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Voglio denunciare i miei datori di lavoro
Salve, premetto che ho già chiesto una specie di consulenza legale da un avvocato del mio paese ma vorrei un secondo parere in merito.
Ho 27 anni, sono studentessa di Architettura, lavoro da otto anni nel bar di una Associazione Sportiva Bocciofila. Iniziata l'Università avevo bisogno di un lavoretto e mio padre che già frequentava quel bar mi ha fatto avere un colloquio. Capo del personale (per modo di dire, visto che lì sono tutti "volontari") era un mio condomino quindi per lui e mio padre mi hanno presa senza problemi. Io ho accettato quel lavoro pur essendo molto timida di carattere però essendo un bar frequentato sempre dalle stesse persone piano piano mi sono sciolta senza problemi.
L'associazione non ha un padrone vero e proprio. Ha un presidente e un consiglio. La struttura è del comune tant'è che loro di affitto pagano circa 6000 euro l'anno.
Per essere "assunta" ho dovuto firmare un foglio in cui mi dichiaravo volontaria. Almeno credo, non ricordo benissimo cosa ho fatto otto anni fa!
Contavo di rimanere il tempo di laurearmi, circa 3 anni e invece sono tutt'ora lì, primo perchè ne ho bisogno economicamente e poi perchè dopo la prima laurea ho deciso di prenderne un'altra e ora mi manca un anno per laurearmi in Architettura.
Ogni mese lo stipendio mi viene dato a mano, in contanti. Ho tredicesima e ferie pagate. E lei penserà, di che ti lamenti?
Sono anni otto anni che subisco un continuo mobbing da due colleghe, cognate tra loro. Siamo cinque bariste, di cui solo due in regola (le due cognate) e una donna delle pulizie che mi ha riferito di non avere ferie, tredicesima e di non essere nemmeno stata assicurata! Io sono la più giovane, le altre hanno età comprese tra i 52 e 60 anni.
Ogni anno dobbiamo fare la tessera dell'associazione e ci han sempre detto che se dovesse venire un controllo, di dichiararci volontarie esibendo la tessera. In otto anni di lavoro non ho mai visto la Guardia di Finanza. Con ex colleghe abbiamo sempre pensato avessero una qualche conoscenza all'interno del Corpo perchè, com'è possibile che vanno ovunque tranne lì??
Quante volte mio padre mi ha trattenuta dall'andare a denunciare le mie colleghe per mobbing. Tante prima di me se sono andate via per colpa di queste qui e infatti nessuna delle ex dipendenti, nessuna davvero, è mai tornata in quel bar anche solo per prendere un caffè!
Io ho sempre fatto presente ai miei superiori il trattamento che mi riservavano le mie colleghe ma non hanno mai mosso un dito. Promettevano riunioni, chiarimenti, non c'è mai stato nulla.
Ho scelto di rimanere lì esclusivamente per bisogno, perchè è un bar in paese, a cinque minuti da casa e chiuso la mattina. In questi anni ho fatto tante domande come commessa o baby sitter ma non sono mai riuscita a trovare qualcosa che mi permettesse di studiare allo stesso tempo.
Loro di principio non mandano mai via nessuno perchè evidentemente hanno paura di ritorsioni legali. Una però l'hanno mandata via (su ordine delle due cognate) e l'hanno liquidata con pochissimo pur avendole promesso molto di più ma lei non ha mai fatto ricorso per paura.
Il 16 Dicembre è mancato all'improvviso il mio adoratissimo papà. Lui ha frequentato quel bar ogni giorno per circa 12 anni e sapeva tutto quello che mi veniva fatto. Più volte aveva fatto presente al presidente i vari comportamenti sbagliati delle colleghe nei miei confronti ma....lasciamo perdere. Queste due qua sanno benissimo come ruffianarsi i capi e vengono sempre credute quando nella maggior parte dei casi raccontano solo una montagna di boiate!
Io sono rimasta scioccatissima, lui mi è morto d'infarto davanti agli occhi e tutt'ora non so se mai riuscirò a riprendermi. Del bar sono venute a casa solo le altre due colleghe (non che loro vada meglio però una l'ho sempre considerata come una seconda madre). Una ha avuto il coraggio di dirmi, davanti a mio padre morto: beh, ora che lui è morto, ti fai mantenere da tua madre e lasci il bar.
Io ero già più che sconvolta di mio, a quelle parole, seppur meritasse ben altro, ho solo risposto: ma ti sembra il momento e il luogo per parlare di cose del genere? Adesso che lui è morto verranno a mancarci parecchi soldi, come farei a mantenermi?
Per arrivare a dire una cosa del genere in una simile circostanza bisogna avere la faccia come ....
E' venuto anche quello che prima abitava qui e mi ha detto, falsamente: prenditi tutto il tempo che vuoi, torna al bar quando te la senti.
Si è visto, 5 giorni dopo il funerale mi ha chiamata dicendomi: allora, quando torni?? Qui c'è bisogno! Neanche un 'Come stai?'.
Dal bar ho ricevuto solo un freddo telegramma: sentite condoglianze. Dagli altri capi, dal presidente e dalle cognate neanche mezza telefonata. Che gente! Ma c'era da aspettarselo, conoscendo i soggetti.
Il giorno del funerale nessuno del bar s'è presentato e io me la sono presa tantissimo visto che mio padre per almeno 6-7 anni, due volte al mese, gli puliva il bar come volontario. Non che una pretendesse chissà che ma almeno qualcuno poteva degnarsi di venire visto che bar e cimitero distano circa due minuti a piedi! Dopo il funerale mi sono presentata al bar infuriata e come immaginavo, ho trovato l'ex presidente (lo è stato per 30 anni fino a 3 mesi fa) davanti alla tv a guardarsi la partita e gli ho detto: si sta meglio qui a vedere la partita che al funerale di mio padre vero??? Vergogna!!!!
Sono dovuta tornare al bar 6 giorni dopo la morte di mio padre seppure non me la sentissi neanche un po'. Tutta la gente a farmi le condoglianze e mi scappava da piangere spesso e sa cosa mi sono anche sentita dire da uno dei capi: smettila di piangere che non sta bene frignare in mezzo alla gente! Porca miseria, è morto mio padre, non mi è morto il criceto!
Prima di finire il turno ho scritto un biglietto alle cognate che sarebbero state di turno dopo di me. Testuali parole: ringrazio te e tua cognata per l'affetto e la vicinanza che avete saputo dimostrarmi in questi giorni per me di grande dolore. Vi ringrazio inoltre per avermi dato la dimostrazione della grandezza della vostra tanto decantata intelligenza e di quanto poco umanamente valga la vostra persona. Bastava anche solo una telefonata. Eppure quando dovete chiamarmi per sgridarmi la faccia di bronzo per telefonarmi ce l'avete eccome, vero? Vergogna! L'unico interesse che avete mosso nei miei confronti non è stato chiedermi come stessi ma quando sarei tornata a lavorare. Che schifo!
La mia collega, come ha letto il biglietto ha subito telefonato a casa mia. Io ancora non c'ero e così ha parlato con mia madre. Le ha detto: sua figlia è una strxxza, come si permette di parlarmi così? Se era qua le avrei fatto un cxxo così! A sua figlia non ho fatto le condoglianze perchè non se le merita visto che 3 anni fa quando mio marito è stato all'ospedale lei neanche mi ha chiesto come stava! Da precisare che mio padre in 8 anni è stato ricoverato ben 4 volte, di cui l'ultima 3 mesi fa e non ricordo assolutamente nessun suo: come sta tuo padre? Suo marito poi a me non ha fatto niente e capirai se all'epoca non le ho chiesto come stava!
Ha avuto il coraggio di dire a mia madre: signora, le condoglianze però a lei gliele faccio, suo marito era una persona squisita! Squisita??? Non gli ha mai rivolto la parola!!!!! Mio padre la odiava come la odiano tanti lì dentro anche se lei si crede la regina visto che è la classica cinquantenne che si veste da ventenne con seno e perizoma a vista!
Il giorno dopo, ossia la Vigilia, non paga, è venuta subito all'apertura del bar. Non mi ha detto: vieni di là che ne parliamo! No, ha iniziato a offendermi in mezzo alla gente che stava arrivando, proprio davanti al banco! Ha detto che sono una poveraccia perchè devo lavorare per studiare! Per tutta risposta le ho detto: almeno studiando mi sto facendo una posizione e non dovrò sposarmi per interesse come te per avere un tetto sulla testa. Lei: tu invece non ti sposerai mai perchè non ti vuole nessuno. Le ho risposto: se devo sposarmi per interesse, fare la finta moglie devota e tenermi pure l'amante preferisco non sposarmi!
Nel mentre della discussione, come parlavo io, lei mi rideva in faccia compiaciuta, mi diceva: sei una povera deficiente, sei stupida anche se vai all'università, ora me ne vado perchè sono superiore a te.
Non mi sono mai sentita superiore a nessuno pur avendo un diploma con lode al liceo classico e quasi due lauree. Lei ha la quinta elementare e si crede un premio Nobel.
Con me in turno quel giorno c'era anche la collega che era passata da casa a consigliarmi di lasciare il bar. Si era intromessa nella discussione seppur non c'entrasse niente, urlandomi: perchè te non sei venuta al funerale dei miei due anni fa, quindi cosa caxxo pretendi??? Ora, parlandoci chiaro: l'avevo chiamata per farle le condoglianze allora. Io non vado mai ai funerali però faccio sempre le condoglianze quindi cosa mi stava rinfacciando quelle cose ora? Soprattutto, cosa è venuta a casa mia a fare? Prova gusto nel vedere i morti??
Siccome mi aveva attaccata le ho detto: tu ti sei permessa di venire a casa mia e dirmi di lasciare il bar davanti a mio padre morto, non ti vergogni??? Lei: te l'ho detto come se fossi mia figlia (ha una figlia sposata, dubito che se le morisse il marito lei le direbbe di lasciare il lavoro) ma poi che razza di padre avevi che non ti ha lasciato neanche i soldi per vivere un anno senza lavorare??? In quel momento mi ha anche dato uno spintone che mi ha quasi buttata a terra cui però ho risposto perchè va bene la cattiveria ma essere anche spintonata proprio no!
A quel punto, dopo che mi aveva detto: levati dalla palle, faccia da mxxxa, non vali niente! E me ne sono andata!
Si, ho lasciato il posto di lavoro, non avrei resistito altre 6 ore in sua compagnia. Nel frattempo poi, qualcuno dei clienti che man mano riempiva il bar, ha iniziato a prendere le sue difese (pur non sapendo nulla della discussione e credendo fossi io l'attaccabrighe) e ha iniziato a offendermi.
Sono tornata a casa piangendo e arrabbiatissima. Da quando è morto mio padre, per dormire e non farmi prendere dal panico, prendo circa 3 pastiglie di benzodiazepine al giorno ma con tutto quello che è successo al lavoro sono tutto tranne tranquillla.
Le mie colleghe sono state proprio delle vigliacche ad attaccarmi in due contemporaneamente in un momento di grande fragilità. Sapevano che avrei sbottato e infatti ne hanno approfittato per trovare finalmente il pretesto per farmi mandare via.
Arrivata a casa ho telefonato ad uno dei capi dicendogli che non sarei andata a lavoro neanche il giorno dopo e gli ho anche detto: voglio che tu, il presidente e l'altro veniate a casa mia per un chiarimento!
Il lunedì sono andata a lavoro regolarmente e quello con cui avevo parlato al telefono mi ha detto: stasera alle 21, se vuoi, io e gli altri ci siamo se vuoi chiarire questa situazione. Non ti preoccupare, delle bariste non c'è nessuno.
Dato che ha detto se vuoi, io dopo sette ore di lavoro non sono andata perchè ero stanca e non avevo voglia ancora di discutere.
Alle 21.15 mi ha telefonato il presidente, quello nuovo. Ha iniziato a dirmi: io oggi ho lavorato 14 ore (fa l'impiegato, che abbia lavorato 14 ore non ci crede nessuno) e tu ti permetti di non venire? Gli ho spiegato cosa mi aveva detto l'altro e lui: tu adesso vieni qui subito. Ne è iniziata una discussione telefonica durata un'ora e mezza. Ed erano là in sei ad aspettarmi, conoscendoli non mi avrebbero neanche fatto aprir bocca! Le sembra giusto sei contro una??
Ha detto cose tipo: ti sei permessa di offendere la collega, te ne sei andata dal lavoro, non ti sei fatta trovare al telefono in questi giorni (veramente teniamo spesso il telefono staccato perchè c'è gente che rompe da mattina a sera), etc. La mia collega, oltretutto, ha osato dire che io ho affermato "questa società di mexxa", cosa assolutamente non vera!
Ha detto che mi hanno tenuta 8 anni per compassione, per pietà, per non deludere mio padre, che da 8 anni sentono lamentele continue nei miei confronti e solo nei miei da parte dei clienti, che come barista non sono molto capace, etc. Allora, preciso e su questo sono veramente ligia.
Le due cognate sono lì da una decina d'anni e non sono capaci neanche di fare un cappuccino. Con i clienti sono sempre gentilissima e parlo e rido con tutti. Non rispondo mai male a nessuno. I clienti, al contrario di quanto dicono loro, mi apprezzano e mi fanno sempre i complimenti. Poi è chiaro, non si può stare simpatici a chiunque.
In più mi ha detto che adesso del mio licenziamento deciderà il consiglio e che mi ha salvata per un pelo perchè la mia collega gli ha detto che per la litigata del giorno prima mi voleva denunciare.....con quale coraggio, con tutto quello che mi ha detto e fatto lei in questi anni!!!
All'avvocato che mi sta seguendo per l'eredità ho chiesto qualcosa a riguardo, o meglio, gli ho chiesto se ho diritto a contributi arretrati, etc.
Mi ha detto che ne avrei diritto ma se ho veramente firmato quel foglio, non ho diritto a nulla. Lo dovrebbe leggere ma non so come fare ad averne una copia visto che ora, al bar, dei capi e delle colleghe non mi rivolge più nessuno la parola. Il loro è terrorismo psicologico, vogliono farmi cedere. Ma io di certo non me ne andrò con la coda tra le gambe! Quello che non capisco è come facciano sempre a farla franca? E' ora di finirla! In questo mondo non può sempre avere ragione chi ha torto marcio!!!
Le opzioni sono due: o mi licenzieranno (le mie colleghe ora addirittura cantano e sono sempre contente....saranno felici che me ne vado e forse gli è già stato detto che mi cacceranno) o aspetteranno che me ne vada io così non potranno imputarsi nulla ma mi renderebbero la vita impossibile. Io poi ho voglia di andarmene già da un pezzo, anzi, non ne vedo l'ora.
Ho due ex colleghe che potrebbero testimoniare per me però se anche andassi all'ispettorato del lavoro non risolverei nulla, vero? Le mie ex colleghe mi hanno detto che fanno firmare un foglio anche alla fine del rapporto e una volta firmato, sei fregata. Se io non lo firmassi? Anche se non ottenessi nulla vorrei comunque denunciarli alla Guardia di Finanza visto che oltre a 4 dipendenti in nero, ogni giorno ci chiedono di tenere di nero in cassa circa 120-150 euro! Solo di cassa evadono ogni anno circa 44.000 all'anno, già solo questo basterebbe per fargli chiudere il locale.
Più che altro sono preoccupata dei loro possibili inciuci e corruzioni. C'è il partito che li difende, il comune....non vorrei mettermi a combattere contro persone protette da chissà quali persone importanti. Però non possono sempre passarla liscia!
Cosa posso fare, frattanto che non mi licenziano, per dimostrare che ho lavorato lì nonostante quel foglio del volontariato? Come posso crearmi delle prove e aggirare quella "clausola"? Loro con quel foglio si parano e prendono in giro le dipendenti! Per come sono stata trattata ora vorrei avere indietro gli 8 anni di contributi. Sono stanca di lavorare 30 ore a settimana e dichiararmi sempre nullafacente a carico di mio padre!
Perdoni la lunghezza del post ma avevo bisogno di spiegarle tutto in modo adeguato per avere una consulenza.