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Attività di frutta e verdura di proprietà
Abbiamo di proprietà un piccolo terreno agricolo di 2000 mq., coltivato ad uso esclusivamente personale , ed amatoriale , ortaggi , frutta e verdura .
Avendo una produzione superiore al consumo ( proprio fabisogno ), avevamo intenzione di vendere i propri prodotti agricoli in loco o presso la propria abitazione ( destinando una zona all'aperto per la vendita ).Volevo sapere che tipo di normative fiscali servono.
I guadagni ( stima mensile iniziale ?. 300 ),come vanno inquadrati con le tasse , inps , iva, tasse comunali, ecc.
Le norme sanitarie ( considerando il cortile di casa )
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29.08.10
Per prima cosa ti devi informare presso la tua sede Inps se in base alla estensione del terreno rientri nel conteggio minimo delle 104 giornate indispensabili per essere considerato coltivatore diretto. Necessita il reddito agrario del tuo terreno come risulta dalla particella catastale.
-Le imposte irpef vanno pagate in base al reddito dominicale (+80%) ed agrario (+70%) se l’attività rientra nel normale sfruttamento delle potenzialità del terreno. Se sei proprietario queste imposte già le paghi sull’Unico.
-Ai fini Iva, con questo volume di affari, rientri nell’esonero totale degli adempimenti Iva (volume di affari fino a € 7000 annuali), anche se devi comunque richiedere la partita Iva.
-I contributi Inps si pagano in base a quattro fasce di reddito agrario. Ad esempio (importi 2009) se rientri nella prima fascia (156 giornate contributive) i contributi sono pari al 20,30% su un imponibile di € 7640,88. Cioè 156 giornate moltiplicato un importo convenzionale giornaliero di € 48,98.
-A quanto mi risulta l’imprenditore agricolo si deve iscrivere alla CCIAA.
-Sei soggetto a contributi Inail.
Ti ho descritto a grandi linee l’attività agricola. Dovrai valutare la fattibilità di quanto esposto e se i ricavi compensino i costi contributivi e di gestione.
Saluti e auguri.