e sono il collaudatore e il certificatore energetico. 🙂


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    Non vedo perchè il Progettista ed il Direttore dei Lavori... ed aggiungo Il responsabile dei lavori, Il Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, non possano far capo al medesimo professionista. Non c'è alcuna legge che lo vieta. Anzi, è auspicabile che queste funzioni coincidano.

    Il "non c'è nessuna legge che lo vieta" è proprio il grimaldello con cui si è fatto passare nel comune modo di sentire questa figura del direttore lavori, ma ne snatura il ruolo.

    Facciamo un esempio: cantiere di ristrutturazione di una villetta; si rialza di un piano la parte sovrastante al box.
    Il progettista fa il progetto.
    La ditta comincia i lavori.
    Poi, in corso d'opera, si scopre che il progettista ha fatto un errore: nel rilievo dei pilastrini esistenti, ha sbagliato una misura: un pilastrino, in realtà, è un metro più a destra di dove dovrebbe essere. Quindi, al piano sovrastante, il corrispondente prolungamento del pilastro dovrebbe parimenti esser spostato di un metro.
    Ma ci sono due problemi:

    • quel pilastro dovrebbe sostenere il colmo di un tetto a falde; se lo sposti di un metro, sposti di un metro anche il colmo, cambi significativamente il prospetto dell'edificio, e cambi anche la geometri degli interni
    • se lo sposti di un metro, va ad interferire con il progetto di una finestra.

    Le soluzioni tecniche ovviamente ci sono: ad esempio, colleghi il pilastro inferiore con una trave, ed il pilastro superiore invece che in coincidenza con quelo inferiore lo fai appoggiare sulla trave. Resta il problema della finestra, ma non si può avere tutto...

    In un mondo perfetto, in questa situazione:

    • il direttore lavori si accorge del problema, convoca il progettista, gli dà una tirata d'orecchie, lo incarica di trovare una soluzione, ed addebita a lui i maggiori costi

    Nel mondo reale, dove direttore lavori e progettista sono la stessa figura "perchè costa meno" e perchè "è auspicabile che sia così", questi eviterà di tirarsi e orecchie da solo, indicherà alla ditta qual'è la soluzione, premerà perchè il relativo costo sia il minore possibile, ma il costo (quale che sia) lo scaricherà comunque sul committente, invocando vari imprevisti in corso d'opera. Ed il bello è che nessuno gli chiederà mai di giustificare troppo approfonditamente questi imprevisti...


  • Consiglio Direttivo

    Ok, ho compreso perfettamente l'esempio; se vogliamo, possiamo discutere all'infinito di errori progettuali, e posso portarti anche io altri esempi.

    Posso anche citarti esempi di cantieri dove le mansioni sono divise come tu auspichi, ed il Direttore dei lavori si prende la briga di effettuare varianti progettuali senza consultarsi con il progettista.

    Mi spiace, vedo nelle tue parole poca fiducia e stima nella professionalità dei tecnici, tanto da richiedere variazioni a norme consolidate e vigenti anche in altri paesi esteri oltre all'Italia.

    Se c'è un tecnico che sbaglia è giusto che venga sanzionato; non è giusto però che a prescindere Il Direttore dei Lavori debba fare il cane da guardia del Progettista.

    Per me le criticità sono altre: ad esempio che ogni figura professionale faccia il suo lavoro, senza sconfinare nel lavoro degli altri: quindi che il geometra faccia il geometra, che l'Ingegnere faccia l'Ingegnere e che l'Architetto faccia l'architetto.


  • User Attivo

    @criceto said:

    Il geometra progetta la casa
    [...]
    L'architetto fa in modo che la casa sia invivibile

    Io sapevo che:
    L'ingegnere è quello che studia argomenti in maniera sempre più specifica e specialistica, fino a sapere tutto su nulla.
    L'architetto studia gli argomenti più vari in maniera sempre più vasta ma, necessariamente, anche superficiale, fino a sapere nulla su tutto.
    Ma per fortuna ci sono i geometri, che non sanno nulla di nulla, e perciò mandano avanti il lavoro... 😄


  • Consiglio Direttivo

    @criceto said:

    L'architetto fa in modo che la casa sia invivibile

    :():

    :lol:

    OT: per Archimede, e anche per il Criceto, vi segnalo anche questa!
    Ora rientriamo nei ranghi... altrimenti c'è sempre il fetish cafè. 😉