• User

    calcolo del quinto cedibile

    A fronte di un prestito da parte di una società finanziaria a cui è stato ceduto il quinto dello stipendio, un'impresa edile ha trattenuto ad un suo dipendente a tempo indeterminato (operaio) euro 250 al mese, anche nei mesi in cui la busta paga era di 400 euro... quindi ben oltre il limite del quinto!

    Mi servirebbe calcolare esattamente la base su cui si determina il quinto dello stipendio cedible.
    Nella busta paga che vi allego ci sono tante voci che non conosco e non so quali vanno computate in questo calcolo e quali no. Spero che qualcuno (magari con esperienza di buste paga di operai edili) mi aiuti a calcolare il quinto cedibile.

    Grazie!

    Per vedere la busta paga copiate il seguente link e incollatelo nella barra degli indirizzi del vostro browser:

    img28.imageshack.us/img28/7046/bustapagadicembre2009.jpg


  • User Attivo

    Buongiorno ste295
    Il calcolo del quinto dello stipendio avviene sulla base di una retribuzione media mensile percepita dal lavoratore. Tale importo è desumibile dalla busta paga se la stessa, come per gli impiegati o dipendenti pubblici in generale, ha un importo ripetitivo simile.
    Dopo l’istruttoria generale da parte della Finanziaria viene richiesto, presso l’azienda in cui lavora, il conteggio della retribuzione netta teorica del lavoratore. Sulla base di questa comunicazione viene calcolato il quinto dello stipendio deducibile.
    Nel caso delle aziende edili ci sono una grande quantità di voci mobili e il calcolo della Cassa Edile che porta spesso a notevoli differenze mensili.
    In genere, se la comunicazione alla Finanziaria è gestita direttamente dagli uffici del personale delle aziende, che hanno una specifica conoscenza della retribuzione ricorrente e della funzione della Cassa Edile (contributo per Gratifica Natalizia, ferie, permessi, malattie) lo stipendio è correttamente calcolato con l’inserimento delle voci dovute.
    Quando la Finanziaria ha deliberato il prestito e la relativa trattenuta sullo stipendio questa trattenuta rimane la stessa fino all’estinzione del prestito.
    La trattenuta del quinto dello stipendio non può subire variazioni in base al netto percepito ogni mese, altrimenti la restituzione del prestito avverrebbe in tempi non definibili.
    La tua busta paga sembra una normale busta paga con giorni lavorati, assenze per malattia, CIG e ferie. Nella busta hai una riduzione di orario, temporanea, prevista dal CCNL per i mesi invernali e l’accantonamento alla C.E. sembra correttamente effettuato per l’imponibile dovuto.
    Gli importi ricorrenti sono: ore retribuite per 173 ore mensili, mensa, trasporto, Cassa Edile (accanton. GN/FR), eventuali festività. Le altre voci di CIG, malattia Inps, cassa edile per malattia, sono relative a situazioni momentanee.
    Spero di essere stato chiaro.
    Saluti


  • User

    Grazie mariovannini per la tua chiarezza!

    L'unica cosa che non mi convince è questa:
    @mariovannini said:

    La trattenuta del quinto dello stipendio non può subire variazioni in base al netto percepito ogni mese, altrimenti la restituzione del prestito avverrebbe in tempi non definibili.

    In realtà, quella che rimane costante nel tempo è solo la richiesta di trattenuta da parte della finanziaria. Il datore di lavoro però è tenuto ad applicare la trattenuta richiesta SOLO ENTRO IL LIMITE INDEROGABILE DI 1/5 dello stipendio di ciascun mese (lo stabilisce la legge proprio per evitare che la trattenuta possa incidere sullo stipendio al punto tale da portarlo al di sotto del minimo vitale). Le società finanziarie si cautelano in tali situazioni prevedendo l'allungamento automatico del n° di rate del finanziamento (con tanto di maggiori interessi), sempre che il lavoratore non preferisca versare spontaneamente la differenza.

    Ciò che non mi è chiaro è se il calcolo del quinto avvenga solo sugli importi ricorrenti che hai indicato ore retribuite per 173 ore mensili, mensa, trasporto, Cassa Edile (accanton. GN/FR), eventuali festività] oppure anche sulle altre voci CIG, malattia Inps, cassa edile per malattia], anche se propoendo per ritenere che si calcoli su tutto (forse solo ad eccezione di eventuali Assegni Familiari).

    Concludendo credo che il 1/5 andrebbe calcolato mese per mese sulla somma di NETTO IN BUSTA + TRATTENUTA FINANZIARIA.

    Attendo conferme o smentite. Grazie e buon anno a tutti!!!

    P.S. Ho un altro dubbio che non c'entra con il quesito in argomento: nella busta paga visionabile nel primo messaggio risulta un TOTALE COMPETENZE di Euro 1535,25 eppure sommando le singole competenze il totale sarebbe Euro 1747,45. Perchè questa divergenza? Hanno sbagliato?


  • User Attivo

    Buongiorno ste295
    Tutti gli schemi delle Finanziarie per il calcolo delle quote di cessioni del quinto, e che il datore di lavoro compila per un corretto calcolo, partono da una retribuzione lorda annuale che poi viene divisa per dodici mesi ed a cui vengono detratte le trattenute contributive e fiscali e altre ricorrenti. In base a questo calcolo viene erogato il prestito nel limite concedibile.
    Se durante il mese sopravvengono delle incertezze retributive non ci si può sottrarre al pagamento del prestito. Quello che proponi ha un costo (interessi e rinegoziazione).
    Gli importi relativi alla CIG, malattie, e altre voci temporanee si riferiscono a situazioni che influiscono negativamente sul totale della retribuzione. Sono voci imprevedibili che ovviamente non vengono prese in considerazione nel calcolo della retribuzione finanziabile.
    La Cassa edile sulla malattia è una componente della retribuzione, nel senso che sostituisce quella parte di calcolo che viene sottratta alla Cassa Edile ordinaria sulla retribuzione e che non viene corrisposta a causa dell’evento.
    Il totale delle competenze sembra corretto (ci sono circa € 31 di differenza che non sono riuscito a ricomporre). Alcune voci di Cassa Edile differiscono secondo la provincia di appartenenza (accordi integrativi). Mi rendo conto che alcuni concetti sono difficili da spiegare, ma se vuoi avere le delucidazioni che cerchi conviene rivolgersi ad un sindacato che conosce il CCNL e gli accordi integrativi applicati. Ti potrà anche chiarire come è composto l’imponibile contributi e quello fiscale.
    Saluti