• User Newbie

    lavoro autonomo occasionale & lavoro occasionale accessorio!

    buongiorno, lavoro occasionalmente sempre a ritenuta d'acconto per associazioni da tempo. Il prossimo anno dovrei superare già con il medesimo committente i 5000 euro (arriverei attorno ai 12000, insomma sforerei di 8000), diventerebbe dunque lavoro autonomo occasionale, so di avere degli obblighi previdenziali che intendo pagare nella misura del 9% io e 18% il mio datore di lavoro.Premetto che non mi fanno altro tipo di contratto e con loro lavorerò solo quest'anno che viene emai più.
    Sono già iscritta alla gestione separata dal 2005. Spero sia possibile superando di così tanto e vorrei sapere come mi devo comportare. Ne al call center ne agli sportelli inps ho avuto molte risposte..Vi ringrazio anticipatamente
    P.S: dovrei avere nel medesimo anno con un altra associazione del lavoro occasionale accessorio (con vaucher), non esistono problemi se contemporaneamente svolgo per l'altra associazione il lavoro autonomo occasionale di cui precedentemente ho scritto??


  • User Attivo

    Buongiorno michela5000
    Il lavoro occasionale è la prestazione di lavoro che prevede il limite di € 5000 e 30 giorni di lavoro annuali. La norma si contraddice immediatamente prevedendo che se il compenso supera € 5000 sono dovuti i contributi Inps sull’eccedenza nella misura e forma dei contratti co.co.pro (8,91% a carico del prestatore e 17,81% carico del committente). Il fisco non pone limiti di importo ma prevede che il lavoro sia effettivamente occasionale.
    Le prestazioni pagate con “voucher” sono prestazioni di lavoro accessorio per lo svolgimento di lavori occasionali che hanno come limite l’importo di € 5000 come compenso netto (€ 6666 lordi – 25% per Inps, Inail e spese generali). Il compenso è esente da imposizioni fiscali.
    A mia conoscenza non esiste una norma che escluda il contemporaneo esercizio dei due tipi di prestazioni di lavoro.
    Saluti


  • User Newbie

    grazie mille per la risposta, indi uno può superare i 5000 pagando l'inps e non ha obbligo di contratto a progetto o altro (cmq il mio datore non me lo farebbe mai)...quello che non mi è chiaro è che deve fare il mio committente dal momento che li supero a livello pratico...cioè deve pagarmi di più e al momento della dichiarazione dei redditi fanno loro pagamento inps o c'è un modello che deve compilare lui per pagarmi l'inps??indi io devo chiedere di più a lui e a tutti quelli che mi proporranno questo tipo di collaborazione una volta supereati i 5000??ho sentito parlare di una certa E-mens...Il mio datore di lavoro non se ne interessa e se non mi informo io, se ci fosse una penale la pago io!grazie ancora, arrivederci


  • User Attivo

    Buonasera michela 5000
    Quello che scrivi è in linea generale corretto.
    Se superi gli € 5000 devi pagare sull’eccedenza l’ 8,91% di contributi a tuo carico mentre il 17,81% resta a carico del committente. Se ci riesci, per non perdere parte del tuo compenso, devi fartelo aumentare di circa il 10%.
    Il tuo committente, nel caso di superamento, devi iscriversi all’Inps e ottenere un numero di matricola che identifica la sua azienda nei confronti dell’Inps. Entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento del tuo compenso deve versare con F24 i contributi del 26,72%, insieme alla ritenuta d’acconto. Entro la fine dello stesso mese deve inviare la dichiarazione Uniemens all’Inps nella quale inserirà i tuoi dati, quelli del compenso, ecc. (è un modulo che si invia esclusivamente via internet).
    Questi obblighi sono a carico soltanto del tuo committente e non ti puoi sostituire a lui. Eventuali sanzioni sono a suo carico
    Devi soltanto iscriverti alla gestione separata (lo puoi fare anche tramite internet sul sito Inps).
    Dal punto di vista fiscale non cambia nulla in quanto sarai tenuta a dichiarare annualmente i tuoi redditi. Esiste la possibilità di far eseguire il conguaglio fiscale ad un solo committente nel caso di più rapporti di lavoro.
    Saluti


  • User Newbie

    grazie mille per la risposta,chiara e esaustiva.. anche se non mi è chiara una cosa: il mio committente non deve pagarmi cca il 18% in più?altrimenti se toglie dal mio totale percepito quella somma per pagarci l'inps io ci perdo...No?O sono due conti diversi?comunque io a loro costo di più per via dell'inps a prescindere no?Premesso che spero me la paghi..
    In realtà io quest'anno avrei con altri due datori di lavoro già percepito 3000 euro totali con ritenuta, quest'altra onlus me ne dovrebbe 8220, ma per non sforare i 5000 due anni di fila (non so se possa essere un problema) si pensava che l'eccedente me l'avrebbe dato l'anno prossimo (insieme ai 7440 che mi dovrà, dato che lavorerò ancora con loro per lavori che devo ancora svolgere), ma così facendo se dovessi fare ancora qualche altro lavoretto supererei presto la soglia dei 15000 per avere rimborso dell'affitto (contratto convenzionato 3piu2). A lui sicuramente conviene, ma a me forse no, giusto??a meno che davvero non sia meglio non superare 2 anni di fila i 5000 con lo stesso committente. Non so proprio come comportarmi..(E spero sta persona anziana sia in grado di pagarmi inps, è associazione e non han commercialista, son volontari di una onlus, prendono finanziamenti dai comuni, quindi non son privati con soldi propri che posson permettersi di pagarmi di più, ma io non ci voglio smenare...)


  • User Attivo

    Buonasera michela5000
    Quello che devi recuperare è l’ 8,91% che ti verrà trattenuto dal compenso. La parte residua del 17,81% resta comunque a carico del tuo committente.
    In definitiva il tuo compenso costa di più del 17,81% oltre la soglia esente degli € 5000.
    Gli obblighi dei committenti in questo caso sono abbastanza complessi, almeno per le iscrizioni e per i primi invii. Se non hanno un consulente, o almeno qualcuno che sappia come muoversi, il corretto svolgimento delle incombenze sembra abbastanza problematico.
    Non è un preoccupazione essenziale quella di superare o meno gli € 5000, ma che la prestazione sia occasionale e non abituale (cioè una attività che sia né “organizzata” né ripetitiva).
    Se per un anno o due anni questa soglia viene superata, in termini assoluti, non costituisce un fattore di rischio (il superamento degli € 5000 è previsto dalla norma), ma se vengono ripetutamente eseguite un certo numero di prestazioni con caratteri di abitualità occorre essere pronti a modificare il regime di reddito.
    Per quanto riguarda la convenienza del volume reddituale questa dipende da situazioni soggettive per le quali solo tu puoi esprimerti con cognizione (presenza di oneri detraibili, somma con altri redditi, eventuali agevolazioni sul contratto di affitto, ecc.).
    Saluti