• User Newbie

    Gestione dell'eredita'

    Buonasera a tutti.
    Ringrazio gli amministratori per avermi concesso l'accesso.
    Ho una domanda da fare da tanto tempo ed e' questa: quando io e mia moglie non ci saremo piu. tutto cio che abbiamo sara'
    di mio figlio, oggi trentenne, invalido al 100% con tanto di pensione ed accompagnamento. E' intestatario dell'appartamento in cui viviamo e di cui io e mia moglie siamo usufruttuari. Abbiamo qualche risparmio fatto in funzione di lasciare a mio figlio un discreto reddito su cui fare affidamento alla nostra morte, oltre alla reversibilita' della nostra pensione.
    Io ho 65 anni e i miei genitori sono deceduti, ma ho una sorella con due figli, con cui da molti anni ho rotto ogni rapporto, figli compresi.
    Desidererei che mio figlio potesse lasciare tutto quello che gli rimarra', a chi vorra' lui, ma mi e' stato detto che anche contro la sua volonta' una parte andrebbe per forza ai miei nipoti.
    Se questo e' vero c'e un mezzo per evitarlo?
    Vi ringrazio e spero di essermi spiegato bene. In caso contrario vi pregherei di farmelo sapere in modo da chiarire meglio qualche concetto.
    Grazie ancora e cordiali saluti


  • User Newbie

    Salve a tutti.
    Nessuno puo' suggerirmi qualche soluzione in merito?
    Grazieesaluti


  • User

    Il tuo problema è sicuramente complesso perchè in italia nessuno può disporre delle altrui decisioni in tema di eredità, non si può neppure decidere in modo definitivo delle proprie: mi spiego se tu fai un testamento a mio favore, questo testamento non è mai definitivo e potrai cambiarlo fino alla tua morte.
    Per tale situazione darti consigli è complesso e poi manca un particolare: tuo figlio è capace di intendere e di volere?
    Perchè se fosse capace sarà lui a gestire il suo patrimonio, e per lasciare il meno possibile ai perenti potrebbe, in futuro, vendere la nuda proprietà riservarsi l'usufrutto e i soldi gestirli autonomamente.
    Se fosse incapace la situazione si complica, potrebbe forse essere il caso di sentire un notaio.
    Personalmente, senza voler giudicare, ma in maniera obiettiva, penserei a lasciare più disponibilità possibile al figlio senza preoccuparmi del dopo, nel caso Vi trovaste in difficoltà esiste l'amministratore di sostegno, nominato dal Tribunale, che deve aiutare l'assistito ed è tenuto ad un rendiconto ed al controllo del Giudice.
    Ciao
    Lucbello


  • User Newbie

    Grazie Lucbello per la perfetta spiegazione.
    Ti confermo che mio figlio e' perfettamente capace di intendere e volere perche' l'invalidita' consiste nel fatto che una forte depressione bipolare complicata da altri fattori gli impedisce di uscire e quindi non potendo andare a lavoro ecc. ha avuto il 100% di invalidita' e accompagnamento.
    Non avevamo pensato alla nuda proprieta' e qui sarebbe il caso di fare proprio due conti. Per il resto mio figlio ha la firma sul c/c e sul risparmio e anche se non e' ragioniere come me, lo tengo sempre al corrente di ogni cosa.
    Ti ringrazio per la cortesia, perche' capisco che e' una domanda difficile, e ti saluto cordialmente