• User Newbie

    Reddito netto come calcolarlo?

    Ciao a tutti
    Da più di 10 anni esercito la mia professione di consulente e tecnico informatico con partita iva.
    Il mio commercialista mi aveva consigliato un codice attività che afferisce alla categoria artigiani con iscrizione alla cciaa per consentirmi anche di esercitare la vendita di prodotti hardware e software oltre che quella di assistenza tecnica.
    Da circa 3 anni tuttavia la mia attività prevalente si è trasformata in quella di un puro consulente in presidio presso appalti gestiti da grandi aziende del settore.
    Veniamo alle domande:

    • il regime fiscale cui sono attualmente sottoposto, non rientrando nel regime dei minimi 😢, mi obbliga al versamento di acconti di imposta per l'anno in corso il che crea seri problemi qualora il committente (l'azienda per conto della quale lavoro) ritardi nei pagamenti delle mie fatture:bho:.
      Converrebbe dunque trasformare la tipologia di attività da artigiano a libero professionista? O esiste un metodo di conduzione fiscale più consono a quella che è l'attività che effettivamente esercito (collaborazione continuativa) e che quindi non mi obbligherebbe al versamento degli acconti?

    • il mio commercialista non è mai chiaro nel rispondere alla mia domanda su quello che è il mio reddito netto mensile/annuale dove per "netto" si intende quello che effettivamente mi rimane in tasca dopo aver tolto tutte le imposte e contributi (irpef,irap,inps ecc.) alla pari dello stipendio netto di un lavoratore dipendente (ad esempio un supplente di scuola superiore sta sui 1250 Eur/mese netti)
      Se ad esempio il mio lordo ricavi-costi è di 29000 euro che percentuale devo togliere per avere il netto , considerando tutto (inps compreso)??
      Insomma, guadagno di più o di meno di un supplente di scuola superiore (che lavora effettivamente 1/3 delle mie ore) ????


  • Super User

    Dai ricavi devi togliere le spese. A me, con regime gestione separata inps, di quello che prendo resta il 60%. Sob 😞

    Comunque i commercialisti non sono mai chiari. Il mio mi aveva detto di mettere via, per i contributi/tasse, solo il 4% mentre invece è il 47%. Sgrunt!


  • User Attivo

    Purtroppo il sistema dei versamenti fiscali e contributivi ha una impostazione del tipo acconto e saldo e a ciò non credo ci siano alternative.

    Considerato che sei nel regime dei minimi il calcolo è abbastanza semplice:

    Hai detto Ricavi meno Costi = ? 29.000 (reddito imponibile previdenziale)
    Contributi Inps 20% = ? 5.800

    ? 29.000 - 5.800 ? = ? 23.200 (reddito imponibile fiscale)

    ? 23.200 x 20% = ? 4.640

    ? 29.000 - ? 5.800 - ? 4.640 = ? 18.560 (reddito al netto di irpef e inps)

    Reddito netto mensile = ? 18.560 / 12 = **? 1.546,66

    **Se ti può consolare guadagni (o dichiari) più di un supplente:tongueout:
    :ciauz:


  • User Attivo

    Credo che però non sia nel regime dei minimi, per cui mi sa che il supplente vince!


  • User Attivo

    Urka! Mi sa che ho letto "rientrando nel regime dei minimi" saltando il NON davanti...

    In questo caso poichè il reddito da lavoratore autonomo fa cumulo con altri redditi ed è soggetto ad eventuali deduzioni e detrazioni previste, quali: le detrazioni per coniuge e familiari a carico, la deduzione per abitazione principale, quelle per oneri deducibili dal reddito quali spese mediche, assicurazioni sulla vita, interessi passivi su mutui prima casa, per ristrutturazioni, ecc. Di questi per certo si sa che puoi dedurre i contributi inps versati che sono sempre pari a ? 5.800 e che sono un onere deducibile dal reddito (e non una "detrazione" che differisce dalla deduzione" in quanto si sottrae dall'imposta lorda)

    Reddito imponibile: 29.000-5.800 = 23.200 euro

    Determiniamo l'imposta lorda che si ottiene applicando al reddito netto le aliquote irpef crescenti per scaglione:

    fino a 15.000 aliquota del 23% = 3.450
    da 15.000 a 23.200 27% = 2.214

    Totale irpef lorda 3.450 + 2.214 = 5.664

    Per i lavoratori autonomi esiste una specifica detrazione che si calcola con la seguente formula:

    Quoziente: (55.000 - 23.200)/ 50.200 = 0,6334

    Detrazione spettante: 1.104 x Quoziente = 1.104 x 0,6334 = euro 699,35

    Quindi ammesso che non diritto ad altre detrazioni o deduzioni, l'irpef da versare è la seguente:

    Imposta lorda: 5.664,00 -
    Detrazione lavoro aut. 699,35 =
    Imposta netta: ** 4.964,65**

    Ora rifaccioamo il calcolo dell'ipotetico reddito netto mensile:
    29.000 - 4.964,65 - 5.800 = 18.235,35

    Reddito mensile : 18.235,35 / 12 = 1.519,61 euro

    Ammesso che non abbia fatto errori nei calcoli, il tuo reddito netto determinato nei modi ordinari è sì inferiore a quello determinato con i criteri dei "minimi", ma è sempre maggiore di quello di un supplente (termine di paragone da te indicato). Considera però che potresti avere diritto a ulteriori detrazioni o deduzioni come quelle da me sopra indicate, oltre ad avere costi inerenti l'attività e quindi deducibili dal reddito da consulente.

    Ciao


  • User Attivo

    Essendo tu inquadrato come impresa mi correggo.
    Quanto detto per la deduzione per lavoratori autonomi vale anche per i redditi di impresa in contabilità semplificata di cui al quadro RG, cioè in contabilità semplificata per la quale ritengo il tuo commercialista ti abbia fatto optare. Se compili il quadro RG il risultato finale è lo stesso (puoi controllare la tua dichiarazione dei redditi).