• User Newbie

    Contratto di collaborazione viziato - come impugnare?

    Ciao a tutti
    Espongo brevemente la mia situazione nella quale si trovano certamente molti miei colleghi per cui le risposte che vorrete dare dovrebbero sicuramente interessare molti.
    Svolgo la professione di consulente informatico con p.iva.
    Da circa 3 anni lavoro presso un presidio a favore di una grande azienda (appaltatore) ma per conto di una società (io la chiamerei agenzia) che pratica il Body Rental.
    Il contratto che mi hanno imposto (della serie "o sta minestra o fuori dalla finestra") cela, sotto una finta veste di legalità, un impegno di lavoro a tempo pieno (8 o più ore al giorno) con vincoli ad orari e turni ben organizzati dai coordinatori del progetto oltre a straordinari (giorni festivi) e reperibilità 24h (a rotazione con i colleghi).
    Ad appesantire la situazione la nota dolente dei pagamenti : 30 giorni data emissione fattura (c'è scritto sul contratto) che sistematicamente diventano 40-50-60..... il tutto alla tariffa oraria tipica di una collaboratrice domestica più che di un sistemista senior con competenze molto ampie su sistemi multipiattaforma : nel mondo "reale" dell'Information Technology professionale sarei classificato come "Senior System Analyst".
    Ora, mi chiedo, quale potrebbe essere la migliore strategia per impugnare legalmente la mia condizione avanzando il diritto:

    1. ad una retribuzione congrua con le mie reali mansioni lavorative laddove nel contratto è oggettivizzata una mansione da sistemista junior con competenze limitate ad un supporto sistemistico di base;
    2. a condizioni contrattuali più consone a quelle di un lavoratore a tempo pieno come ad es. certezza del pagamento della retribuzione a scadenze prefissate previste nel contratto.

    Grazie a tutti i professionisti della legge e della giustizia ai quali va tutta la mia stima ed ammirazione.

    Vittorio


  • User Attivo

    be ad una prima analisi (superficiale ovviamente) si potrebbe proporre ricorso innnanzi al Giudice del Lavoro affinchè riconosca il Suo inquadramento quale lavorato subordinato (visti i vincoli di orario e di gestione cui è sottoposto) chiedendo, altresì, di essere inquadrato in base alle specifiche mansioni svolte ed ai titoli professionali con il relativo livello contrattuale con la richiesta delle differenze retributive dovute fino ad oggi.


  • User Newbie

    Gent.mo Avvocato

    La ringrazio per la risposta.
    L'eventualità di un ricorso con riconoscimento della subordinazione, mi pare di capire, andrebbe fatta verso l'azienda appaltatrice visto che la Body Rental è alla fine nient'altro che un'agenzia (anche se si spaccia per società di consulenza) e che non credo preveda l'assunzione di dipendenti.
    Mi preme tuttavia sottolineare che l'eventuale accettazione del riconoscimento della subordinazione da parte dell'Autorità Giudiziaria con conseguente obbligo all'assunzione mi esporrebbe a future e subdole ripercussioni da parte dell'azienda (come ahimè è successo a un collega di mia conoscenza che alla fine ha preferito licenziarsi dopo alcuni mesi).
    Diversamente, quello che mi sembrerebbe più giusto è rivalersi sulla Body Rental che, come lei sicuramente saprà, lucra pesantemente sul lavoro delle persone come me facendo nient'altro che girare fatture con ricarichi a dir poco spaventosi (150% o anche più).
    Si potrebbe quindi ricorrere verso tali soggetti per il riconoscimento almeno delle differenze retributive, per la inadempienza contrattuale (termini di pagamento mai rispettati) nonchè per la scorrettezza nella conduzione del rapporto di collaborazione?
    Ammetto che la mia domanda cela un certo risentimento verso queste "realtà" ma, mi creda, ho avuto esperienze piuttosto negative nei rapporti con le Body Rental per il comportamento altamente scorretto che tengono specie quando la commessa da loro affidata al consulente volge verso la fine con i pagamenti delle fatture sempre più ritardati (spesso addirittura del tutto assenti), accampamento delle scuse più assurde (tipo "a noi l'azienda appaltatrice non ci paga da n mesi quindi non possiamo pagare te"), contratto mai rinnovato pur continuando il rapporto in essere ecc.

    Mi chiedo infine come possa la legislazione italiana a tutela dei lavoratori tollerare l'esistenza di queste realtà
    che di fatto celano una palese forma di sfruttamento esercitata attraverso interposizione, tanto che alcuni l'hanno definita "caporalato moderno".

    Grazie ancora per le risposte

    Vittorio