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Lavora dipendente + nuova azienda online
Buongiorno a tutti!
volevo porVi alcune domande e perplessità.. ho potuto constatare, leggendo tra le varie discussioni, che siete veramente degli esperti e molto porfessionali, quindi sono sicuro che mi saprete aiutare nel migliore dei modi!Sono un impiegato a tempo indeterminato da circa 10 anni presso un'azienda nella quale mi trovo molto bene ma mi si è presentata un'occasione interessante per iniziare una "seconda" nuova attività.
L'idea è quella di commercializzare online una linea di gioielli.
In pratica io acquisto gioelli presso la fabbrica produttrice e li rivendo online. Mi sono già informato sulle licenze particolari e sul luogo più adatto dove svolgere l'attività.Partendo però dal presupposto che non so come possa andare questo mio secondo lavoro, che non ho idea nè della quantità di vendita nè del possibile fatturato, avevo alcune domande da porvi:
- l'unico modo che ho per poter vendere è aprire una p.iva oppure esistono altri modi?
- aprendo una p.iva devo fare il 730+740 o solo un tipo?
- avendo una doppia attività, le mie detrazioni influiscono sia sul mio attuale stipendio che sull'eventuale nuova attività? ..e se si in quale percentuale?
- per i nuovi titolari di p.iva ci sono delle agevolazioni?
Per il momento direi che queste sono le cose che più mi preme sapere.
Se dovessi aver qualche altro dubbio spero di contare sempre su di Voi!GRAZIE IN ANTICIPO!
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Salve, cerco di aiutarla nei suoi dubbi.
occorre senza dubbio aprire partita iva per la sua attività, quindi dall'anno prossimo (nel 2012) dovrà compilare il modello unico invece del 730. le conviene probabilemnte aderire ad uno dei regimi agevolati, minimi o forfettino, anche perchè in quel caso avrebbe una imposta sostitutiva dell'irpef del 20 o del 10 per cento rispettivamente sul reddito prodotto dalla nuova attività e non un cumulo con il suo reddito da dipendente. Consideri comunque che le conviene rivolgersi ad un commercialista per analizzare il suo caso e vedere quale dei due regimi sia il migliore per lei. Molti di noi seguono anche clienti a distanza a tariffe decisamente competitive. saluti
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Nel caso volesse vendere fuori Ue non può aderire al regime dei minimi.
Probabile convenienza per il regime delle nuove iniziative, per la possibilità di detrarre l'iva sugli acquisti e una tassazione più bassa (10%). In questo caso però sarebbe soggetto al versamento annuale dell'iva.
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Innanzitutto grazie per la cortese attenzione che mi avete prestato e per le risposte precise ed utili!
A questo punto chiedo a Voi esperti nel campo, cosa fareste al mio posto, ovvero, vista la situazione che vi ho sottoposto, come posso procedere e quale tipo di società dovrei creare per poter spendere meno possibile di tasse.
Per me l'ideale sarebbe scindere completamente il mio lavoro dipendente dal secondo lavoro e far si che il mio "stipendio" attuale non venga toccato da ulteriori tasse. (oppure consigliatemi voi!).Sicuramente una volta orientato sul tipo di attività e con le idee più chiaresul da farsi, ho intenzione di appoggiarmi a un commercialista, possibilmente online, per abbattere molto i costi burocratici.
Grazie!
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Sicuramente ditta individuale per due motivi:
- limitare le spese iniziali (niente notaio);
- possibilità di aderire ai regimi agevolati (minimi o nuove iniziative) ed evitare così il cumulo di redditi.
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Penso che le convenga aderire al regime delle nuove iniziative produttive com ditta individuale. In questo modo avrà, come già detto, una tassazione sostitutiva e probabilmente un notevole vantaggio sui contributi inps. Se ha bisogno di maggiori informazioni chieda pure. Saluti
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Come regime agevolato cosa mi converrebbe fare? Il forfettino o il forfettone?
Indicativamente le fatture che emetterei avrebbero, nella maggior parte dei casi, degli importi di 50,00 - 60,00 euro.Tra l'altro vorrei sapere se, nel mio caso, posso utilizzare semplicemente una stanza all'interno di casa mia adibita a ufficio oppure devo trovare un locale ad uso commerciale. (Trattandosi solo di una attività on line dove mi servirebbero soltanto una scrivania e un computer).
Affidandomi a un commercialista e spiegandogli appunto che tipo di società voglio fare, è lui che si occupa di tutte le pratiche di apertura della società e la relativa contabilità?
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Credo convenga aderire al regime delle nuove iniziative per diversi motivi:
- tassazione più bassa 10%;
- volume d'affari più elevato per rimanere nel regime;
- possibilità di detrarre l'iva sugli acquisti
Puoi indicare come sede la tua abitazione.
Il commercialista si occuperà di tutte le pratiche, della tenuta della contabilità e di tutti gli adempimenti.
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Congermo quanto già scritto sulla convenienza del regime del forfettino, trattandosi di attività commerciale. Naturalmente il commercialista fa tutto (o meglio quasi tutto). Saluti
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Ho sentito la questura per avere la conferma che una semplicissima stanza di casa mia, potesse andare bene come ufficio per poter svolgere la mia attività.
Dopo essersi informati, mi hanno detto che non è possibile avere un ufficio per questo tipo di attvità all'interno di un'abitazione privata perchè, nel caso in cui ci siano dei controlli da parte della guardia di finanza, loro non possono accedere all'ufficio perchè devono passare dall'abitazione privata.
Dovrei quindi avere un locale separato dall'abitazione..
A tal proposito mi è venuto in mente il garage di casa in quanto ha un'entrata unica ed è separato dall'entrata dell'abitazione. Lo spazio utile per lavorare c'è.
Secondo voi è regolamentare?